Scheletri nell'armadio

3.6K 133 33
                                    


È davvero lui.

Elijah.

Se chiudo gli occhi il mio cuore potrebbe realmente scoppiare.
Non corrisponde il flusso delle parole non dette al mio battito cardiaco.

Lo guardo in silenzio, mi sento ovattata ed estraniata da ciò che mi circonda. Dinanzi ho solo lui, che mi osserva con uno sguardo impaurito, arrabbiato, stupito? Non saprei nemmeno come definirlo.

Fabio fa il primo passo e allunga la mano verso Elijah per stringergliela e presentarsi.
"Ciao, sono Fabio. Questa è la mia fidanzata Suami. E tu sei nuovo di qui?"

Elijah senza staccarmi gli occhi di dosso tende a sua volta la mano a Fabio e risponde con il suo solito tono fiero.
"Sono Elijah Caffrey, sono americano, precisamente vengo da Seattle , qui ci passo le vacanze però sono tornato per un periodo prolungato per stare affianco a Lucrezia." Così dicendo cinge il fianco della bionda accanto.

Deglutisco a fatica.
Dopo aver concluso con Fabio , Elijah si avvicina a me e con non cha lance fa un baciamano, sorridendomi malizioso.

Dentro di me ho una miscellanea di emozioni antitetiche tra loro: sono arrabbiata con lui, ma al tempo stesso sono felice di rivederlo dopo tanto tempo. Vorrei spaccargli quel suo bel visino ma anche baciare e mordere quelle vellutate labbra che mi hanno fatto sognare.

La voce di Fabio mi riporta alla realtà.
"Ami, stiamo per scendere al piano inferiore per andare a prendere da bere, vieni?"
Ripresami , annuisco e seguo lo seguo, lasciando alle spalle il demone tentatore dei mie incubi.

Scendendo la scala che conduce al rustico inferiore, ci ritroviamo immersi in un'enorme folla febbricitante e accaldata. Chi balla in modo irrefrenabile, chi beve fiumi di alcol, chi canta non curandosi se sia intonato o no.
Mi faccio largo tra il mare di persone , scortando Fabio , Erika ed Emanuele al piano bar, il quale è situato esattamente in fondo all'enorme sala.

'Turn down for what ' di Dj Snake e Lil Jon risuona in modo assordante.

Giunti dinanzi al barista della serata, un ragazzo biondo dal fascino californiano, gli chiedo di servirmi solamente un bicchiere Vodka Lemon, di solito non sono una ragazza che beve tanto e si ubriaca, ma questa sera voglio dimenticare di aver incontrato dopo tanto il mio tormento.

Butto giù il liquido tutto in un sorso, Fabio si avvicina cauto al mio orecchio chiedendomi di andare a ballare, decido che andare con lui sia la cosa migliore da fare.

Fabio mi afferra la mano e mi trasporta tra gli invitati sfrenati. Inizia a muoversi lentamente su di me, ma pur provandoci in tutti i modi, non riesco a sciogliermi del tutto, eppure l'alcol dovrebbe rendere una persona più sfacciata.

Il caldo aumenta e ho bisogno di uscire all'aria aperta, avviso Fabio e lo lascio a ballare in compagnia di Erika ed Emanuele.

Afferro la borsa lasciata al piano superiore e prendo l'accendino e il pacchetto di Marlboro Gold. Proseguo verso un corridoi che conduce alla veranda principale.
Una volta uscita mi accomodo su una delle poltrone da salotto esterno che si trovavano sotto un enorme gazebo. Sono da sola. In pace con me stessa, lontana dalla musica assordante e dal caldo insopportabile.

Accendo la mia fidata sigaretta, Distendo il capo sullo schienale e chiudo gli occhi, espirando nuvolette di fumo denso.

Uno strano calore mi pervade e non comprendendone la provenienza spalanco gli occhi.

Due centimetri sopra di me due occhi grigi mi stanno fissando. Il fumo mal aspirato mi fa tossire e la mano forte di Elijah afferra la mia , bloccandola per poter prendere la sigaretta e gettarla in terra. Urlandomi contro.
"Quante cazzo di volte devo dirti di smetterla con questo schifo, Suami! Sono passati cinque anni e continui ad intossicarti con questi ridicoli accessori mortali. "

Sono esterrefatta e dalla rabbia non resisto più.
"Ma cosa diamine fai? Chi ti credi di essere? Dopo cinque anni, per l'appunto , ti ripresenti qui come se nulla fosse successo e pretendi di dare ordini a me! Non ti trovi più di fronte quella ragazzina timida e insicura di diciassette anni, Elia. Le cose sono cambiate, io sono cambiata. Ed ora per favore entra dentro e lasciami sola, è già tanto il fatto che stia sopportando la tua presenza."

Con ciò, prendo le mie cose e mi volto , dandogli le spalle, e mi inoltro all'interno dell'enorme vigneto.

Sento che Elijah mi sta seguendo.

Sento i suoi passi.

Sento il suo ansimare.

Dovrei cacciarlo, ma è più forte di me, e lascio che mi segui.

A gentleman.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora