CAPITOLO 2

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Quella mattina il prof era stronzo come sempre e mi prese ovviamente di mira.
"Tu..tu, come ti chiami?"
"Orlando prof, francesca orlando"
Eravamo in 5° liceo e ancora non aveva imparato il mio cognome.
"Sarebbe gradito che seguissi la lezione invece di dormire" mi dissi.
Feci una faccia mista tra lo schifo e la rabbia. Risposi solo "si" , non avevo voglia di discutere quella mattina. Ero come sempre sola nel banco e la sedia che era affianco a me era occupata dalla cartella quasi vuota. Mentre il prof spiegava io ero assorta nei miei pensieri. Quella giornata sembrava che non finisse piú cazzo! Finalmente peró un miracolo di dio fece suonare la campanella. presi la cartella, infilai le cuffiette e mi avviai verso casa. Camminavo guardando per terra, c'era troppa gente intorno a me e non mi piaceva. Andai a sbattere contro qualcosa e stavo per cadere ma una mano forte mi trattenne prendendomi per il braccio. alzai lo sguardo e vidi un ragazzo. Avrà avuto sulla 20ina. Alto , moro con gli occhi verdi che gli brillavano sotto quel sole. "Scusami" cercavo di lasciare la presa proprio sul polso con i tagli che mi facevano male, senza pensarci allora dissi quasi dentro di me "ahia" lui mi guardava e io cercavo di passare e continuare per la mia strada, lo superai pero sentii una mano sul mio braccio che mi tirava indietro "come ti chiami?" Disse con una voce profonda, "io.. Francesca" poi lui aggiunse con tono quasi arrabbiato "cosa sono quei tagli?" "Io..io.." E scappai, scappai perchè non volevo rispondere. Forse non volevo affrontare la realtà. Corevvo e piangevo. Non sapevo perche piangevo, per quei tagli che avevo sui polsi? O perche ero appena scappata via da un ragazzo che mi ha presa come un angelo caduto dal cielo? Ed è il primo che si accorse di me. Mai nessuno mi aveva preso per non farmi cadere. mi riinfilai le cuffiette che erano cadute e continuai a sentire la musica.
Arrivai a casa, stremata mi infilai il pigiama prima di andare a salutare mia mamma.
Vivevo con mia mamma , ero figlia unica e mio padre non lo ho mai conosciuto. a mia mamma è stato diagniosticato un tumore, ma per ora credo che fosse tutto sotto controllo.
"Oggi non mangio mamma, ho mangiato a scuola" in realtà non avevo mangiato niente. ma non avevo fame. mi infilai nel letto infilai le cuffiete e aprii youtube. non c'era bisogno cje andassi sul canale di lorenzo... Anzi di favij per andare a cercare video perche mi apparve sui piu visti in italia, sulla home. aprii il suo video "50 sfumature di nonno chuck, happy wheels #39" aprii il video "bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo video io sono favij,e oggi come ogni domenica siamo su happy wheels" ~lo sappiamo benissimo chi sei coglione~ zitta stupida coscienza.
chiusi gli occhi. dio la sua voce quanto era bella. aprii gli occhi e mi concentrai non sul gioco ma su lui. in un quadratino in alto a destra. il suo sorriso. mio dio il suo sorriso. scoppiai a piangere. Non sapevo perche. Forse lo sapeva il mio cuore. perche non avrei mai incontrato il mio eroe. quel diciannovene (ancora per poco) che con ogni video mi faceva stare bene. Mentre piangevo "ma che cazz, come cazzo sono morto ahahahah" un sorriso mi spuntó sulla faccia insieme alle lacrime. la sua risata mi faceva stare bene. il video finì e io aprii facebook. Gironzolando vidi un post che attiró la mia attenzione, diceva:...
CONTINUA..
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HERO. | favij | lorenzo ostuni | (fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora