"Un biglietto per Cheville ?" sorrisi guardando prima il pezzo di carta tra le mie mani e poi la coppia davanti a me.
"Sai il debole di tua madre per la Francia e tutto ciò che la riguarda, potrai iniziare lì la tua ricerca." anche la voce di mio padre si faceva tremante, gli servì una breve pausa prima di continuare a parlare. "Stiamo lavorando sodo per permetterci questi viaggi, con la speranza che tu possa tornare il prima possibile con la giusta persona al tuo fianco." terminò così mio padre, prima di trascinarmi in un lungo e silenzioso abbraccio di famiglia.
I singhiozzi di mia madre si mescolavano ai rumori dell'ambiente circostante, mentre il mio viso rimaneva inespressivo. Avevo così tanta voglia di girare il mondo, ma lasciarli ed usufruire dei loro sacrifici non risulta essere il massimo.
"Vorrei tanto che il resto della mia anima appartenesse a voi." avevo sussurrato a poca distanza dai loro visi.
"È quello che vorremmo tanto anche noi, piccola mia, ma lì fuori qualcuno ti aspetta." disse mamma tra un singhiozzo e un altro. Non era mai stata così per me.
"Vorrò conoscerlo o conoscerla, la persona che si occuperà della tua vita. Voglio che tu torni a casa da noi il prima possibile." queste esatte parole di mio padre fecero sorridere sia mamma che me e mi portarono a stringerlo a me ancora più di prima.
Quello fu l'ultimo pomeriggio passato insieme e in piena tranquillità.
Adesso mi trovo su un treno pronto a partire. La paura si sta impossessando di me, non credo più di essere pronta.
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METÀ
ChickLit"Credi che il nostro pianeta sia l'unico?" la sua voce era cupa, rauca. "L'unico con degli abitanti almeno, sì." guardavo il cielo proprio come lui mentre rispondevo. "Se così non fosse, spero non debbano sopportare i nostri fardelli." aggiunse vol...