Capitolo 2

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Il caldo con la divisa sembra ancora più pesante. Finalmente è arrivata la pausa pranzo e io ne approfitto per fumarmi una sigaretta in cortile. Pietro mi raggiunge poco dopo.
<<Che cazzo di caldo fa oggi?!>>, chiede lui passandosi una mano sulla fronte.
<<mamma mia, davvero! Pensavo di morire in cucina!>>, rispondo io sedendomi su un gradino.
Parliamo dei vari tagli e di quello che riusciamo a fare meglio. Poi si avvicina come per baciarmi ma io mi sposto.
<<Scusa...pensavo ti andasse..>>, dice imbarazzato.
<<È solo che siamo a scuola... e lo sai, non voglio niente di serio>>, rispondo io seria.
<<Lo so, e nemmeno io... scusami>>
Lo tranquillizzo ancora e poi guardo l'orologio. 13:00. Dobbiamo andare in mensa.
Appena ci sediamo al tavolo iniziamo a parlare con i nostri compagni e Ylenia mi squadra da lontano.
È passata una settimana dal colloquio in segreteria e io ormai mi sono trasferita praticamente da Pietro.
Accendo il telefono e leggo che è arrivata una mail proprio dalla segreteria.
<<Devo passare su dalla De Rosa tra poco>>, dico a Pietro.
Lui annuisce e mi dice di aggiornarlo appena so qualcosa.
Mi alzo e vado su nella segreteria.
La donna della volta scorsa sta parlando con un'altra segretaria, non è la stessa dell'altro giorno.
<<Cecilia! Accomodati!>>, dice lei sempre solare.
Io mi siedo e mi tiro su le maniche della giacca per non morire di caldo.
<<Allora Cecilia...per tua fortuna c'è un posto in un appartamento nello stesso edificio dove sei tu ora. Avremmo dovuto mandare una ragazza di pasticceria che inizia il corso fra poco, ma abbiamo fatto un cambio. Quando vuoi puoi trasferirti. L'appartamento è il numero 12, al terzo piano. Ci saranno due tue compagne con te: Maria e Giulia>>, dice lei tutto d'un fiato.
Io mi sento più serena dopo questa notizia. La ringrazio, prendo le chiavi del nuovo appartamento e vado via.
Nel cortile incontro i miei compagni, tra cui le mie due future coinquiline.
<<hey! Ve l'hanno detto? Mi trasferisco da voi!>>, dico io contenta.
<<Tu? Come mai? Con Ylenia non va bene?>>, chiede Maria dalla sua frangia bionda.
<<No, assolutamente no... avete camere singole o una intera?>>, chiedo io impaziente.
<<eh no, dovrai stare in camera con me... anche perché Maria ha pagato per la stanza singola! E io che avevo occupato il tuo letto con le mie cose, adesso dovrò spostare tutto!>>, dice Giulia ridendo. Sembrano simpatiche, soprattutto Maria..sembra quella più disposta a fare amicizia.
Ricomincia la lezione e io riprendo, con tutta serietà, a tornire patate. Spero di essere portata per la cucina perché è davvero l'unica mia ragione di vita. Ci tengo da morire a questo lavoro e spero di non deludere me stessa.
Finisce la lezione e in spogliatoio sento Ylenia lamentarsi con Laura, l'unica ragazza con cui ha stretto amicizia.
Sta parlando della segreteria e intuisco stia parlando male di me, ma non mi importa. Mi cambio velocemente e corro a casa a prendere le mie cose per cambiare finalmente appartamento. Pietro viene con me e mi da una mano. Entro in quello che è il mio vecchio appartamento e inizio a ficcare tutto nelle valige, il più velocemente possibile...non ho voglia di scontrarmi con Ylenia. Poi vado da Pietro e raccatto tutte le mie cose anche da lì. Mi da una mano a portarle su.
Suono il campanello e mi apre Giulia. Ho le valige in mano e mille borsoni vicino alla porta. Con un sorriso entro e annuncio: <<Sono ufficialmente la vostra nuova coinquilina!>>.
Giulia e Maria mi guardano sconvolte e poi si mettono a ridere.
<<Ah non avevamo capito fosse oggi>>, dice Maria.
Giulia è stupita ma mi accompagna a posare le cose in stanza. Inizia a mettere via le sue cose per farmi un po' di spazio nell'armadio e libera quello che sarà il mio letto.
Questo appartamento è bellissimo, è una specie di mansarda ed è molto grande.
Vado giù a prendere le altre borse e Pietro mi aiuta a portarle su.
Poi rientro nel mio vecchio appartamento a prendere ancora un paio di cose e in quel momento arriva Ylenia.
<<Sto cambiando appartamento>>, dico io senza neanche guardarla in faccia.
<<Meno male>>, risponde lei.
Inizio a parlare ma lei mi interrompe.
<<Massi tanto che cazzo ci sto a fare con una cogliona come te? Non capisci un cazzo>>, dice sotto voce.
<<Ripeti scusa?>>, chiedo io sconvolta.
<<Massi, stai zitta>>, dice senza avere
il coraggio di guardarmi.
<<Ylenia, io non volevo arrivare a sto punto ma è proprio vero... con certe persone non ne vale neanche la pena>>, dico io cercando di mantenere la calma.
<<Ma che cazzo vuoi tu? Guarda che io sono cresciuta in strada quindi ringrazia anche che non ti metto le mani addosso>>, dopo questa frase mi viene da ridere.
<<ma che cazzo di mani addosso, dai! Sei la metà di me e, fossi una persona intelligente forse avresti qualche possibilità, ma sei pure ritardata quindi che cazzo vuoi fare!?>>, dico io ridendo.
Sta per dire qualcosa ma adesso la interrompo io.
<<Ma stai zitta che fai più bella figura va, che per adesso fai solo pena. Adesso scusami ma ho cose più importanti da fare, buona serata>>, dico io chiudendomi la porta alle spalle.
Pietro mi chiede se è tutto a posto e io a voce alta rido e dico <<Massi che cazzo vuoi che faccia una cretina del genere??>>.
Arrivo al piano di sopra, nel nuovo appartamento e inizio a sistemare le mie cose. Speriamo che qui vada tutto bene...speriamo di stare simpatica alle mie nuove coinquiline.

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