Camminavacon la maschera accesa e il cappuccio sulla testa, mentre sorreggevala sacca sportiva in cui vi erano i suoi oggetti personali sullespalle.
Erabuio, e il rosso della maschera spiccava nell'oscurità.
Ognitanto, però, si girava.
Avevapercepito qualcosa o qualcuno dietro di lui e controllava di nonessere seguito.
Passòdavanti alla porta di un'appartamento aperta e si sentì dire:«Ciaoamico».
Spaventato,si girò verso la porta e dall'oscurità delle luci blù adintermittenza iniziarono a manifestarsi fino a smettere di spegnersie rimasero accese.
Erauna maschera.
Nonebbe il tempo di realizzare che la persona dietro la maschera scattòverso di lui e lo tramortì.
Eratutto buio, fino a che i suoi occhi si aprirono: era tutto sfocato eci mise un po' a mettere a fuoco la situazione.
Sialzò lentamente e i suoi occhi ripresero a trasmettere immaginichiare.
Erain una stanza, sembrava una camera da letto, infatti c'erano altridue letti, ognuno co le lenzuola di un colore diverso rispettoall'altro: uno blu e uno viola.
Eraancora seduto sul letto, la botta è stata forte ma non così tanto.
Udìuna porta aprirsi e si girò verso essa, ma una luce abbagliante loaccecava e non riusciva a vedere nulla; solo ora si era accorto dinon avere la maschera addosso.
«Ciao»disse una figura che non riusciva a vedere essendo in controluce.
«Tranquillo,sei al sicuro» continuò avvicinandosi.
Riuscìfinalmente a vederlo.
Eraun ragazzo abbastanza alto, con un ciuffo castano scuro e con gliocchiali neri, i suoi vestiti avevano lo stesso colore dei suoi:nero.
«Vuoi?»chiese porgendo un bicchiere d'acqua.
«Grazie»rispose ancora intontito, poi bevve.
«Scusa,non so dosare le forze, stai meglio?».
Annuì,poi domandò:«Perchè lo hai fatto però?».
«Comefacevo a sapere se mi avresti seguito?» rispose.
«Touchè»disse dopo aver ragionato un attimo.
«Iosono Blue» disse tendendogli la mano.
«Mh...Red» rispose afferrandogli la mano e aiutandosi con essa, si alzò.
«Vieni– disse Blue – ti presento una persona».
Varcaronola porta ed entrarono in una stanza che era un po' tutte le stanze:cucina, sala tv e anche armeria, ma lui non sapeva ancora perchè.
Suun divano girato di spalle a loro e rivolto verso la televisionespuntava una testa di una persona con i capelli castano chiaro, essasi girò e si alzò, si avvicinò e lui riuscì finalmente a vederla:era una ragazza carina vestita di nero che disse a Blue:«Oh, si èsvegliato».
«Scusaloper la botta – continuò lei – io mi chiamo Purple».
«Red»rispose.
«Siediti»disse Blue tendendo la mano verso il divano.
Redsi sedette su un divano e Blue e Purple su quello di fronte.
«Allora– iniziò Blue – ti starai chiedendo cosa ci fai qui, tirispondiamo subito. Abbiamo notato i tuoi movimenti nei negozi eguardato cosa compravi e sembra che sei nella nostra stessasituazione».
«Ovvero?»rispose Red.
«Fuggitivo– continuò Purple – proprio come noi».
«Noisiamo convinti che oltre all'essere fuggitivi abbiamo altro incomune».
«Tucosa vuoi ottenere andando in giro dietro una maschera?» chiesePurple.
«Libertàe giustizia – rispose Red – i miei nonni sono stati uccisi daqualcuno ma i carabinieri non mi vogliono ascoltare e nella comunitàin cui ero non c'era libertà, voglio cambiare tutto ciò».
Purplee Blue di guardarono per un'attimo, poi si girarono di nuovo versoRed e Blue chiese: «E pensi di farcela da solo?».
«Noma...».
«Edè per questo – interruppe Blue – che vogliamo che ti unisci anoi».
«Perchèdovrei fidarmi?» chiese red.
«Intantoperchè non ti abbiamo ucciso – rispose Purple – poi perchèsiamo come te, fuggitivi. Anche noi siamo scappati da due comunitàdifferenti per i tuoi stessi motivi e ci siamo trovati a combattereinsieme, unisciti a noi e vinciamo la guerra».
Mentreparlava, Purple pose la mano a Red, stessa cosa Blue.
Redpensò, poi diede la mano a tutti e due e disse:«Ci sto».
«Fantastico!»esclamarono Purple e Blue contemporaneamente, sorridendo.
«Oh– esclamò Blue prendendo un bichiere e passandolo a Red, poiprendendone uno per Purple e uno per se – un brindisi a noi».
«Peccatoche sia solo acqua» disse Purple ridendo dopo aver fatto tintinnarei bicchieri tra loro.
Festeggiaronoe non potevano di certo immaginare fino a dove possano andare avantia combattere.
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Il Colore Del Buio
ActionRed, un ragazzo quindicenne trasferitosi in una comunità per minori, non aveva amici, non trovava nessuno, aveva solo i suoi genitori, che nel corso della storia scompariranno e lui, rifiutata la denuncia perchè minorenne, si nasconde dietro ad una...