iii ━━ 𝘐𝘭 𝘤𝘳𝘦𝘱𝘶𝘴𝘤𝘰𝘭𝘰

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Anno 833

La guerra sul fronte incedeva da lunghi mesi. Era incominciata nell'inverno del '32 e quando la rigida stagione venne nuovamente, la battaglia non era ancora terminata. Se si fosse visto il terreno dagli occhi dei gabbiani che vi volavano al di sopra, sarebbero state visibili linee e linee di trincee, parallele, da due lati opposti, che si facevano sempre più vicine. Ma ormai da giorni, il fronte non avanzava. Si era giunti al limite della battaglia e solo un evento decisivo avrebbe potuto smorzare lo stallo di quella guerra di logoramento. I giganti di Marley erano occupati in un conflitto a sud del paese, così la forza mondiale non poteva puntare su altro se non sui giganti puri. Chi per primo avesse spezzato la difesa nemica, avrebbe avuto la vittoria in pugno. Si combatteva per un misero, ma florido pezzo di terra sul mare, che simboleggiava non tanto la ricchezza, ma l'orgoglio dei due paesi bellicanti. Marley non poteva farsi sconfiggere da un misero schieramento di contadini e mandriani, no? Eppure essi stringevano i denti e perseguivano a combattere, sostenuti dalle milizie di nazioni estere nemiche di Marley.
L'esercito dalle fasce stellate era sotto la diretta guida del Generale Erwin. A soli quattordici anni gli avevano conferito il compito di comandare le milizie sul fronte e quella era la battaglia decisiva, quella che avrebbe stabilito il suo eccelso futuro nell'esercito. Aveva studiato un piano in extremis per sfasciare le difese nemiche, e quel giorno di fine inverno stavano proprio per metterlo in atto, data la recente cessazione del fuoco nemico. Chissà cos'avevano in mente...?

Isabel brandiva un binocolo e s'affacciava dal margine della trincea per osservare l'orizzonte. Vedeva solo aria colma di polvere bigia e si lamentava che non ci fosse nulla di interessante da fare. Poi saltava giù dal masso che aveva utilizzato come alzata e si accasciava, sbuffando, sul pavimento, incrociava le braccia. Furlan, lì accanto, fattosi d'una struttura fisica più mascolina, ma pur sempre snella, sogghignava in attesa del grande momento. Il momento in cui, una volta deflagrato il culmine della battaglia, lui, Isabel e Levi sarebbero sgusciati via dalla trincea, diretti verso le sponde del mare che si trovava a est, oltre la linea difensiva nemica. Lì si sarebbero imbarcati su una nave mercantile, con lo scopo di crearsi una nuova vita in un nuovo continente, dove nessuno l'avrebbe conosciuti e, di conseguenza, perseguitati. Tale era il piano che avevano ideato negli ultimi mesi, in totale segretezza, dopo le lezioni di Erwin sulla lettura, sul calcolo o sulle strategie militari. Gli erano grati per tutto ciò che aveva fatto per loro, permettendogli di vivere fuori dal distretto d'internamento, ma il loro obiettivo originale non era cambiato.

what if • eruriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora