Capitolo XIX

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Mi chiusi in camera a piangere: -Devo smetterla di piangermi addosso! Devo smetterla!- mi dissi tirandomi i pugni sulle cosce.
"Tutto apposto?" sentii mia madre dalla parte opposta della porta: "Ti ho vista correre in camera, ti va di parlarne? Qualsiasi cosa sia successa." non risposi: "Ho capito. Quando vuoi io ci sono tesoro." e si allontanò, rimasi ad ascoltare i suoi passi allontanarsi fino a che non li sentii più. A quel punto iniziai a distruggere qualsiasi cosa mi trovavo sotto tiro, lanciai a terra tutto, la lampada, i vestiti, i videogiochi, i libri, rivoltai il letto, spaccai i vetri della finestra. Appena finii la mia camera era diventata un campo di battaglia. Presi il cuscino e ci urlai dentro pur di sfogarmi.
La mia malcapitata camera, alla fine della mia crisi di collera che tenevo dentro da parecchio tempo era distrutta: cuscini strappati e piume dovunque, libri strappati e sparsi per tutta la camera, tutto quello che mi capitava a tiro faceva una brutta fine, soprattutto ciò che si poteva rompere facilmente, tutto buttato per aria.
Quando mi calmai rimasi sdraiata sul letto rivoltato per diverso tempo, lì nel silenzio più assoluto fino ad addormentarmi per la stanchezza. Era impressionante l'effetto che mi faceva quel ragazzo, pesante anche per il mio stesso corpo e vederlo insieme a Clara fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Venni svegliata da una chiamata, guardai il cellulare ed era Linda: "Pronto?"
"Ciao tesoro!"
"Ciao Linda."
"Tutto bene?"
"Si tutto bene, hai bisogno?"
"Ti va di andare in piscina domani?"
"Domani?"
"Certo."
"Si va bene."
"Ottimo, informo Jack allora."
"Va bene."
"A domani allora."
"A domani." chiusi la chiamata: -Mi servirà per rilassarmi.-

Rimisi apposto la camera come meglio potevo e scesi per la cena.
"Mamma domani esco per andare in piscina."
"Va bene, con chi vai?"
"Con Linda e Jack, cerchiamo di passare bene quei pochi momenti in cui siamo insieme."
"Va bene, ma non andate da soli, preferirei che andaste con qualcuno che possa aiutarvi nel momento del bisogno."
"Non preoccuparti, se saremo costretti ce e andremo va bene?"
"Non saprei."
"Fidati."
"Va bene, ma state attenti."
"Si."

Appena finita la cena pensai a Kevin, dovevamo ancora parlare di quel bacio.
Non avevo il suo numero, ma sapevo che lui mi sentiva ovunque lui fosse.
"Kevin, possiamo parlare?" dissi sotto voce. Passò solo qualche minuto e mi ritrovai Kevin sulla finestra.
"Mi hai chiamato stella?" mi chiese con un sorriso.
"Sapevo che mi avresti sentita."
"Ti tengo sempre sotto sorveglianza."
"Lo so."
"Dimmi tutto." disse scendendo dal davanzale per entrare nella mia camera.
"Riguardo quel bacio."
"Interessante." disse intrigato: "Sono tutt'orecchi."
"Ecco..." ero dubbiosa.
"Non preoccuparti, anche se non provi nulla per me e quel bacio me l'hai dato solo perché eri trascinata dal momento non importa, mi ha fatto piacere riceverlo." disse superbo.
Rimasi in silenzio: "Beh se non hai nulla da dire allora vado."
"Aspetta."
"Dimmi." disse confuso.
"Io penso..." mi fermai.
"Cosa?"
"Penso di voler stare con te." quando pronunciai quelle parole lo spiazzai.
"Che cosa?" chiese incredulo.
"Si, io penso di volerlo..."
Ci pensò su un momento e: "Beh è veramente bello quello che mi dici, ma non è che magari io sono solo la ruota di scorta?"
"Non credo, sento di provare dei sentimenti forti anche per te"
"Beh lo posso anche accettare, ma sapere che questi sentimenti li debba condividere non mi fa piacere, quello che è mio deve rimanere mio, lo sai." disse avvicinandosi minacciosamente a me.
"Lo so."
"Non è passato molto tempo da quando tu e lui vi siete lasciati, per questo mi fa dubitare." continuò facendomi avvicinare al muro e imprigionandomi lì con la sua sola presenza: "Ti senti veramente pronta per questo salto nel vuoto? Sei veramente pronta a cambiare?" disse appoggiando le mani al muro.
"Credo... credo di sì."
"Il credo non mi basta." disse sempre più minaccioso: "Se devi stare con me io non ti lascio più, tu diventi di mia proprietà e nessun altro ti avrà mai più. Questo è quello che ti aspetterà se decidi di stare con me, sono troppo avido per lasciare andare ciò che mi appartiene."
"Lo so, ma sono convinta di ciò che dico."
"Anche se al momento ne sei convinta, il tuo cuore continua a essere dubbioso e tu lo sai. So che preferisci Christian a me. Non voglio essere usato per una vendetta personale."
"Non è vendetta!"
"E cos'è allora? Insicurezza? Perché è ciò che emana il tuo corpo."
"Può essere, però ultimamente sento sempre di più il bisogno di stare con te."
Si ammorbidì un momento, ma poi riprese ad essere minaccioso: "Sei sicura di ciò che dici?"
"Sì." dissi convinta.
"So già come andrà a finire e io ne soffrirò."
Non dissi nulla, nel profondo, forse, sapevo anche io come sarebbe andata, ma in quel periodo avevo bisogno di lui.
"Allora? Qual è la tua risposta?" mi chiese.
"Non mi hai fatto nessuna domanda." dissi confusa.
"Sei sicura di quello che vuoi? Scura di voler prendere questa strada? Rischiamo solo di soffrire in due."
"Perché in due?"
"Tu perché non puoi stare con Christian e io perché non vengo ricambiato."
"Kevin, io quando sono con te sto bene e quando sono con Christian provo solo sofferenza ora. Io, poi, devo essere ceduta a te a causa del patto che ha fatto Christian con tuo padre, perciò che noi vogliamo o no, comunque c'è un patto da mantenere."
"Lo stai facendo per il patto? Per salvare lui?"
"No, il patto è solo un guadagno in più per qualcun altro, ma io sto davvero bene con te."
Ci pensò su un attimo: "Mi piacerebbe dirti di sì, ma al momento non ti reputo pronta. Preferisco che rimaniamo amici per ora."
Ci rimasi male, ma accettai la sua risposta: "Come vuoi..."
"Continuerò comunque a vegliare su di te."
"Va bene."
"Ci vediamo."
"Si... ci vediamo." e se ne andò. 
Caddi per terra, sentivo le gambe che portavano il peso di quella sofferenza aggiuntiva e iniziai a piangere. 
Dentro di me sentivo che qualcosa non andava, sentivo come una guerra di coscienze che cercavano di prevalere l'una sull'altra e sentivo la parte demoniaca che stava per prendere il sopravvento: -No Elettra, devi essere forte, resta in te, non perdere te stessa rischi solo di far male a te stessa e agli altri.-

Angeli Custodi-Tutto sta cambiandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora