UN AMORE COME IL NOSTRO - CHARLES LECLERC

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Chi sceglie di perderti, spesso non ha il coraggio di viverti.

Charles's pov

Buongiorno! Sofia ancora dorme, e io sono in terrazzo a godermi il tepore che  Monaco ci sta regalando.

Dopo la pioggia degli ultimi due giorni, oggi c'è un sole bellissimo e forse riesco pure ad abbronzarmi!

Preparerò dei pancake. Sui miei ci voglio far colare sopra un paio di tuorli d'uovo caldi, accompagnati con del bacon croccante. Su quelli di Sofia sciroppo d'acero e frutti di bosco.

Preparo tutto, e poi andrò a svegliarla.

leri sera, come ti dicevo, ho parlato con Penny, prima che Sofia ritornasse dalla cena con suo padre.

Quando mia cugina arrivata, verso le otto di sera, era piuttosto stanca.

«Siediti, perché quello che ti sto per raccontare non sarà facile da digerire!»

«Mmhhh, grazie! A pranzo Silvio mi ha portato a mangiare una parmigiana che ancora non è andata giù!»

«Ho del Gaviscon, se vuoi...»

«Charles dai, dimmi che succede. Sono stanca. Cosa hai combinato, questa volta?»

«Allora, tutto è iniziato qualche giorno fa...»

Mi sembrava di raccontare una di quelle favole da c'e, una volta e vissero tutti felici e contenti.

Non ti dico quanto è diventata iperattiva non appena ho finito di spiegarle per filo e per segno quello che è successo negli ultimi giorni.

È esplosa in un misto di euforia e fanatismo per Sofia, insieme a una sorta di felicità per me e la mia crescita personale.

«Non ci credo! Ma lei è fantastica! Sareste perfetti insieme! Poi è esattamente quello che ti ci vuole: una Donna con la D maiuscola! Tu che finalmente frequenti una donna e non una ragazzina... Quasi mi commuovo!»

«Cosa vuoi dire?»

«Voglio dire che le 'femmine' non sono tutte uguali. Gi sono le donne e ci sono le ragazzine. Spesso le si confondono a causa dell'età, perché ci sono donne adulte che in realtà sono ragazzine, e ragazzine che sono già donne... Ragazzina e donna, due lati opposti della natura femminile. Come posso spiegarti?! Una ragazzina provoca, mentre una donna è provocante. Una ragazzina è capricciosa e prende con la forza, la donna invece lascia libere le cose, perché sa quello che vuole, quando lo vuole e come lo vuole. Una è illuminata, l'altra splende...»

«Va bene, va bene, ho capito!»

«Sembrano differenze impercettibili, ma non lo sono. »

«Ma funziona proprio perché ci diciamo seriamente che non è nulla di serio.»

«Quindi funziona!»

«Non so cosa, ma sì, qualcosa funziona. Insomma, ce lo stiamo godendo senza darci troppe etichette. »

L'ho riportata con i piedi per terra, poi abbiamo parlato anche di Giada e di come affrontare il discorso con Arthur.

Il punto dolente infatti è proprio quello, più che altro perché staserà passerà a ritirare tutte le sue cose e immagino che abbia già chiamato mio fratello.

Abbiamo parlato a lungo, poi mi ha aiutato a preparare la valigia di Giada e gli scatoloni con tutte le sue cose. È stato faticoso, anche emotivamente, ma piuttosto catartico. In meno di un paio d'ore abbiamo finito di impacchettare e abbiamo chiuso tutto nel ripostiglio.

Poi, poco prima che arrivasse Sofia con il gelato, mi ha consigliato, per quanto brutto possa essere, di non far entrare in casa Giada, ma di farle trovare tutto giù in portineria.

Da quello che ha lasciato intendere, è una cosa più per lei che per me.

Così, quando stasera arriverà, per la prima volta dopo quasi un mese uscirò da questa casa con le mie stampelle.

Il fatto di rimettere il naso fuori dalla porta, anche solo per pochi minuti, mi emoziona molto. Il solo pensiero mi da i brividi.

Buffa la vita... Mi trovo a emozionarmi per cose a cui fino a qualche mese fa nemmeno pensavo. Sì, buffa la vita...

Da un momento all'altro tutto può cambiare in modi del tutto Imprevedibili.

Per esempio, Sofia e Penny si sono trovate molto bene insieme, e questo era piuttosto prevedibile, ma che io mi trovassi bene con il barboncino di Sofia era totalmente fuori da ogni previsione.

Ieri sera, mentre loro parlavano, mi sono messo ad accarezzarla per quasi mezz'ora.

Quando Sofia mi ha visto sembrava commossa.

«Paulo, ma ti sei venduto così? Al nostro peggior nemico?»

«Charles ha sempre amato i cani», le ha risposto Penny.

«Il mio ex li odiava...»

«Saranno stati mesi duri...» ho detto.

«Anni, non mesi. Quasi otto.»

«Char, le persone normali alla tua età hanno già avuto relazioni che sono durate più di qualche mese.»

Mia cugina quando vuole sa essere molto stronza.

«Be', con Sofia siamo sulla buona strada per la prima settimana!»

«Quindi è ufficiale che state insieme?» ci ha chiesto Penny.

Dopo un momento di silenzio in cui io e Sofia ci siamo guardati imbarazzati e confusi, ho rotto il ghiaccio.

«Siamo in prova», ho detto con tono scherzoso mentre preparavo tre spritz.

«Ottimo, allora dovete rimanere insieme per almeno un'altra settimana. Poi decidete.»

«In che senso decidiamo?» ha chiesto Sofia.

«Se mollarvi o meno. Insomma, in una settimana possono cambiare molte cose, soprattutto se ci si piace! È divertente, e mi sembra un buon modo per uscire dall'imbarazzo che avete di ammettere che vi piacete più di quanto vogliate far credere.»

«Capisco che per mantenere buoni rapporti col vicinato nel caso non funzionasse, una settimana è meglio», ha ribattuto Sofia, ridendo.

«Almeno potremo raccontare di averci provato», ho concluso io, proponendo un brindisi.

Questa è l'idea che abbiamo avuto.

Fidanzati in prova per una settimana.

Se non altro entrambi sappiamo che ci sarà molto sesso, in questi giorni.

Buffa la vita... Inizi a capire di essere di fronte a qualcuno che per te sarà importante e ti rendi conto che la vita aveva già scelto per te ben prima che tu te ne accorgessi.

Non appena Penny è andata via, Sofia si è spogliata ed è andata in camera.

Verso le due le ho cucinato dei tortellini con panna e aceto balsamico.

Abbiamo parlato molto e ci siamo anche confessati di essere reciprocamente un'ottima bolla, l'uno per l'altra.

Spero che questa cosa continui, nonostante tutto.

Ti scrivo più tardi, dopo che avrò visto Giada.