Godiamoci quest'estate

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Mi risveglio tra le sue braccia. Mi sento terribilmente bene. Sono protetta e per un millesimo di secondo riesco ad essere spensierata.

Mi scosto da un Elijah ancora addormentato. È bellissimo ed è nel mio letto.
La scorsa notte mi ha cullato tra le possenti braccia, emanandomi un calore, che inspiegabilmente, ha sciolto la mia rigida corazza ghiacciata.

Un raggio di sole che filtra dalla finestra illumina il suo bel viso. Ha le labbra semiaperte, una tentazione per i miei occhi. Mi avvicino a lui titubante e poso un bacio delicato sulla sua bocca.
Lui apre gli occhi e mi guarda.

Oh merda, forse non avrei dovuto.

"Buongiorno, piccolina" Mi sorride.
"Buongiorno." Rispondo imbarazzatissima. E lui mordendosi il labbro mi fa distendere nuovamente sul letto e mi bacia con ardore mentre tutto intorno a noi si risveglia.

Preparo il caffè e ne porgo una tazza a Elia, che lo beve tutto d'un sorso.
"Allora..."voglio mettere chiarezza tra noi due." Adesso , cosa siamo?" Che vergogna, sarò sicuramente rossa come il naso di un clown.
"Ti dico solo una cosa Suami, godiamoci quest'estate insieme. Io con te sto bene e vedo che anche tu provi la stessa cosa. Non pensare a nulla, pensa solo a noi due."

Con te sto bene. Solo questo?
Beh , ma cosa mi aspettavo? Che si innamorasse di me da un momento all'altro? No, no. Ho preso la mia decisione e mi butterò a capofitto senza implicazioni sentimentali, mi godrò il presente, senza affezionarmi a lui.

"D'accordo Elia." Sorrido e scaccio via i brutti pensieri.
"Bene. Cosa facciamo oggi piccolina?"
Propone Elijah con un sorriso sa trentadue denti. "Potremmo andare al mare, che ne dici?"
Annuisco, mentre lo vedo salire le scale e raggiungere la mia camera da letto.

Controllo il cellulare. Trenta chiamate perse da Victoria e una da mamma.
Decido di chiamare prima la mamma, sarà preoccupatissima e così potrò chiederle come prosegue la vacanza.
Dopo una breve chiacchierata , saluto mia madre e chiamo Vick .
Tre squilli...
"Ami, perché cazzo non mi hai risposto ? Ero preoccupatissima, quel tizio strano , come diavolo si chiama, Elijah, ha detto che sarebbe venuto da te. Come stai? Ti ha toccata? Prego dio che non ti abbia sfiorata nemmeno con un capello perché potrebbe essere la sua fine." È infuriata e non la biasimo.
"Tranquilla Vicky, è stato fin troppo gentile , si è preso cura di me..." Sospiro." Siamo diventati amici intimi"
Una mano afferra con forza il cellulare e lo leva dalla mia presa.
"Pronto Victoria? Si, sono Elijah. Ti volevo informare che da adesso in poi sarò io a pensare a Suami, sono il suo fidanzato , quindi ora che sai che sta bene , puoi attaccare e non richiamare più, noi avremmo da fare. Buona giornata ." E aggancia.
Rimango a bocca aperta.

"Fidanzato?? Ma noi non siamo fidanzati." Ma che razza di uomo.
Mi confonde sempre più.
"Era l'unico modo di levarsela dalle scatole e di averti tutta per me."
"Ma, ma io..." Mi preme l'indice sulle labbra.
"Niente ma , Suami. E adesso vai a prepararti, dovremmo passare prima a casa mia perché devo cambiarmi."
E dandomi una leggera pacca sul fondoschiena mi spinge verso le scale.

In venti minuti sono pronta.
Sto per uscire dalla camera quando inciampo in qualcosa di grosso.
Damon. Oh mio dio. Deve fare la sua passeggiata non posso lasciarlo.

"Elia!!" Urlo. "Non posso venire, devo portare Damon a fare un giro , altrimenti distruggerà l'intera casa. E poi ho paura a lasciarlo da solo tutto il giorno. Chi gli darà da mangiare?"

"Tranquilla piccolina, lo porteremo alla villa , se ne prenderà cura Annabella e potrà scorrazzare per tutto il giardino insieme alla mia Chloe. Su forza, adesso andiamo."
Scendo di fretta le scale seguita dal mio cagnolone.

Ho deciso di indossare un vestitino di lino bianco , molto fresco e adatto per il mare, un bikini floreale e ho acconciato i capelli in una lunga treccia.
"You're lovely, babe."
Sei adorabile , piccolina.
E' la prima volta che si rivolge a me nella sua lingua natale.
"Grazie Elia, sei sempre molto gentile." Lo ricambio con una linguaccia che lo fa sorridere. Afferra la mia mano e insieme raggiungiamo la sua automobile, con Damon al nostro seguito.

Dopo la sosta effettuata a villa Amélie , per affidare Damon alla gentile Annabella e per il cambio abito di Elijah , partiamo alla volta di Livorno.

Elia indossa dei bermuda beige , una camicia bianca di lino, un paio di occhiali da sole scuri e quei suoi deliziosi capelli arruffati.
È bellissimo. Lo adoro. Una pensiero amaro mi passa per la testa: ci divertiamo solamente, nulla di più. Lui non è mio e io non sono sua.

Volto lo sguardo fuori dal finestrino per osservare il paesaggio che scorre veloce.
Elijah poggia una mano sulla mia gamba scoperta. "Tutto bene? Sei silenziosa." Cerco di sembrare il più rilassata possibile. "Tutto bene Elia, stavo solo pensando."
"Pensando a cosa?" Mi chiede.
"A una cosa inutile , stupida e infantile. Lascia stare."
Si gira e mi guarda. "Non rimuginare troppo mia dolce Suami , come ti ho già detto goditi tutto questo in modo spensierato." E lanciandomi un sorriso si rivolta a guardare la strada dinanzi a se.

Spensierato.

Lui sarà spensierato, io ci proverò.
Spero solo di non farmi strane illusioni e di non stare male alla fine di tutto ciò.
Lo prometto a me stessa:

Io non ci starò male, devo solamente divertirmi e non pensare a nient'altro.

Lo giuro.

A gentleman.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora