Quarto capitolo - Realtà

2K 98 7
                                    


Buongiorno popolo di Wattpad e felice Epifania!

Come vi avevo promesso, eccovi il quarto capitolo di "Sick fantasy"!

Mi sono resa conto che per concludere la storia mi ci vorrebbe ancora un breve epilogo, quindi ci vediamo domani per l'ultimo capitolo!

Buona lettura!




Quarto capitolo - Realtà



Erano le sei di sera del giorno di Natale quando Draco Malfoy trovò Hermione Granger in un'aula studio deserta, con un enorme libro aperto sul banco e la fronte aggrottata per la concentrazione.

Rese palese la propria presenza schiarendosi rumorosamente la gola e provò una soddisfazione che sfociava quasi nell'eccitazione, nel notare il modo in cui le spalle della Grifondoro si irrigidirono e i suoi grandi occhi scuri iniziarono a studiarlo con attenzione.

«Buona sera, Granger», disse, avvicinandosi a lei: «Posso sedermi?»

La ragazza non rispose, ma rimase con la piuma a mezz'aria per qualche secondo, mentre studiava l'aspetto del Serpeverde con sguardo clinico.

«Cosa ci fai qui, Malfoy?»

«Vorrei parlarti».

Draco, dato che non era stato invitato a sedersi, decise di rimanere in piedi e di appoggiarsi con entrambe le mani sul banco occupato della ragazza, torreggiando su di lei.

Il Serpeverde sorrise compiaciuto nel notare gli occhi di Hermione Granger posarsi sulle sue mani per qualche secondo, prima di tornare a scrutarlo con sospetto: «Pensavo di averti detto di non volerne più parlare».

Un sorrisetto divertito comparve sulle labbra di Draco: «Come fai a sapere già di cosa voglio parlarti, Granger?»

«Chiamalo intuito femminile», ribattè con tono scocciato la ragazza, prima di chiudere il libro di fronte a sé e incrociare le braccia al petto: «Ti concedo cinque minuti, non uno di più».

Draco annuì e si piegò in avanti, così da assottigliare la distanza tra il proprio viso e quello della Grifondoro: «So che volevi che dimenticassi ogni cosa, Granger, ma mi è molto difficile, dato che non riesco a pensare ad altro».

Gli occhi della ragazza si assottigliarono a quelle parole e le labbra le si piegarono in una smorfia: «Quindi sei qua per prendermi in giro, ho indovinato?»

«Non potresti essere più lontana dalla realtà, Granger», disse Draco, inclinando appena il capo: «Sono qua perché ho recentemente scoperto di essere attratto da te».

Hermione arcuò un sopracciglio, mantenendo la propria espressione impassibile: «Non mi dire».

«Sai, devo ammettere che ieri mi hai colto alla sprovvista, ma poi ho inziato a riflettere su quello che mi hai detto, soprattutto per quanto riguarda le mani».

Draco notò con orgoglio il leggero rossore sulle guance della ragazza: «E hai scoperto di essere attratto da me?»

«Non proprio, subito pensavo fossi impazzita», ammise il Serpeverde, sorridendo: «Poi però ho iniziato a rifletterci seriamente e mi sono reso conto che anche io trovo le tue mani eccitanti».

Hermione Granger non disse niente, ma Draco era pronto a giurare che il respiro della aragazza si fosse fatto più affannato e gli occhi le fossero diventati più grandi.

«Mi eccita pensare alle tue mani su di me, Granger, mi eccita pensare alla sua bocca su di me e penso che dovremmo baciarci».

Fu difficile dirlo senza balbettare; Draco era un fascio di nervi ed era certo che anche la Grifondoro si stesse agitando quanto lui.

Sick fantasy [Dramione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora