Ma se in una camera il fuoco del libido ha iniziato a bruciare due corpi, in un'altra sta finendo di consumarne altri due
.
.
.
Schiocchi continui alegiavano per la stanza accompagnati da gemiti di piacere.
Il più piccolo tra i due era diventato un completo disastro, i capelli castani ormai tutti scompigliati, con alcune ciocche che di tanto in tanto gli andavano a finire negli occhi, le guance paffute erano diventate completamente rosse, provate da tutto il turbinio di emozioni che lo stavano travolgendo per l'ennesima volta.
Jisung era allo stremo, come Minho d'altronde, ma non voleva che tutto quello finisse, voleva rimanere attaccato a quel corpo caldo che gli donava tutto quel conforto.
Il maggiore lo accarezzava dolcemente, creando un contrasto con le stoccate secche che facevano impazzire il castano sotto ogni aspetto possibile.
Le spinte continuavano e mano a mano aumentavano con la velocità, diventando sempre più spietatamente precise.
<<M-m-min-ho>> tentò di dire Jisung, aggrappandosi ancora più forte alla sua schiena.
<<N-non trattenerti>> gli sussurrò il più grande sentendosi anche lui vicino all'orgasmoE poco dopo si liberarono entrambi, gemendo a gran voce stringendosi l'uno all'altro, tremanti, in un abbraccio che sapeva terribilmente di casa.
E perché terribilmente, mi chiederete voi. Beh, perché quella casa che Jisung desiderava tanto ardentemente, era già occupata da altri.
Era successo tutto ad una così velocità folle tanto che il castano, per poco neanche si ricordava come fosse accaduto.
Si conoscevano da tantissimo tempo, o meglio, erano nella stessa comitiva di amici da anni eppure si parlavano raramente, quasi spaventati l'uno dell'altro, ma non per questo indifferenti alla reciproca presenza.
Minho lo aveva subito colpito, quel ragazzo dall'aspetto freddo incredibilmente bello lo aveva fatto incuriosire. Sapeva che fosse una di quelle persone il cui vero carattere riesce ad uscire fuori solo con le persone più fidate.
Ed ovviamente c'aveva visto lungo come suo solito.
Mentre Minho aveva notato come Jisung fosse il suo totale opposto. Espansivo, chiacchierone, a tratti dal comportamento idiota ma non per questo stupido. Quel tipo di persona che fa di tutto per far ridere gli altri e che probabilmente si sentiva terribilmente sola o senza uno scopo preciso.
Inutile dire che anche lui aveva azzeccato totalmente il concetto.
Nel mentre il tempo passava e sia Minho che Jisung non osavano rivolgersi parola, a meno che non ci fosse una discussione comune.
Perfino i loro amici avevano iniziato a scherzarci sopra, commentando che molto probabilmente sarebbero finiti a letto almeno una volta.
E ripensandoci, mai affermazione più vera venne pronunciata da quella comitiva.
Ma Jisung, per quanto fosse incuriosito ed affascinato da quel ragazzo, ripeteva sempre le stesse identiche cose "Non mi permetterei mai di fare una cosa del genere, non con uno fidanzato".
E se solo lo avesse visto prima, lo avrebbe notato lo sguardo di Minho, con quel sorrisetto che avrebbe fatto venire i brividi a chiunque si fosse messo davanti al suo cospetto.Ma tutto cambiò durante un innocuo "7 minuti in paradiso".
Lo stanzino era buio, ma abbastanza luminoso da riuscire a vedere un volto, ed abbastanza piccolo da sfiorare un corpo involontariamente col proprio, ma non troppo da non potersi muovere.
STAI LEGGENDO
Camere
FanfictionLe camere, fortezze che racchiudono al loro interno emozioni, oggetti, rotture e ricongiungimenti, inizi e fini.