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Non posso annegare per chi per me non si bagnerebbe nemmeno i piedi.

Charles's pov

«Buongiorno. Allora, non vuoi proprio farla questa intervista per Vanity Fair?»

Come avrai capito, il mio ufficio stampa offre anche il servizio sveglia, tendenzialmente tra le 7.30 e le 8.30.

«Senti, non credo sia una buona cosa per Giada », le ho risposto, ancora coricato.

Ed era sicuramente la risposta migliore da dare.

Peccato che accanto a me ci fosse Giada.

leri sera è stata al telefono con una sua amica e io ho fatto finta di addormentarmi mentre cercavo di trovare le parole giuste. Quando ha riattaccato ha provato ad accarezzarmi, ma al posto della sua mano sentivo un guanto, ruvido e fastidioso.

Hai presente quell'insopportabile sensazione di quando un coltello stride nello sfregare un piatto? Era molto simile.

Ma torniamo alla mia risposta di questa mattina.

«Senti, non credo sia una buona cosa per Giada.»

«Che cosa, di grazia?...» ha chiesto lei con la reattività di un centometrista ai blocchi di partenza.

«Senti, ti richiamo... Dammi ancora una mezz'ora e ti rispondo, ok?»

Scusami, Daria, sono partito a bomba con il racconto, ma devo sfogarmi e ho poco tempo.

«Cos'è che non è una buona cosa per me?» mi ha chiesto Giada.

Mi sono girato su un fianco, per guardarla negli occhi. Lei mi ha passato una mano nei capelli.

«Vanity Fair vuole mettermi in copertina nel prossimo numero. Sono pronti a venire domani. Ma so già che mi faranno più domande su quel cazzo di video che sul resto. Il fatto è che sarebbe una buona cosa per rimediare a questo incidente di comunicazione e rispondere a quelle accuse totalmente gratuite.»

Lo so, lo so, Daria, stavo solo peggiorando le cose...

Giada in quell'istante ha cambiato sguardo.

«E perché dovrebbe danneggiarmi? Quindi vuoi dire che ci stavi davvero provando con quella tipa, Valeria. Che non era uno scherzo di pessimo gusto tra amici!»

«Ma certo che scherzavo!»

È vero, Daria, scherzavo. Ma il problema è che l'argomento della mia conversazione con lei non sarebbe dovuto essere né il video né Vanity Fair.

«E allora perché non è una cosa buona per me?»

«Perché tutta la gente là fuori, pronta a puntare il dito e affamata di gossip, a questa cosa non ci vuole credere.»

Giada si è alzata dal letto e si è allacciata il reggiseno dandomi le spalle.

Poi si è voltata di scatto e mi ha detto: «Falla con me».

«Cosa?»

«L'intervista. Falla con me.»

Ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. Eccomi in trappola. Se avessi detto di no, era chiaro che a quel punto Giada l'avrebbe preso come un mio tentativo di svicolare. Così me ne sono stato zitto.

Lei: «Cos'è, non vuoi farti vedere con me? Il mondo non deve sapere che Charles Leclerc ha una fidanzata con cui fa sul serio? »

Prova a immaginare il mio stato.

Avevo appena peggiorato una situazione già pessima.

Poteva andare peggio di così?

Evidentemente sì, visto che io c'ero appena riuscito! Voglio il titolo di Campione Mondiale di Scelte Sbagliate.

Non trovavo le parole. Non riuscivo a dirle: «Non ti amo più», E la cosa peggiore è che non capivo perché.

UN AMORE COME IL NOSTRO - CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora