Sono in macchina diretta verso la mia nuova scuola per cominciare la mia nuova vita. Sto per scendere dalla macchina quando mio fratello mi prende il polso e mi butta su di lui e mi abbraccia "Piccola dopo aver passato l'ultimo anno tra il tribunale e casa ci meritiamo entrambi felicità, non permettere che nessuno te la tolga di nuovo." Gli sorrido e ricambio l'abbraccio "Non lo permettere nemmeno tu fratellone." Gli sorrido e scendo dalla macchina per iniziare questa nuova avventura qui in Italia, paese d'origine di mia mamma, mamma, quanto mi manca...perché me l'hanno portata via così presto. Senza accorgermene vado addosso a qualcosa o meglio a qualcuno "ehi, tutto bene?" alzo gli occhi e mi trovo una ragazza lievemente più alta di me con i capelli rossicci tendenti al marrone, gli occhi verde scuro quasi marrone che mi guardano con un po di preoccupazione. "Scusa non guardavo dove andavo, non mi sono fatta niente te?" "Tranquilla, io tutto bene" sforzo un sorriso al quale lei ricambia però in modo più naturale, incomincio ad avviarmi di nuovo quando la ragazza si mette davanti a me "Comunque piacere io sono Caroline, sei nuova giusto? non ti ho mai vista e poi il tuo accento è americano giusto?" aspetta mi ero persa, quante domande faceva questa ragazza? con un po di soggezione rispondo "piacere sono Lottie, si sono nuova vengo dall'America". Caroline sospira con fare sognante "Ho sempre sognato l'America, tu sei pazza ad esserti trasferita qui!" dopo questa affermazione abbasso la testa "fidati preferirei anche stare dentro una discaricare che tornare dove abitavo" Caroline prontamente risponde "scusa non volevo, è solo che wow l'America" alzo lievemente la testa e sospiro "Tranquilla tu non lo sapevi" cerco per la secondo volta di sorridere ma per la seconda volta senza raggiungere risultati soddisfacenti. Ci incamminiamo insieme verso l'aula, avendo scoperto di stare in classe insieme, mi sento sollevata a questa scoperta almeno conosco qualcuno in classe.
Entriamo in classe io e Caroline ci sediamo vincine, anche se lei potrebbe sedersi ovunque visto che sono tutte persone conosce da ormai 5 anni, mentre a me mi conosce da malapena 15 minuti. Il professore di Economia inizia a fare l'appello, arrivato al mio nome si ferma e alza la testa per vedermi e mi sorrise "Benvenuta in Italia signoria Moon" dopo di che continua con l'appello. Le lezione scorrono velocemente e mi trovo subito all'ultima ora, quando sto per uscire dalla classe mi fermo per l'ennesima volta avendo l'uscita bloccata da Caroline
"Lottie, ogni venerdì danno una festa ti andrebbe di venirci con me? almeno riuscirai ad ambientarti meglio" ero felice che qualcuno si preoccupava per me e della mia ambientazione anche se le festa non facevano per me o per lo meno non più, ma accettai lo stesso l'invito di Caroline.
Arrivata a casa mi cucinai un tost veloce visto che ero da sola in casa, mio fratello lavorava fino alle 18:00. Finito di mangiare andai a studiare e aspettai che Drew arrivasse per preparare la cena. Finito di cenare raccontai al mio fratellone la giornata ormai raggiunta al termine. "Drew mi sono dimenticata di dirti che venerdì vado ad una festa con la mia amica Caroline" mio fratello si gira verso di me sorpreso "Era ora che iniziassi di nuovo con le festa piccola" "Non inizio di nuovo con le feste e solo un modo di integrarmi e ambientarmi" "A quanto ricordo in America ti integravi molto bene quando c'era una festa" "Si lo so ma sono cresciuta, i problemi che abbiamo avuto mi hanno fatto crescere" "Lo so piccola, ma questo non vuol dire che la gente matura non va alla feste" dice lui per poi prendermi tra le braccia "Voglio solo che la vita che avevo prima torni magari non uguale solo più tranquilla di questi due anni" rispondo con la bocca appoggiata al suo petto, Drew in risposta mi abbraccio più forte.
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Fresh Start
RomanceCharlotte si trasferisce in Italia con suo fratello per avere un nuovo inizio, ma non sa che ad aspettarla in Italia non c'è solo una nuova vita ma ci saranno anche delusioni, tradimenti, pianti, gioie e dolori tutto per colpa di un ragazzo: Matt.