"Che figura!" pensò George correndo arrossito verso la sua classe.
Prese il suo zaino e si diresse in bagno. Quando qualcuno lo fermò.
"George! Dov'eri, ti stavo cercando dappertutto! Tra poco hai i controlli" disse un ragazzo con un berretto.
"Quackity! Non ti preoccupare ero andato a prendere una boccata d'aria" gli sorrise e corse verso il bagno.
"Ma sei bagnato fradicio.." mormorò Quackity.Dieci Novembre, giovedì.
"Clay, uno del secondo anno ti cerca" un suo compagno di classe richiamò la sua attenzione.
"Secondo anno?" Si chiese e guardò verso la porta.
Era quel ragazzo della pioggia, George.
"Secondo anno eh?" lo prese in giro Sapnap.
"Zitto Nick!" mormorò e camminò verso il castano.
Lo prese per il braccio nuovamente e andarono verso le scale.
I suoi occhi brillarono di nuovo."Scusami, sai i miei compagni" disse Dream con un'aria stanca.
"Non ti preoccupare, ti volevo soltanto ridare la giacca che mi avevi dato l'altro giorno."
Soltanto allora il biondo si accorse che George aveva un sacchetto di carta blu con dei dettagli bianchi.
"Oh certo! Grazie allora" rispose prendendo il sacchetto.
"Di nulla grazie a te! Ci vediamo" disse prima di salire la scale rapidamente.Sedici Novembre, giovedì.
Era passata una settimana dal loro ultimo incontro.
Ormai erano diventati sconosciuti ma ancora si salutavano nei corridoi. Non si erano mai fermati per parlare.
"George chi era?" disse Quackity.
Quackity aveva 15 anni ed era il migliore amico di George sin dalla nascita. Erano come fratelli, conoscevano tutto dell'altro, e Quackity era consapevole della condizione del castano.
"Soltanto un conoscente"Quel giorno, pioveva di nuovo.
Dream era all'ingresso della scuola che aspettava che smettesse.
"Uffa. Nick mi ha abbandonato per andare da Karl. Quel pezzo di merda." sbuffò.
"Nick sarebbe un tuo amico?"
Dream si girò. Era il ragazzo della pioggia, George.
"Tu sei George vero?"
"E tu sei Dream. Sei senza ombrello?"
"Esatto, che palle."
George rise, e frugò dentro lo zaino. Tirò fuori un piccolo ombrello blu scuro.
"Se vuoi possiamo tornare a casa insieme, però io vado verso la pasticceria."
"Quale pasticceria?" disse Dream perplesso.
"Credo si chiamasse The smile o qualcosa del genere"
Dream fece una faccia sorpresa, e poi iniziò a ridere.
"Quella è la pasticceria dei miei.." ridacchio.George era molto, ma molto più basso di Dream. Se n'era reso conto già da prima, ma non si era notato tanto. Ma adesso che stavano spalla a spalla, il castano notò che era sicuramente più basso di 20 cm sicuro.
La pioggia era molto forte e notò che la sua spalla si stava bagnando.
"Dream, ti stai bagnando la camicia..." disse George.
"Ah, fa nulla"
"Vieni più vicino!" e lo prese per il braccio. I loro corpi erano molto vicini e Dream sentì il suo cuore battere.Dream aveva notato che George era molto più basso di lui. Aveva un bel faccino ed era carino. "Dream, ti stai bagnando la camicia..." gli sussurò George.
"Ah, fa nulla" non voleva che prendesse tutta la pioggia. Sembrava fragile di suo.
"Vieni più vicino!" borbottò George, strattonando il ragazzo. I loro corpi erano molto vicini e Dream sentì il suo cuore accelerare.
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