𝚂𝚞𝚗𝚏𝚕𝚘𝚠𝚎𝚛 [𝚋𝚘𝚢𝚡𝚋𝚘𝚢]

Sfogo

Sono a casa, chiusa la porta mi sono lasciato andare contro di essa.
Sento bussare, pensare che sia Mew mi rende felice e spaventato allo stesso momento.

«Ayako per favore aprimi» perché mi sento così triste, Chris, perché mi torna lui in mente, il viaggio in belgio, le serate assieme nei weekend... non capisco.

Mi sposto dalla porta quando sento Mew cercare di aprirla, sento le lacrime calde scendere lungo le guance e cadere sulle ginocchia che ho portato al petto, Mew si abbassa verso di me e mi prende tra le sue braccia, cosa mi sta succedendo?

«Tranquillo, sono qui, scusa se ho affrettato le cose» vorrei tanto dirgli che lui non c'entra nulla, ma, non ci riesco, non so neanche perché io stia piangendo, da semplici lacrime lungo le guance inizio a singhiozzare, sento una morsa al petto e ancora quella sensazione mai provata allo stomaco, ho solo voglia di piangere...

Non credo di aver mai mandato giù la storia con chris, non perché lo amo ancora ma proprio perché non riesco a perdonarmi di aver dato fiducia ad una simile persona, ma la porta che non ho mai chiuso è stata con Luì, fu il primo ragazzo per cui ebbi una cotta ma abitavamo troppo lontano per vederci, quando lo conobbi avevo 12 anni e lui 16 diventammo subito amici, ai miei 15 anni si dichiarò e io ricambiavo, mi manca tutt'ora, non come amore ma come amico, dopo esserci lasciati siamo rimasti amici per anni fin che chris non entrò nella mia vita e misi da parte Luì, lo persi, da quel momento non l'ho più sentito.

Ma perché tutto ciò mi torna in mente ora? Mew mi ha solamente baciato, dopo anni che non baciavo nessuno, ma non capisco, non capisco mai nulla.

«Aki, di cosa hai paura» paura... ecco la risposta, sono terrorizzato all'idea di rifare gli stessi errori fatti con luì e chris, terrorizzato all'idea di mettere da parte i miei amici, di mollare quello che mi piace fare, di dare fiducia a chi non la merita, di ritrovarmi in mezzo ai fan di Mew incapace di dire o fare qualcosa.

«Tutto» il mondo mi terrorizza, non so se ricambiare apertamente i suoi sentimenti o semplicemente soffocarli, se quei sentimenti che tanto credo di provare siano semplicemente una cotta? o il rapporto fan-attore/cantante?
Ho paura di non provare sentimenti reali, che questi sentimenti vengano condizionati dal mondo esterno e dal lavoro di Mew.

Ho paura che la gente pensi che io stia con lui solo perché famoso, ho paura di pensarlo anche io, come capisco cosa provo realmente?

«Tutto, tutto è tanto, anche di me hai paura?» no certo che no, almeno credo... «no» non capisco la sua domanda «Se non hai paura di me fidati, non conosco il tuo passato ma voglio farlo, lasciami la possibilità di conoscerti e a te di conoscermi» vorrei farlo ma le mie paure mi bloccano, sono un fifone e non so come affrontarle.

«Di cosa hai realmente paura» mi prende il viso tra le sue mani calde, confronto alle mie sono grandi, inclino la testa per sentire meglio quel calore, mi lascio andare, non solo nel pianto, non solo al suo abbraccio, non solo alle mie emozioni ma a tutto quello che penso e provo «Dei tuoi fan, di quello che le persone possono pensare, non sono come te, sono un semplice straniero che è venuto qui a studiare» le lacrime scendono sempre più velocemente «non sono nessuno, almeno, non lo sono confronto a te, so che quello che gli attori mostrano non sempre è realtà, resta comunque che io non sono abituato, ho sempre passato la mia vita all'ombra di tutti, nel mio angolino, odio stare al c'entro dell'attenzione e sono terrorizzato all'idea che se ti lascio entrare nella mia vita...» continua ad accarezzarmi la guancia, asciugando con il pollice le lacrime, mi guarda come a chiedermi di continuare, sono sfinito... «Se ti lascio entrare nella mia vita non saró capace di superare quello che le persone avranno da dire, non ho mai imparato ad essere al centro del mondo e farmi scivolare addosso le parole, per quanto io non lo mostri ci rimango male e spesso per una semplice parola mi crolla il mondo addosso e come uno scemo piango, ho semplicemente paura della tua vita e della mia messe assieme.»