occhi profondi

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Quella mattina mi sentivo meno stanca e mi alzai senza alcuna fatica...non feci colazione, nonostante il disappunto di mia madre al riguardo, arrivai al cancello della scuola in ritardo, Lucy e Margott erano già entrate, ma quel giorno nulla avrebbe potuto rattristarmi perché finite le lezioni ci sarebbero stati i laboratori pomeridiani!
Io li adoravo, due ore di scuola dove in pratica si parlava con le amiche e basta.
Il martedì non era così pesante con il giorno prima gli orari erano abbastanza piacevoli per me e non c' erano interrogazioni.
La prof di matematica ci lasciò uscire dall aula prima che suonasse la campanella.
Mi diressi in atrio dove il professore di storia sarebbe arrivato poco dopo.......sentii pronunciare il mio nome ma non risposi, ero distratta, distratta per la prima volta in tutta la mia vita da un altro essere umano: abbastanza alto, capelli mossi e castani, ma i suoi occhi! I suoi occhi erano così profondi così caldi, così...Jasminda, ripetè il professore a voce più alta, presente risposi io scusandomi; continuai a guardare il ragazzo che aveva attirato la mia attenzione, cercando di non farmi vedere, quando il professore disse Elia il ragazzo girò il capo e confermò la sua presenza.
Il professore continuò l appello ma io ormai non sentivo più niente, non vedevo più nulla se non lui...la mia mente pensava solo ad Elia: il ragazzo misterioso che mi aveva invaso la mente al solo sguardo.
Durante la lezione non mi concentrai molto, anzi affatto, passai tutto il tempo a pensare a quanto Elia fosse carino.
La sera non dissi nulla a mia madre, che razza di adolesciente sarei se parlassi di certe cose con mia madre?!
Pensando ai suoi occhi mi venne da sorridere e quella sera mi addormentati così con il dolce pensiero di Elia.

Per Ora No Name :)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora