Se morissi non mi importerebbe di non poter più scrivere, mangiare, dormire, lavorare, divertirmi, nuotare, giocare con Hayate, uscire con Havoc, Fuery e gli altri, oppure, banalmente, vivere. Piuttosto mi mancherebbe lei. Piuttosto avrei il rimpianto di averla lasciata solo. Fin da quando avevo solo dieci anni, sin da quando la vidi per la prima volta, ho sempre pensato che la mia vita sarebbe dovuta essere dedicata a lei. Affiancarla nelle piccole e nelle grandi cose. Proteggerla, starle vicino, incoraggiarla. L'unica cosa che ho sempre desiderato è che lei fosse felice.
Se morissi, mi mancherebbe il suo sguardo furbo e sempre acceso, mi mancherebbe la sua vivacità, e , odio ammetterlo, mi mancherebbero anche i suoi capricci, i suoi giochetti per rimandare il lavoro e anche tutte le sue provocazioni. Perché infondo, io sono sempre stata innamorata anche dei suoi lati negativi, perché pur essendo appunto difetti, mi hanno sempre strappato un sorriso, mi hanno sempre fatta sentire a mio agio. Il fatto che io sia così importante per lei, mi rincuora. Sono consapevole che senza di me sarebbe finito, sa? Il nostro è sempre stato un rapporto strano. Chissà, se d'amicizia, se di lavoro, se romantico, non lo so. Insomma, un rapporto strano. Ma infondo lei è uno dei più importanti alchimisti di stato con una carica militare molto elevata, e nonostante ciò, è un vero bambino capriccioso. Io, invece, sono una donna esageratamente ordinata, pragmatica e semplice, che ha perso la testa per un uomo eccentrico, vanitoso e disordinato, folle, impulsivo, arrogante e per di più conosciuto per colui che ha più donne che camicie! Insomma, noi siamo strani. Il nostro amore è strano. Questo mondo è strano. Ma se non lo fosse, se fosse ordinario, cosa ci sarebbe di divertente? Cosa ci sarebbe di piacevole nel vivere un mondo con regole ferree che impongono solo emozioni neutrali? Penso di preferire vivere emozioni sia brutte che belle, piuttosto che non viverne affatto.Come giurato, sono pronta a darle la vita. Anche perché, infondo, una vita senza di lei sarebbe troppo semplice, e non avrebbe più senso per me.
Tenente Riza Hawkeye, East City,
1914.(SPAZIO PER L'AUTORE!)
Ciao ragazzi^^ ecco a voi il primo capitolo, chiamato "if i die". Vediamo se riuscite a indovinare il titolo prossimo! Questo doveva essere un monologo, ma si è trasformato in una lettera, da Riza, per Roy. Ci ho messo tempo e lacrime (lacrime specialmente) per questa storia, quindi, spero piaccia!!♡
Andrea-
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Raccolta Sulla RoyAi
FanfictionUna raccolta di varie brevi storie su Roy Mustang e Riza Hawkeye