Capitolo 9

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Chiara era arrivata al galà con Giulia e Sangio, in macchina le avevano raccontato di Deddy, lei invece aveva riportato la loro conversazione e in un attimo avevano unito i punti. Aveva passato buona parte della giornata a rimuginare, avrebbe voluto invitare Evandro in modo esplicito, ma sentendo la bomba Deddy che era scoppiata pensò che forse avesse fatto bene ad aver rinunciato. Sangio l'aveva rassicurata, Evandro avrebbe cercato il loro amico per parlargli e poi si sarebbe presentato alla festa, ne era sicuro, Chiara un po' meno.

Il galà si teneva in un hotel di Roma, dotato di una grande sala, l'atmosfera era meno suggestiva dell'anno prima, e l'orchestra sembrava avere un repertorio molto classico, sicuramente non sarebbe stata una serata di balli scatenati. Appena erano arrivati Elena aveva presentato loro il principe, era un uomo molto elegante, doveva aver superato i quaranta, era uno scapolo d'oro nell'alta società e soprattutto sembrava molto interessato a finanziare la compagnia. Dopo i convenevoli aveva chiesto a Chiara di ballare e avevano trascorso metà della serata insieme, lei cercava di ascoltarlo ed essere gentile, ma appena poteva controllava il telefono, aveva la testa da un'altra parte.

Dopo un numero infinito di balli, Chiara con una scusa riuscì a rallentare e ad avvicinarsi a Giulia, le fece un cenno con la testa e si avviarono leggermente fuori dalla pista per fare una pausa.

-Un altro ballo e vomito sulle sue scarpe, che probabilmente costano quanto un anno di affitto del mio monolocale –

-E penso che gli piaceresti lo stesso, poi di quelle scarpe ne avrà a decine, non come i miei stivaletti di pelle preferiti – disse Giulia rievocando una delle loro serate.

-Hai ragione, che tempi, però ci divertivamo, ammettilo –

-Certo, soprattutto quando per non farti vomitare addosso alla fine ho sacrificato le mie scarpe – aggiunse Giulia ridendo, anche Chiara scoppiò a ridere, poi tornò pensierosa.

-Vedrai che potrebbe ancora arrivare – vedeva gli sguardi che l'amica lanciava continuamente all'ingresso. Chiara si appoggiò allo stipite della porta iniziando a giocare con un lembo del vestito.

-Non lo so. Certe cose succedono solo nei film, lui che la raggiunge all'aeroporto per fermarla, lui che la raggiunge a Capodanno e la bacia prima che lei baci un altro, nella realtà a lui non frega un cazzo... - rispose con amarezza. Si sforzava di capire le insicurezze di quel ragazzo che lo frenavano così tanto, ma faceva veramente fatica, lei era completamente diversa, al suo posto avrebbe parlato subito con Deddy, mentre lui aveva rimandato quella chiacchierata. Il risultato era che lei era a quel galà con delle aspettative romantiche che odiava.

-Ehi, ma non è vero, a parte che a volte queste cose succedono anche nella vita vera, i film prendono spunto dalla realtà –

-Magari succedono a te, io dico troppe parolacce e faccio troppo sesso occasionale per essere la protagonista di un film romantico –

-Quanto sei scema e poi volevo dire che non è vero che a lui non interessa, starà arrivando, vedrai –

Chiara guardò l'ora, per quanto amasse raccontarsi storie a cui credeva solo lei, a quell'ora ormai era chiaro che le avesse dato buca, ma tanto non avevano nemmeno un vero appuntamento, perciò, non era nemmeno una vera buca; in quel momento si avvicinò di nuovo Emanuele Filiberto per invitarla a ballare, non si erano nascoste abbastanza bene.

-Sarei molto irriverente a chiederti un altro ballo? – le chiese in modo gentile.

-Certo che no, andiamo – Chiara ricambiò il sorriso e prendendo la mano che le porgeva lo seguì verso la pista, peggio di così non poteva andare.

-Ma Evandro? – chiese Giulia tornando da Sangio.

-Ha detto che sarebbe venuto, provava a cercare Deddy e poi veniva qui, me l'ha assicurato, non so che fine ha fatto –

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