Capitolo 1

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«Ma che cazzo! Stai più attento!» dico ad un ragazzo più o meno della mia età, che mi ha urtato perché troppo impegnato a "cazzeggiare" con il cellulare...ma cos'ha la mia generazione?!

«Harry, tesoro vieni un attimo» mi richiama mia madre.

Si, mi chiamo Harry, Harry Styles. Ho 18 anni compiuti più o meno un mese fa e domani dovrò iniziare l'ultimo anno di liceo.

Grazie a Dio, l'anno prossimo sarò libero anche se mia madre continua a torturarmi la mente con l'idea che forse dovrei andare al college per, o come dice lei : "avere un futuro",ma ora come ora non mi importa,voglio solo divertirmi.

Raggiungo mia madre all'interno di un negozio del cazzo di articoli per la casa. simao in questo fottuto centro commerciale da più di 2 ore (almeno credo) e volete sapere perché?

Perché domani, come già detto, inizia un nuovo straziante anno scolastico e mia madre e mia sorella hanno deciso di "rifarmi il guardaroba".Ma non potrei indossare gli stessi vestiti dell'anno precedente?!

Da quando ho raccontato alla mia famiglia di essere gay sono cambiate un po' di cose;nel senso che mia madre mi tratta in un modo completamente diverso in alcune situazioni, ad esempio ora. Forse non ha capito che essere gay non significa essere o comportarsi come una donna e quindi non trovare una tortura di coglioni stare in piedi per più di un'ora.

«Harry cosa ne pensi di questa?» mi chiede mia madre mostrandomi una tovaglia di sfondo giallo ma con dei disegni incomprensibili disegnati sopra.

«Ehm.. carina..? » "Carina" come se la dovessi indossare.Mi do mentalmente dello stupido.

«Okay» risponde mia madre. Mi guardo attorno vedo: tovaglie,pentole e tanti oggetti di cui non conosco i nomi. C'è un sacco di gente in questo fottuto negozio, non respiro,cosi' decido si uscire fuori a fumarmi una sigaretta.

Raggiungo frettolosamente l'uscita di questo inferno. Una volta trovata mi diriggo verso l'esterno dell'edificio.

È isolato, c'è solo qualche commesso che porta fuori delle buste nere.

Estraggo il pacchetto di sigarette e ne prendo una.

Il fumo mi rilassa,cosi' quando lo espiro chiudo un attimo gli occhi e ripenso a come l'estate sia passata troppo in fretta.

Ripenso al trasferimento, qui a Doncaster da Londra, a come dovrò comportarmi domani siccome non conosco nessuno e non so né come è fatta o dove è situata la mia scuola.

Non ho mai capito perché mia madre tenga così tanto al suo lavoro di avvocato da farci cambiare città.

Mi risveglio dai miei pensieri solo quando sento il mio cellulare vibrare. È mia madre, che mi chiede di raggiungerla nel parcheggio perché dobbiamo ritornare a casa.

Finalmente!

Entro in macchina.Alla guida c'è mia sorella affianco mia madre che mi guarda sorridendo dallo specchietto dell'auto.

«Harry» mi richiama

«Si?» la rispondo.

«Sei contento di andare in una nuova scuola, domani?»mi chiede.

«Uhm.. No: "contento" e "scuola" non possono stare nella stessa frase» le dico con un sopracciglio alzato e facendo virgolette.

«Eh.. comunque, si, sono contento» mento. Ma è ovvio che non lo sono

No non lo sono.

Lì, a Londra ,stavo bene ma lei mi ci ha portato via, costringendomi a venire qua. In questa cazzo di città, a buttare in aria 3 mesi di vacanze estive per uno stupido trasferimento.

Il ritorno a casa credo sia stato lungo e lento a causa del traffico. Ho dormito per un bel po' mi informa mia madre mentre entriamo in casa.

Corro subito di sopra, in camera mia.Metto il cellulare in carica e decido di farmi una doccia. Prendo un paio di boxer puliti e un pantalone della tuta grigio che uso come pigiama.

Mi avvio in bagno e mentre mi spoglio mi guardo la farfalla disegnata sull'addome.

L'ho fatta circa un mese fa,per il mio compleanno, ne vado davvero fiero: è bellissima.

Entro nella doccia faccio scorrere l'acqua per un po' mi insapono e poi decido che,bhe,si...forse è l'ora di uscire per andare a cenare.Infatti appena esco dal boxdoccia mia madre mi urla di scendere per andare a mangiare "manco fosse telepatica"penso.

Urlo un «Arrivo! » mentre mi rivesto.

Scendo le scale, e la cena è pronta davvero. Wow sono sorpreso da mia madre. Avvolte mi fa fare le corse per poi arrivare e magari ancora deve calare la pasta. Mi chiedo perché lo faccia.

Ceno velocemente. Sono esausto ,voglio riposare. Pff ripoare, come se minimo una volta messo a letto, non perdessi almeno un'ora a cazzeggiare su Facebook, Twitter, Instagram e stronzate varie, per poi ritrovarmi ad imprecare il mattino dopo per il troppo sonno.

Si lo so, sono un coglione.

Dopo aver guardato e riguardato la sezione notizie di facebook, decido che si ho sonno e voglio dormire.

Imposto la sveglia ad un'ora decente per l'indomani e chiudo gli occhi lasciando un enorme sospiro perché cazzo.
Sono davvero agitato per domani.

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