Mi chiamo Sara e sono una ragzza esile, alta con bei capelli ricci, quasi sul biondo, di soli 15 anni. Sono nata in Sicilia e tre anni fa viveno in un bellissimo paesino siciliano. Però l'anno scorso ho dovuto trasferirmi a Milano perché
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mia madre e mio padre hanno trovato lavoro lí. Ho dovuto cosí lasciare amici, parenti e tutto. Per mia fortuna ritorno al mio caro paese in estate. Cosí, quell'anno tremendo, l'avrei strascorso solo per pochi mesi li al nord e dopo sarei ritornata dalle mie amiche. E cosí fu. Un bellissimo e caldo giorno d'estate arrivai nuovamente in Sicilia. Ero stanchissima a causa del lungo viaggio, ma appena vidi le mie amiche tutta la sofferenza di quelle ora seduta in macchina passarono. Non mi diedero il tempo di rimprendermi un pó che giá mi avevano portata in giro per conoscere altri ragazzi che, ormai , uscivano anche con le mie compagne, e la cosa non mi dava fastidio, mi faceva piacere conoscere nuova gente. Mi portarono in un cortile e mi trovai davanti tre, quattro ragazzi. Tra loro c'era lui, Gabriele, un ragazzo stupendo, alto e magro, con occhi verdi e dei perfetti capelli neri. Il cuore mi batteva talmente forte che non capivo piú nulla. Lui si avvicinò e mi tese la mano dicendo : «Piacere, Gabriele »
Non potete immaginare in che stato ero io, non riuscivo nemmeno a parlare. E lui ridendo disse nuovamente « Tu hai un nome? ». Io scoppiai a ridere, almeno qualcosa dovevo pur farla, ero in una situazione tremenda. Cosi dopo aver fatto un figura di merda dissi « piacere Sara».
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Per me stare bene significa stare insieme.
Romancequesta storia parla di un amore ostacolato da tutto e tutti.