//capitolo 2//

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Il suo sguardo addosso brucia troppo, allora decido di girarmi e guardarlo.

<<Alex, tu non dormi?>>
<<Mh, no, in realtà non dormo spesso, neanche tu a quanto vedo>> mi guarda con lo stesso sguardo di prima, solo che io non reggo e distolgo il mio sguardo, fanculo.

<<Vuoi un tè?>> cambio discorso cercando di nascondermi tra le varie bustine del tè.
<<Si, grazie, sto modificando l'inedito, vuoi sentirlo?>> annuisco inutilmente dato che il ragazzo con cui sto dialogando si è girato distogliendo l'attenzione da me.

Preparo due tazze di tè e mi siedo al suo fianco sentendo nuovamente i suoi occhi marroni puntati su di me.
Mi porge scrutandomi ancora una cuffietta, noto che la canzone che parte non ha un titolo, allora lo guardo bloccando l'inedito.

<<Allora, perché non parti dal trovargli un titolo?>> mi guarda, come se avessi detto la cosa più stupida che potessi dire, allora decido di bere il mio tè limitandomi a guardarlo.
<<I titoli sono riduttivi per le canzoni, poi le persone si aspettano quello che dici nel testo, io non voglio solo questo>> afferma mentre continua a digitare sul suo computer per far ripartire il suo inedito.

<<Però non penso che tu possa scriverci solo 'Traccia 1,2..' e così fino alla fine del disco, no?>>
<<Mh, magari si, mi convince di più>> gli tiro una leggera cuscinata e ride, ride in un modo così genuino che mi coinvolge e stravolge, sembra quasi cambiato rispetto a questa mattina.

<<Apparte gli scherzi, il fatto è che non saprei scegliere una parola o una minima frase per rappresentare le mie canzoni>>
<<Mh, allora, facciamo così, Malinconia, io ti aiuterò a scegliere un titolo ai tuoi inediti, solo se tu mi prometti che sarò sempre la prima ad ascoltarli, anche prima che escano>> lo guardo soddisfatta della mia proposta, poi lo vedo pensarci e annuire, allora sorrido vincente.

Finito l'ascolto del suo inedito lo guardo senza parole; la sua voce ha un timbro molto raro, mi rilassa, e come mio solito, non so cosa dire.

<<Sogni al cielo.>> dico solamente osservandolo, e lo vedo annuire un po' titubante.

Mi alzo e poso le tazze nel lavandino, poi torno a osservarlo <<Bene, ma ora a dormire, domani abbiamo la prima lezione prestissimo, buonanotte Malinconia.>> passo di fianco al divano e non ricevo risposta, potevo aspettarmelo, tanto che non ci rimango neanche troppo male.

La sveglia di Carola suona prestissimo, ha un rumore insopportabile, infatti decido di alzarmi con lei e fare colazione con i ballerini già svegli per la loro lezione.

<<Ragazzi, voi cosa volete?>> domanda Mattia ,con il suo accento da barese addormentato, facendo ridere tutti.
<<Un caffè matti, ma adesso ci penso io, siediti che stai ancora dormendo in piedi>> lo guardo e rido.

È incredibile come in due giorni io abbia conosciuto tutti, chi più o chi meno, non sarebbe mai successo al di fuori di qui, penso di dovere già tanto a questo ambiente.

Non sono l'unica cantante però ad essere sveglia, ci sono anche Nicol, Albe e con mia sorpresa Alex.

Quest'ultimo mi viene incontro e mi spiazza lasciandomi un bacio sulla fronte.

<<Non abituarti a questo, mi sentivo solo uno schifo a non averti dato la buonanotte ieri sera.>> ora lo riconosco, il suo solito tono, misto ad una voce impastata dal sonno.

<<Tranquillo, non mi sarei abituata a prescindere>> continuo a bere il mio caffè e sento il suo sguardo addosso, allora mi alzo per lavare i piatti già contenuti nel lavabo, con l'intento di distrarmi.

Non ottengo nessun risultato; si, i piatti sono puliti, ma non posso distrarmi da quello sguardo, anche se forse, dovrei smetterla di farci troppo caso.

Maledetto Malinconia.

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Spazio me.
Grazie a tutte le persone che leggono questa storia, se volete collaborare con le vostre idee/modifiche scrivetemi pure e a ogni fine capitolo sarete taggat*.
Scusatemi, ci metto un po' a scrivere nel modo giusto e quello che voglio, non odiatemi se pubblico poco velocemente, buonanotte<3
-robb

un amore 𝖙𝖗𝖆 𝖘𝖎𝖑𝖊𝖓𝖟𝖎// alessandro rina;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora