Un nuovo inizio

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Camminando arriviamo davanti ad una porta che si apre da sola sempre di più,ogni volta che facciamo un passo nella sua direzione. All'interno non vedo niente,nel vero senso della parola. Dietro alla porta c'è un vuoto assoluto,tutto è nero.
:-Pronta?
:-Per cosa scu...intendi...oh no,no che non lo faremo.
Mi afferra la mano.
:-Tieniti forte!
:-Ma che ti salta in mente?!
Comincia a correre e io devo stargli dietro per non essere trascinata come un sacco di patate. Sono terribilmente impaurita,ma non sento il mio cuore battere. È strano...
Chiudo gli occhi e...
:-Salta!
Non sento più niente sotto ai miei piedi,sto volando nel nulla. La gravità ora sta facendo effetto,facendoci cadere in quel pozzo vuoto di oscurità. Non sento più niente... Ho sonno,è...buio...ed io...ho...sonno...
*gasp!*
Mi sveglio di soprassalto. Che razza di sogno strano ho fatto... Uscivo da scuola e mi rapivano ed entravo in un corridoio astratto e...
:-Buongiorno principessa.
Ma che... Ma chi... Ma cos... Chi sta parlando?! Volete dirmi che quello non era un sogno?!
:-Cosa c'è principessa,quel brontolone ti ha mangiato la lingua?
Mi giro di scatto. C'è un ragazzo seduto su una sedia accanto al letto su cui sono seduta. Ha un aspetto bizzarro. Ha i capelli rossi come il fuoco ed uno sguardo mozzafiato. Una specie di fascia è legata sulla fronte,facendo cadere alcuni ciuffi di capelli davanti agli occhi.
:-Io... Dove mi trovo? E tu chi sei?
:-Oh oh,allora sai parlare! Io sono Venustas,Vestas per gli amici. Qual è il tuo nome principessa?
:-Sono Shion e non sono una principessa! Allora,dove sono?
:-Quanta fretta! Non vuoi nemmeno conoscere gli altri,principessa?
:-Non chiamarmi così!
C'è qualcosa di maledettamente irritante nel suo modo di parlare così ironico e strafottente. Mi sta antipatico.
:-Allora,vieni?
Si alza dal divano e mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi dal letto.
:-Ce la faccio da sola,grazie.

Usciamo da quella stanzetta poco illuminata per ritrovarci in una specie di salotto che sarebbe completamente buio,se non fosse per le luci provenienti dalla strada che filtrano dalle persiane. Non ci ho fatto caso fino ad ora,ma questo posto mi sembra abbastanza...trascurato. Tutto buio ed in disordine. Tutti gli indizi lasciano presupporre che questo luogo è abbandonato da un po'.
-*sob*Di bene in meglio...
Nella penombra scorgo Noctis che siede scompostamente su di una sedia.
:-Ce ne hai messo di tempo per svegliarti...
Parla con un filo di voce e nemmeno mi guarda in faccia! Mi auguro che almeno "gli altri" di cui parlava Vestas siano più simpatici...
:-Non voglio sembrare scortese principessa,ma ti consiglio di indossare questa.
Il rosso mi porge un indumento ben piegato. È una felpa completamente nera.
:-Perché mai dovrei mettermi questo coso?
:-Sta zitta e mettitelo.
Il corvino si intromette nella conversazione con la stessa delicatezza di un elefante in una cristalleria.
:-Ok ok
-Rompiscatole...
Indosso la felpa e appena chiudo la cerniera delle fini righe fucsia brillanti si materializzano sulla felpa,creando un motivo a rombi. Sotto queste righe,se ne intrecciano altre uguali di color grigio. E devo ammettere che,oltre ad essere piuttosto bella,è anche molto comoda e lascia molta libertà nei movimenti.
:-Sei un incanto,principessa.
:-La vuoi piantare di chiamarmi così?! Io sono Shion e basta!
:-Woah,non c'è bisogno di scaldarsi tanto! Beh,hai vinto tu,Shion.
:-Possiamo darci una mossa? O avete intenzione di blaterare e sprecare tempo ancora per molto?
:-Sei sempre il solito Noct...
Fa spallucce e sorride rassegnato.
:-*umpf* Se lo dici tu...
Questi due devono essere molto legati,visto che Noctis non ha ancora ucciso Vestas nonostante il suo comportamento.
Noctis si alza dalla sedia e si avvia verso una porta sul retro della casa. Guardo quella principale e mi accorgo che è sprangata da svariate assi di legno e lucchetti di ogni genere.
-Perché non sono rimasta a dormire stamattina? È tutto così strano...
Usciamo da questa catapecchia e ci ritroviamo in un vicolo stretto,che fa il giro della casa per poi sboccare direttamente sulla strada. Fuori è notte,e sembra debba piovere da un momento all'altro. La città è illuminata esclusivamente dalla luce fredda delle insegne a neon di negozi,bar o qualsiasi edificio commerciale e non. Prima di uscire dal vicolo,qualcuno mi leva il mio berretto di lana e mi tira su il cappuccio della felpa.
:-Ehi ridammelo!
Il ragazzo dai capelli di fuoco mi sventola il cappello davanti gli occhi,tenendolo ad un altezza tale che io non possa raggiungerlo.
:-Mi dispiace,ma non possiamo farci riconoscere proprio ora,perciò questo te lo levi e lo nascondi per benino.
:-E dove dovrei metterlo?
:-Prova a metterlo nella tasca della tua felpa.
:-Sei serio?
:-Avanti,provaci!
Tentar non nuoce...e di certo peggio di così non andrà...
Vestas mi da il cappello e io lo infilo nella tasca della felpa. Appena lo avvicino,il copricapo si smaterializza in piccole particelle fucsia,e sembra come risucchiato nella tasca.
:-Il mio...Che fine ha fatto?!
:-Calma calma,adesso focalizzalo bene nella tua mente e cercalo nella tasca.
-Ma perché a me...
Lo visualizzo per bene nella mia mente. Con la mano destra esploro la tasca,in cerca del mio prezioso berretto. Lo penso più intensamente,la sua immagine è sempre più nitida nella mia testa. Dopo qualche secondo...Eccolo! È lui! Lo riesco a sentire!
Lo tiro fuori vittoriosa dalla tasca.
:-Ah Ah!
:-Benissimo! Ora che sai le basi,sarà meglio andare,Shion.
:-Finalmente! Non ne potevo più!
Sbotta Noct. Quel ragazzo sa essere odioso anche senza fare niente.
Rimetto il cappello in tasca e usciamo in strada. Noctis guida il gruppo,mentre io e Vestas camminiamo quasi uno affianco all'altro,lui un po' più avanti rispetto a me,che lo seguo con aria incerta,col mio cappuccio alzato sulla testa. Mi soffermo a guardare Venustas. Ha una specie di tuta unita sopra e sotto completamente nera,le maniche strappate a mo' di canottiera. Una drappo si stoffa grigiastra gli avvolge la spalla sinistra e unisce all'altezza del ventre,legato da una striscia di stoffa nera legata come una cintura. Anche il tessuto bianco è strappato,sia sulla spalla che alla fine. Inoltre indossa dei guanti neri senza le dita. È un outfit particolare. Mi ricorda un guerriero.
Mentre cammino noto una cosa:tutta le gente per strada è vestita di nero,con un solo accessorio o un particolare dei vestiti di un colore sgargiante. Noctis ha le suole delle scarpe rosse,Venustas la fascia legata in fronte blu ed io le righe della felpa fucsia.
-Dove diavolo sono capitata?!
I miei pensieri vengono interrotti dalle goccia d'acqua che mi stanno bagnando da testa a piedi. Fantastico. La pioggia è proprio quello che ci voleva.
I ragazzi continuano a camminare tranquilli,noncuranti del fatto che ci stavamo infradiciando. Per fortuna,svoltano alla fine della via e ci ritroviamo in un parco abbandonato.
-Ma perché in questa città è tutto abbandonato?!
Nell'angolo a nord-est del parco vedo una vecchia casetta per gli attrezzi. Ci intrufoliamo là dentro e Noct bussa sul pavimento quattro volte di fila,poi aspetta un secondo e bussa un altra volta. Si apre all'improvviso una botola. Delle scale portano verso il basso.
Vestas mi guarda con un sorriso.
:-Andiamo?

Angolino solitario della scrittrice
Salve salvino meloncini puffolosi! :3
Lo so,sono vergognosamente in ritardo. ( ._.)°°° Purtroppo le idee avevano deciso di prendersi una vacanza e la voglia di fare qualcosa era sotto i piedi. :P Gomenasai!!! >.<
Alloooora,com'è il nuovo capitolo? Idee su Venustas? Come diamine mi è venuto in mente di chiamarlo così? Come vi sembra la città? Sto facendo troppe domande? Vi sto mettendo a disagio? Perché- ok basta.
Ah una cosa importantissima....
GRAZIE INFINITE PER LE 581 VISUALIZZAZIONI!!!! :'D
Much luv Asuri♥︎

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