Sono passati giorni ormai da quando Lui mi ha lasciato. Sono diventata molto irritabile con tutti, anche con la mia migliore amica, con cui ho litigato l'altro ieri. Mi aveva chiesto una cosa, non ricordo bene cosa, e io, da strafottente che sono diventata, le ho risposto che non mi interessava. Da lí é partito tutto un discorso sul mio comportamento in quei giorni. Non ci scriviamo né parliamo piú e mi manca... Inoltre, sto diventando bianca, non esco piú di casa e non ne ho intenzione. Non ho piú una ragione per vivere. Benedict non lo vedo da quando l'infame mi ha lasciato. Ormai "Marco" non riesco piú nemmeno a chiamarlo con il suo vero nome. Per me é 'lui', 'l'infame', 'quello' ecc...
Sono distesa sul letto ad ascoltare Up a ripetizione. Ormai ascolto solo quella canzone, mi rifiuto categoricamente a sentire White Flag e altre canzoni che non siano Up. Fa un caldo bestiale, eppure sono con una maglietta a maniche lunghe addosso e ho un paio di jeans strappati, ormai non sento piú né caldo né freddo.
Mi arriva una notifica al cellulare e sono obbligata ad alzarmi per prenderlo da sopra la scrivania: é un messaggio di Ben.
Ciao Giada, il 19 luglio faccio una festa per festeggiare il mio compleanno, vuoi venire?
Una festa?! Lo conosco da appena due settimane e mi invita al suo compleanno? Non credo che ci andrò, comunque, non sono nella condizione di andare ad una festa
Ho invitato anche Alessia.
Un motivo in piú per non andarci. Non la voglio vedere, per il momento.
Grazie per l'invito Ben, ma credo che non potrò venire, due giorni dopo devo andare al campo scout e mi devo preparare per bene.
Vero solo a metà: ho il campo due giorni dopo ma non mi ci vogliono due giorni per prepararmi.
Ma é successo qualcosa tra te e Alessia?
Si ma non voglio parlarne.
Parlarne aiuta. Dai, che é successo? Se vuoi chiamami.
I miei sono a lavoro, perciò decido di chiamarlo. Mi risponde subito e gli racconto tutto quello che sto passando in quei giorni.
"Sai secondo me cosa devi fare? Devi chiedere scusa a Alessia, lei ti ha aiutato in molte cose, per quanto ne so. Inoltre, credo che tu debba andare avanti con la tua vita, non vi é un solo ragazzo sulla terra...ci sono anche io..."
Quest'ultima frase l'ha detta quasi in un sussurro. Me lo immagino, con gli occhi abbassati che si tocca i capelli riccioluti e arrossisce. Quanto gli voglio bene!
"Senti, facciamo una cosa? Oggi usciamo, andiamo da qualche parte che non sia la spiaggia, cosí mi aiuti a riprendere confidenza con il mondo! E io ti farò da guida, ti va l'idea?"
"Certo che mi va! Facciamo alle 16:00?"
"Perfetto, allora a dopo! Ci incontriamo di fronte allo stabilimento, ok?"
"Perfetto, a dopo"
Mi aiuterà uscire con lui. Magari incontrerò pure Ale e portò scusarmi. Mi sono comportata malissimo, lei ha fatto tanto per me e io l'ho ripagata dicendo che non me ne fregava niante di lei. Mi sento un mostro...
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Ecco Ben! Mi avvicino a lui e lo abbraccio."Bene, iniziamo il giro turistico partendo dalla yogurteria migliore di tutta la città?"
"Come potrei dire di no?"
Ci incamminiamo verso il centro della città e nel frattempo inizio a spiegargli un po' la storia della mia piccola cittadina.
"Devi sapere che qui é nato un famosissssssimo poeta, cosí famoso che non lo conoscono nemmeno coloro che abitano qui. Quella era la sua casa. Se vuoi dopo la visitiamo, ok?"
"Mmm non ci tengo, ma se vuoi..."
"No, non ne ho voglia nemmeno io. Ti dico un'altra curiosità di questa città: tutte le cittadine che si rispettino hanno un centro storico: Roma, Firenze, Penne, Milano, L'Aquila... Ebbene, noi abbiamo molto di piú! Noi abbiamo il centro e basta! Non é fantastico? Insomma, chi é che ha il centro e basta come noi?"
"Wow, meraviglioso! Spero che la yogurteria dove stiamo andando non sia una yogurteria e basta, senza niente di speciale"
"No, tranquillo, là fanno lo yogurt piú buono della regione!"
Finalmente arrivati, ordiniamo due yogurt con cioccolato fondente, scaglie di cioccolato e Nutella e ci sediamo su una panchina fuori dal locale a osservare i bambini che giocano beatamente mentre i genitori parlano tra loro. La mia mano é posata sulla panchina, per abitudine, ormai, Benedict la prende e la stringe alla sua. Restiamo cosí per qualche minuto fino a quando non finiamo tutti e due lo yogurt e ci alziamo dalla panchina.
"Ora ti porto al nostro bellissimo "centro e basta", ti va?"
"Certo!"
Ci incamminiamo e parliamo del piú e del meno. A un certo punto, mi prende la mano e la stringe alla sua. Io lo guardo e arrossisco imbarazzata. Lui mi guarda e mi sorride.
"Hai le lentiggini! Sono bellissime!"
"Grazie, piacciono anche a me"
Sono imbarazzatissima, non sono abituata ai complimenti.
"Aspetta, ma quella non é Alessia?"
Benedict ha ragione, é proprio Ale! Devo scusarmi con lei, assolutamente!
"Senti, aspettami due minuti su quella panchina, arrivo subito"
Corro verso Ale senza nemmeno aspettare la risposta di Ben. Le arrivo vicino con il fiatone.
"Ciao"
"Ei, chi si rivede! Sei qui per dirmi che non ti interessa niente di me?"
Mi metto davanti a lei impedendole di continuare a camminare e la abbraccio.
"Scusami tantissimo, mi sono comportata da bambina viziata, non so cosa mi é preso da quando mi ha lasciato..."
"Ti prego, lasciami. Tanto lo so che prima o poi ti dimenticherai di nuovo di me"
Mi scansa e continua a camminare. Mi ribolle la testa, non credo di riuscire a vivere senza di lei, senza il suo sorriso, senza un suo abbraccio, senza la sua voce. Non intendo perderla, non oggi. Ora so cosa devo fare: devo umiliarmi davanti a tutti. Lo so, é umiliante, ma per lei farei di tutto.
"Va bene. Lo ammetto. Sono una stronza. Una bambina viziata che pensa solo a se stessa, che se ne frega altamente di come stanno gli altri, che pensa che solo lei ha dei problemi. Ma per te posso cambiare. Ho anche un mio lato buono che mostro solo ad alcune persone, un lato premuroso, dolce, amabile, divertente e spiritoso. Questo lato di me l'ho mostrato solo a tre persone: a Ben, a Marco e a te. Tu sei colei che ha cambiato la mia vita piú di chiunque altro. E mi dispiace di essermi comportata da stupida con te in questi giorni. Io ti voglio ancora bene, ma credo che tu non mi perdonerai mai, vero?"
Ho le lacrime agli occhi. Abbasso la testa e mi giro, non vedendo risultati del mio bellissimo discorso. Mi spiace di aver perso una cosí perfetta amica.
"Giada!"
Mi giro e vedo Ale cbe mi corre incontro. La abbraccio al volo.
"Lo so, sono l'amica peggiore del mondo ma ti giuro che cambierò. Non voglio perderti di nuovo, Pizza mia!"
"Oh stà zitta, sei migliore di tutte le ragazze che ho conosciuto fin ora! Mi spiace di essermi comportata da orgogliosa, non lo farò piú!"
Sento degli applausi e vedo persone affollarsi intorno a noi. Ci mettiamo a piangere e ci stringiamo piú forte. Quando ci lasciamo andare, vedo Ben che ci applaude e gli vado incontro.
"Grazie per avermi fatto rendere conto di quanto sono stata stupida"
"Figurati, hai fatto tutto da sola, io ti ho solo dato una spinta"
Lo abbraccio forte. Credo di provare qualcosa in piú dell'amicizia, per lui.
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Un'estate con Benedict Cumberbatch
RandomFanfiction su Benedict Cumberbatch. Intendo precisare che tutti gli attori famosi nominati in questa ff hanno dagli 11 ai 14-15 anni. Per il resto, se volete il sequel l'ha fatto @sherlybatch: "un'altra estate con Benedict Cumberbatch", ve lo consig...