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Tutto ebbe inizio quella dannata sera estiva. La serata in cui persi entrambi i genitori a causa di un violento incidente in carrozza.

Capisco le critiche rivolte al modo più che banale di iniziare una storia, ma la storia di Evelyne, inizia proprio da qui.

Fu proprio la sera del 14 agosto quella che segnò per sempre la vita di Evelyne, poco più che una bambina; costretta dalla zia ad abitare fino alla maggiore età all'interno di un orfanotrofio, dopo che lei non se ne era assunte le cure, in quanto, a parole sue, "impegnata in altre doverose faccende". La povera e piccola Evelyne, trovatasi catapultata in una realtà nuova, è quindi costretta ad ambientarsi in un contesto disastroso. Decine di bambini e ragazzi di tutte le età che, non si sa come, erano finiti in quel luogo solitario. Alcuni erano stati abbandonati. Altri avevano perso i genitori, proprio come la nostra protagonista.

✿.。.:*:. maggio 1867 .:*.:。.✿

"Ora basta signorina Evelyne! Scenda immediatamente dall'albero!" urlò Josephine, una delle suore che accudivano i bambini dell'orfanotrofio impugnando una scopa nel tentativo di raggiungermi.

"Si farà male se continua a brandirla in quel modo." Le risposi con nonchalance sfogliando la pagina del libro che stavo leggendo.

"Signorina Evelyne! Non farò passare anche questa sua marachella! Sappia che la aspetta una punizione esemplare!"

"Sarò lieta di sbucciare qualsivoglia ortaggio per la cena di questa sera, non si preoccupi sorella." mi leccai l'indice per voltare nuovamente la pagina del manuale.

Sorella Josephine si arrese dopo qualche tentativo invano. Mi raggiunse invece Millie ai piedi dell'albero sul quale ero ancora appollaiata.

"Se n'è andata?" le chiesi.

"Mi chiedevo cosa avessi combinato questa volta, le urla di Sorella Josephine si sentivano fino al cortile esterno" disse Millie mentre scendevo dall'albero con leggerezza.

"Stavo leggendo" feci spallucce.

"Stavi leggendo su un pino che sarà come minimo di tre metri." Scesi dall'albero.

"Leggo dove voglio." Millie osservò la copertina del libro che tenevo tra le mani.

"EVELYNE MA QUELLO E' UN LIBRO DAL CONTENUTO ESPLICITO."

"Già."

"NOI NON POSSIAMO LEGGERLO."

"Se non posso leggerlo allora cosa dovrei farci? Arderlo? Comunque, per quale ignoto motivo si trova qui in orfanotrofio se non abbiamo il permesso di leggerlo?"

"ehm.."

"Le sorelle si diverton-" non riuscii a terminare la frase che dal portone sbucò sorella Josephine, questa volta priva dell'oggetto per la pulizia.

Sorella Josephine agguantò il mio polso ed iniziò a strattonarlo verso il corridoio interno sotto gli occhi indiscreti di tutti.

Dopo essere stata trascinata per tutto l'orfanotrofio, finalmente sorella Josephine giunse alla porta che si era posta come obbiettivo. Credevo che mi avrebbe accompagnata alle cucine o nello sgabuzzino dei detersivi per qualche punizione, invece con mia sorpresa si fermò davanti alla porta delle camerate.

"Lascerà la reggia domani mattina all'alba. Prepari le sue cose."

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☾⭒[ɪɴ ᴛʜᴇ ᴍɪᴅᴅʟᴇ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ɴɪɢʜᴛ] ⭒☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora