E' la storia di un viaggio che Dante compie per conoscere la condizione degli uomini dopo la morte. Un lungo poema, diviso in tre cantiche: L'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Dante incontra lungo il cammino le anime dei morti, ed è accompagnato prima da Virgilio, poi da Beatrice e infine da San Bernardo. Il viaggio ha lo scopo di trasmettere la conoscenza che porti alla salvezza attraverso il poema. La conoscenza porta Dante a pentirsi dei suoi peccati e a imboccare la retta via.
Alla base della Commedia sta l'idea che gli uomini siano liberi di scegliere tra bene e male e che da questo libero arbitrio dipenda il destino nell'oltremondo.
Il poema è anche un modello di felicità, felicità che il poeta continua a cercare nonostante le delusioni politiche e l'esilio. La felicità sta nel perseguire i valori cristiani dell'umiltà, pietà, fedeltà e pace.
Dante sa che l'uomo è spesso fuorviato dall'attrazione verso i piaceri terreni, ma ciò che conta è la capacità di rinnegare il peccato e chiedere perdono.
Dante esprime l'idea medievale per cui tutto ciò che appare sulla Terra fa parte di un sistema di segni creato da Dio (anche la letteratura era così interpretata: l'Antico Testamento era visto come una prefigurazione del Nuovo e Virgilio sarebbe stato un inconsapevole profeta della fede cristiana), e Dante desidera che la Commedia sia letta alla stessa maniera, implicando di star raccontando un'esperienza realmente vissuta. Bisogna quindi considerare veri sia il significato reale che quello allegorico: i fatti e i personaggi alludono all'ordinamento divino senza che ne venga meno la realtà. Ad esempio Virgilio non è meno vero del Virgilio storico ma è insieme un'allegoria della ragione umana
Le novità della Commedia stanno nell'uso della terzina (vera e propria invenzione di Dante), che si riferisce alla Trinità e insieme dà continuità alla narrazione con una rima incatenata. Un'altra novità è la narrazione in prima persona: ci sono un Dante personaggio e un Dante narratore che racconta il viaggio dopo la sua conclusione, giudicando e spiegando gli avvenimenti.
A raccontare sono spesso narratori di secondo grado, anime che spiegano le ragioni del proprio stato. Una forte soggettività si impone nel corso del poema ma si unisce all'universalità che il poema esige di avere: Dante rappresenta l'intero genere umano e la Commedia si propone come una profezia di redenzione per l'intera umanità.
Rivoluzionaria è poi la scelta della lingua volgare in un'opera dal tema tanto alto. Dante spiega che un poema che annuncia la verità delle fede deve essere scritto dalla lingua che conoscono tutti. Dante crea però uno stile stratificato, una lingua che attraversa tutti i livelli stilistici, adattandola al contenuto. Ciò varia anche all'interno delle cantiche, per i momenti più emotivi o con personaggi illustri dell'Inferno si possono trovare espressioni alte, così nel Paradiso si possono trovare vocaboli non sublimi. Pluristilismo: commistione di comico e tragico. Plurilinguismo: Dante non usa solo il fiorentino, ma anche latino, provenzale, francese, vari dialetti... Anche i generi di appartenenza dell'opera sono diversi. E' un'opera in versi di contenuto narrativo, poesia d'amore, filosofica, religiosa, tragedia e commedia, elegia e satira... Le fonti sono molte e varie, ma il ruolo più rilevante è occupato dalla filosofia di Aristotele, insieme a Tommaso d'Aquino e Sant'Agostino.
Il testo è stato scritto durante l'esilio, tra Verona e Ravenna. Inizio tra 1304-1306, fino alla morte nel 1321. E' fondato su un principio di simmetria ed equilibrio, sul valore simbolico dei numeri (il tre, il nove, il dieci numero perfetto, il cento, l'uno). Tre cantiche da trentatré canti, con versi riuniti in terzine. Ai novantanove cantici si aggiunge quello iniziale, dandone così cento.
Dante vuole raccontare l'Universo come concepito nel disegno divino, mostrando l'armonia e l'ordine necessari. La Terra è divisa in due emisferi, solo il settentrionale è abitato e al centro vi si trova Gerusalemme, l'altro è occupato dall'Oceano e vi si trova la montagna del Purgatorio, sulla cui cima si trova il Paradiso Terrestre. Inferno e Purgatorio sono fatti così a causa della caduta di Lucifero che, precipitando dal Paradiso, si è conficcato al centro della Terra e ha dato vita alla voragine infernale, le terre scavate dalla sua caduta sono riemerse agli antipodi, facendo nascere il Purgatorio. Il Paradiso si trova in cielo, costituito dai nove cieli dell'astronomia tolemaica, più uno, immobile ed eterno, l'Empireo, dove risiedono Dio, gli angeli e i beati. Solo nel Purgatorio esiste il tempo.
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Letteratura italiana
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