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Il giorno seguente, filò tutto liscio. Gon e Killua entrarono a scuola tranquillamente, senza essere disturbati da nessuno, fortunatamente. I due si sedettero, chiacchieravano e ridevano come due grandissimi amici. Killua era strafelice di avere con sè un amico che lo capiva. Non ne aveva mai avuto uno, i suoi genitori e suo fratello maggiore, che erano degli assassini, gli ripetevano che un assassino non poteva avere amici. Killua detestava la sua famiglia: gli ripetevano le stesse cose che lui odiava, non rispettavano le sue opinioni e cercavano sempre di cambiare i suoi progetti. Killua voleva morire, ma in un certo senso non lo voleva, perchè che ne sarebbe stato di Gon? Non poteva lasciarlo solo. Killua era rapito dallo splendore del suo amico. Aveva dei capelli neri a punta come un cucciolo di porcospino, un sorriso che spendeva più del Sole. Gon era semplicemente... perfetto. Killua lo guardava spensierato, come se stesse ammirando il fiore più bello che avesse mai visto. Gon stava parlando di suo padre e del fatto che da grande sarebbe diventato un hunter, quando Gon si rese conto che Killua lo guardava in modo "strano".

-Killua, c'è qualcosa che non va?-domandò Gon.
-Eh?-disse Killua dubbioso.
-Mi stavi fissando?-chiese Gon
-N-no nulla-disse Killua che, in un batter d'occhio, era rosso come un pomodoro.

Era suonata la campana dell'inizio delle lezioni, era entrato il prof di storia e, prima che iniziasse la lezione, diede un annuncio in classe. Disse:

-La prossima settimana andremo in gita per assistere all'esame per diventare hunter, ora vi consegnerò questo fascicolo, fatelo compilare ai vostri genitori e riportatelo entro questa settimana.

Tutta la classe era emozionata, soprattutto Gon. Non vedeva l'ora di andarci.

-Ehi Killua, tu verrai a questa gita?-disse Gon entusiasta.
-Spero di si, mi interessa sapere come si diventa hunter-disse Killua

Dopo le lezioni, in mensa

Killua e Gon stavano andando in mensa a pranzare, si sedettero e stavano discutendo di come poteva essere un possibile esame hunter, quando vennero interrotti dal gruppo di Aiko. La ragazza si sedette vicino a Gon, e le sue scagnozze vicino a Killua, che bolliva dalla rabbia a causa sua.

-Allora Gon, andrai alla gita?-chiese Aiko, con voce maligna.
-S-si, vorrei saperne di più sugli hunter.-disse Gon.
-Wow! Anche noi ci andremo! Sarà divertente!-esclamò lei.
-Anche Killua verrà con noi.-disse Gon.
-Ah, vabbè. Spero che almeno capitiamo nello stesso gruppo-disse Aiko.

Killua non poteva chiedere di meglio: aveva chiesto al prof di storia, responsabile della gita, dettagli su di essa. L'insegnante gli disse solo che i gruppi saranno suddivisi in maschi e femmine.

-Ho saputo che ci divideranno tra maschi e femmine. Peccato.-affermò Killua.
-Oh no, che peccato!-disse dispiaciuta Aiko, mentre internamente voleva fare a pezzi Killua.
-Bhe, potete anche andarvene, bye bye!-esclamò Killua, tutto contento.

Dopo scuola

-HAHAHAHA! Aveva una faccia ridicola Aiko!-esclamò Killua.
-Eheheh! Davvero? Volevo vederla, Hahaha!-rise Gon.
- Non vedo l'ora di andare in gita!-disse Gon.
-Senti Gon, domani sera vieni in spiaggia alle otto e mezza, ti devo portare in un posto.
-Ma non sembra una sorta di appuntamen-
-Macchè! N-non siamo mica fidanzati!
-Okey okey, allora a domani!

Killua e Gon si salutarono, imbarazzati.
Tornato a casa, Killua si trovò in una situazione non molto piacevole. Sua madre aveva scoperto che Killua si era fatto un amico. Gli fece la solita ramanzina alla quale Killua non sopportava, non sopportava tutto in quella casa, tranne la sua sorellina Alluka che lo supportava e lo aiutava quando qualcosa non andava per il verso giusto. Giocavano, ridevano e scherzavano insieme. Killua non potrebbe fare a meno di Alluka. Così, dopo essersi divertito giocando con Alluka, Killua andò a dormire, più tranquillo.

-Speriamo che a Gon piaccia la sorpresa-disse dubbioso Killua.

•[𝙾𝚗𝚕𝚢 𝚈𝚘𝚞 𝚊𝚗𝚍 𝙼𝚎]• A killugon storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora