Prologo| Ilary

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Sono una ragazza abbastanza solitaria, non mi piace stare con la gente, tanto si sa che prima o poi tutti mi abbandoneranno.
Il mio nome è Ilary, un nome troppo carino per una ragazza come me. Sono abbastanza bassa, tanto bassa da non riuscire a guardare un uomo negli occhi, ho dei capelli lunghi, biondi e lisci, che adoro. I miei occhi marroni tendenti al verde non mi dispiacciono anche se le persone pensano sia un colore davvero brutto. Sono un po' formosa e vesto sempre di nero, sembro quasi una ragazza dai look gotici o dark. Però penso che quel colore mi descriva appieno, descrive tutti la mia vita, e spero che quei vestiti neri col tempo diventino pieni di colori luminosi. Adoro la musica, come ogni adolescente non posso vivere senza, amo i romanzi principalmente fantasy, gialli e horror, però anche tutti gli altri generi non mi dispiacciono. Ho 16 anni e a scuola me la cavo, o almeno ci provo.
Vivo solo con mia madre, mio padre si è trasferito a Holliwood a causa del suo lavoro e ormai siamo certe che si è già trovato un'altra donna che ama più di noi. Con mia mamma mi trovo bene anche se molto spesso è fuori per lavoro, quindi mi rinchiudo nel mio piccolo mondo e non penso più a nulla.

Vengo spesso bullizzata, la cosa non mi da fastidio, ignoro e vado avanti.
Non ho mai avuto un ragazzo e di sicuro non lo voglio adesso, penso che sia solo un peso in più e quindi servirebbe solo a crearmi più problemi.

Ho solo un'amica, la conosco dalle elementari, lei condivide molto le mie passioni e penso che un po' rispecchia anche me. È la mia migliore amica, ed è molto divertente, se non ci fosse stata lei io sarei stata sotterrata dalla depressione, ma vivo le mie giornate senza alcun pensiero depressivo.
Purtroppo un mese fa si è dovuta trasferire in Giappone, dato che a lei piace molto la lingua e il posto, ha avuto la possibilità di vivere lì e non ci ha pensato due volte a lasciarmi qui da sola con la mia stupida vita, tutto ciò mi rende molto triste.

Ora le mie giornate sono un po' cambiate, vivo la mia vita come sempre, ma non c'è più nessuno che condivide i miei segreti, la mia tristezza con me.
In classe, sul mio banco, spesso ci sono scritte del tipo: 'sparisci', 'vattene via', 'sei una cicciona'.
Non ci do peso, come al solito, ma tutto ciò sta aumentando gradualmente. Ora, a distanza di un mese dal suo trasferimento non sto più dormendo o mangiando, sto soltanto nella mia stanza ad ascoltare musica.
Sono dimagrita e mia mamma è troppo impegnata per badare a me.

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