Contro tutte le mie aspettative ieri mi sono divertito al locale, si sono tornato a casa stanco morto e con le orecchie distrutte ma ne è valsa la pena, ho avuto la possibilità di conoscere P'Jeed e Mew molto meglio nell'arco della serata, ad esempio ho scoperto che il suo colore preferito è il blu scuro, adora il sushi, non gli piacciono le lucertole, porelle sono così carine, però concordo sul sushi, vivrei di sushi, che non gli piace bere il caffè, e siamo già a molti punti a favore eh, buono a sapersi no?
Parlando con Jeed ho anche scoperto che, inizialmente voleva fare il pilota ma dato che è miope non ha potuto, è stato davvero piacevole scoprire queste piccole ma al tempo stesso grandi cose su di lui.Ripensando a queste cose mi sono reso conto che, gli attori, i cantanti e le persone famose in generale restano comunque persone comuni, alcuni con la fortuna dei genitori mentre altri, come Mew ad esempio hanno lavorato sodo per arrivare dove sono ora, ma nonostante ciò non sono perfetti, hanno difetti come tutti noi, spero questa cosa la si dimentica in quanto fan di qualcuno.
C'è davvero una bella atmosfera in questo momento, non ho la minima idea di dove io sia, ho solo trovato un punto in alto dove sedermi a pensare, con me ho portato anche la chitarra.
Si vede la città animata al tramonto con delle luci stupendenonostante il cielo non sia ancora totalmente nero tutta la città ha le luci accese, nonostante non si veda molta natura da qui è rilassante, da così lontano le macchine, i pullman, taxi e tutti gli altri veicoli sembrano delle lucciole che sfrecciano in mezzo ai palazzi giganti.
È tanto che non vedo delle lucciole, mi ricordo che da piccolo quando tornavo a casa, che ormai era buio mi fermavo con mia madre a guardarle nel giardino di casa, erano tantissime, crescendo mi sono allontanato sempre di più dai piccoli piaceri che la vita ti dona, non ricordo neanche l'ultima volta che sono uscito in giardino con mia madre a guardare la magia che si creava sotto ai nostri occhi.
Mi piacerebbe poter tornare indietro, una cosa che ricordo benissimo, era quando ero al primo anno di elementari, col mio grembiulino azzurro, scesi convinto le scale che portavano al cortile davanti casa, mia madre aveva messo delle piante in vaso per delimitare i sassi del cortile al prato, quelle piante sono ancora li a dire il vero, le stesse piante che la sera prima erano cosparse di piccole lucciole, quella mattina mi spaventarono, se ora uso la mia immaginazione per delle paranoie inesistenti da piccolo era anche peggio, quelle piante mi sembravano dei mostri e spesso la notte me le sognavo, col passare del tempo, crescendo iniziai a non farci più caso fino a dimenticare quasi completamente.
Credo che ora mi metterò un po' a suonare, c'è un po' di vento ma oltre al suo sibilo e il fruscio delle foglie questo luogo è completamente esente da rumori, c'è un silenzio incredibilmente rilassante, sono dell'idea che della buona musica renda questo momento ancora più bello, senza cantare, parlare o altro, solo le note che si liberano grazie alle dita che pizzicano e toccano le corde.
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Ho appena comprato uno scaldotto, a forma di papera, è stupendo, e... mi è leggermente scivolata la mano su un capello, bellissimo e utilissimo si... giuro.
credo che andrò in giro con esso per il resto della giornata.
Infondo sono solo le 11, devo ancora fare la relazione per il corso di silvicoltura.
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Sono tornato nel locale dove a volte Mew suona, richiesta sua, non pensate che lo abbia fatto di mia volontà perché non è cosi.«Ciao Nong Aki!» P'Jeed è dietro al bancone a servire i clienti che richiedono quantità di Alcolici enormi, questo posto sarà nelle grazie di Nova.
«Mew è qui? mi ha chiesto di venire» P'Jeed mi fa segno con la mano verso un tavolo e vedo il diretto interessato seduto a parlare, dovrei andare? non vorrei disturbarlo, si, mi ha chiesto lui di venire ma sta con una persona adesso, magari quando me lo ha chiesto era solo...
«Vai pure Aki» credo che P' abbia notato la mia incertezza, col mio bellissimo cappello mi dirigo al tavolo e quando Mew si gira nella mia direzione alzo la mano come a salutarlo, mi fa cenno di sedermi in uno dei tavoli della volta scorsa ed io eseguo.
Sono passati 20 minuti e Mew sta venendo qui da me ora «Scusa, non pensavo di mettervi tanto» nel mentre si siede, in mano ha un bicchiere, presumo abbia preso qualcosa mentre parlava col ragazzo.
«Ho visto che hai parlato un po' con P'jeed» scusate, mi ero dimenticato di dirvi questo piccolo dettaglio, è venuta a tenermi compagnia.
«Di cosa... avete parlato?» lo chiede abbassando la testa e alzando gli occhi per guardarmi tipo cucciolo bastonato ma con un sorrisetto malizioso.
«Dei tuoi affari amorosi, delle ragazze che ogni volta che suoni ti stanno addosso» non sono geloso, infondo non stiamo assieme o altro, siamo solo amici ma, sono geloso., eh non posso farci nulla.
«è esagerata» sarà ma non ha tutti i torti «sei un ragazzo amichevole» a differenza mia che parlo a malapena coi sassi «È il mio lavoro, sorriso d'affari ricordi?» e su questo ha ragione lui.
«Vuoi sapere cosa P'jeed mi ha detto?» Si sporge sul tavolo «Cosa?»
mi guarda di nuovo con il suo sorrisetto malizioso, perché ho una strana impressione?«Se vuoi saperli ti devi avvicinare» Se non fosse per la mia curiosità non lo farei, ero così comodo dopo 30 minuti avevo finalmente trovato la posizione più comoda.
«quindi?» mi sporgo un pò anche io cosi da accontentarlo «Mi ha chiesto....» Già sono curioso se ci metti tre ore anche a parlare non aiuti!!
«Se...» vuole essere ammazzato ho capito! Chi mi porta una bottiglia??
«Se ti vedo davvero solo come un amico» il mio cuore ha saltato un battito, che intende? di cosa sta parlando? cioè in realtà credo di saperlo ma non voglio credere a questa cosa è irreale!!
Le sue... labbra sono contro le mie, sono così... morbide, non sembravano così a vederle, sento un vuoto ma allo stesso tempo qualcosa allo stomaco, farfalle.
«Sei l'amico... con cui voglio qualcosa di più»
Buio, ma non per gli occhi, ma per la mia mente, non sto capendo più nulla, senza rendermene conto sono già uscito dal locale e sto correndo, il che è tutto un dire, non mi sento le gambe e il cuore sta andando a mille, non so più se per la corsa o le emozioni, ma che sto facendo?
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𝚂𝚞𝚗𝚏𝚕𝚘𝚠𝚎𝚛 [𝚋𝚘𝚢𝚡𝚋𝚘𝚢]
RomanceUn ragazzo italiano, Ayako ma da tutti chiamato Aki, di 20 anni, racconta la sua storia, le sue emozioni e pensieri dal suo trasferimento in Thailandia alla conoscenza di nuovi luoghi, amici, l'amore per Mew, attore, ceo e cantante thai ed antipatie...