first date

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La parte tranquilla di Niall era consapevole che quell'appuntamento sarebbe andato bene, insomma lui si era iniziato a preparare più o meno quattro ore prima dell'orario di incontro. Si era fatto una bella doccia calda e poi si era vestito nel modo più elegante possibile.

Era tutto pronto, le rose per Vera erano appoggiate in modo delicato sul tavolo in salotto, le chiavi della macchina erano di fianco ad esse e Niall non vedeva di prendere in mano entrambe le cose per raggiungere la ragazza che lo aveva conquistato dal primo giorno.

La parte preoccupata di Niall era l'esatto opposto, era un costante asciugare le mani sudate, riempirsi di profumo per paura di puzzare, camminare avanti e indietro nel suo salotto, era un riempirsi di domande che lo preoccupavano ancora più calpestando e cancellando la parte di sicura di sé stesso.

Perché Niall è sempre stato così, si è sempre fatto prendere dall'ansia. Diceva sempre di averci fatto l'abitudine e di aver imparato a convivere con essa ma ogni volta, quella brutta bestia chiamata ansia, entrava in lui in un modo completamente diverso dell'ultima volta.

Doveva tirarsi insieme, la ragazza più bella del mondo lo aspettava tra mezz'ora e lui era ancora in casa sua che si passava le mani tra i capelli nella speranza che tutta quell'ansia lasciasse il suo corpo.

Ma il corpo di Niall non era fatto solamente di ansia, era anche costituito da un forte senso di combattimento che spuntava quando non riusciva più a sopportare tutte quelle sensazioni negative dentro di lui.

<<oh fanculo>>

Il biondo si dimenticò totalmente dell'ansia, afferrò le rose e le chiavi della macchina per poi dirigersi all'esterno del suo piccolo appartamento.

Iniziò a guidare la sua macchina verso la casa della ragazza e ad ogni minuto che passava si rese conto di come l'ansia non era per niente sparita.

Niall strinse forte i pugni sul volante e schiacciò ancora di più sull'acceleratore, la sua mente si stava riempiendo dei piccoli particolari di Vera che l'avevano colpito.

I suoi occhi azzurri a contrasto con la pelle bianca, quasi pallida.

I capelli castani con alcune ciocche blu che le circondavano il viso e il sorriso così bello da toglierti il fiato.

Ecco.

Era arrivato, la casa della ragazza era pronto davanti a lui e non sapeva cosa fare.

Doveva stare in macchina e scriverle che era fuori? O doveva suonare quel piccolo campanello che si trovava accanto alla porta rossa?

<<dai Niall, è da maleducati aspettarla in macchina>>

Così scese dalla macchina, prese il grande mazzo di rose e fece scivolare i suoi piedi fino alla porta d'entrata.

La sua mano libera, quella destra, andò a toccare leggermente il campanello e ne uscì un suono leggero.

<<ecco, non l'ha sentito, è per quello che non sta arrivando>>

Quando il biondo avvicinò la sua mano per suonare nuovamente il campanello, la porta si aprì permettendo a Niall di guardare con cura e ammirazione la ragazza che si trovava davanti.

Wow.

Vera era assolutamente fantastica, ma questo lui se lo aspettava. Sapeva che la ragazza sarebbe stata bellissima.

Vera gli sorrise e lui sentì la sua ansia scomparire. Gli porse le rose e la guardò appoggiare il suo naso alla francese per annusare i fiori che aveva tra le mani.

<<Grazie mille, Niall>>

<<di niente Vera, è stato un piacere>>

<<le porto dentro e poi arrivo subito>>

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