La dea generatrice di ogni essere vivente, sola e mesta, trascorre le ore a sognare a quando in passato sognava. Rincorsa dai reali rimorsi, vola nello spaziotempo grazie alla sua memoria per respirare.
Memoria. Discussioni gioiose tra i mattoni del nostro intelletto, che delle volte ci burla per riposarsi anch'esso. Come mantra "hypotheses non fingo", eppure noi tutti umani ai piedi della dolce casualità perfida cadiamo.
Casualità. Venerata invece per l'avvenire di ogni azione del tutto. Lei non chiude occhio. Occhi non ne ha. Non ha cammino e ruba quello dell'altro.
L'altro. Titano microscopico contro la dea Fortuna. Il suo fine non corrisponde a quello del Davide. Sua aspirazione risiede nel non fare nulla per abbatterla. Nel riposarsi e accettare il corso del suo fiume, che la dea generatrice ha donato, fino a cadere.
* Questa poesia è dedicata a tutte le vite afflitte da qualcosa di inaspettato. Il registro può essere complesso ad una prima lettura ma sentivo il bisogno di utilizzare anche un altro stile e variare nei contenuti per quanto difficile possa essere.
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Malinconici pensieri
PoetryÈ il mio personale spazio di sfogo poetico. Quel che mi viene in mente io lo scrivo. Buon viaggio all'interno della mia mente.