𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 1

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[flashback]
<<Jungkook non preoccuparti, le lettere sono al sicuro>> disse Hoseok guardando, con le lacrime agli occhi, il minore chiudere gli occhi e addormentarsi per sempre ma con l'obbiettivo di ritrovare la sua dolce metà nel nuovo mondo.

Piangendo appoggiò delicatamente la testa sulla sua pancia e tutti gli altri si strinsero a lui appoggiando le loro mani sul corpo, ormai freddo, di Jungkook. Tutti sapevano che adesso, a distanza di 5 anni avrebbe potuto riabbracciare il suo amato Taehyung e avrebbero continuato a vivere il loro lieto fine fianco a fianco, senza mai spegnere la fiamma del loro amore.

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Curiosando tra i vari scaffali della vecchia casa dei nonni materni, Yeonjun trovò una valigetta, non tanto grande, color marrone con dei dettagli oro a ricoprire la serrarura insieme a delle vecchie foto in bianco e nero che ritraevano delle persone e due in particolare colsero la sua attenzione. La prima ritraeva sette ragazzi che sembravano veramente felici e la seconda una coppia, facente parte dei sette ragazzi, in una veste militare e che, nonostante i loro volti fossero spenti si percepiva l'intesa dello sguardo che avevano catturato con quella semplice fotografia. Le altre foto erano più o meno simili alle due precedenti e si notava un qualcosa di malinconico negli sguardi dei ragazzi.

Preso dalla curiosità cominciò cercare qualcos'altro, che poteva aiutarlo a capire l'epoca in sui furono scattate le foto. Dopo un po' trovò un piccolo quadernino con una specie di fototessera che ritraeva uno dei ragazzi. Lo apri e iniziò a leggere il contenuto di esso.

"Jeon Jungkook, nato il primo settembre 1922 a Busan, arruolato nel 1939 presso la sede..." Saltò subito avanti dato che aveva ottenuto quello che cercava, ovvero una data.
Si trattava del periodo della Seconda Guerra Mondiale che interessava particolarmente al biondo dato che, studiandolo a scuola, si era appassionato e faceva continue ricerche. Ora con quello che aveva trovato sparava di ricostruire una storia, di ricavare informazioni, così anche da soddisfare le aspettative della sua professoressa di storia, che puntava tanto su di lui e ovviamente soddisfare la sua curiosità.

Continuando la sua ricerca, trovò anche della medagliette e due di esse avevano una chiave, pensò subito servissero per aprire la valigetta, e decise di metterle da parte, e subito dopo trovò un'altra foto. Ritraeva la stessa coppia della foto precedente, si guardavano abbracciati l'uno all'altro, il suo pensiero principale si spostò su Soobin, il ragazzo che, ormai da ben otto mesi, viveva nei suoi pensieri.

Immaginò di poter ricreare la foto con lui ma, sfortunatamente, non si era mai fatto avanti e non aveva intenzione di farlo. Aveva molta paura sia di non essere ricambiato da lui sia cosa avrebbe pensato la gente di loro, ma principalmente di lui.

Tirò un mezzo sorriso e proseguì la sua ricerca recuperando più informazioni possibili. Mentre proseguiva, una voce dietro di lui lo richiamó.

<<Jun lascia quella roba. Vieni in cucina il pranzo è pronto>> disse la nonna vedendolo frugare tra gli scaffali.

<<Mh... Si, arrivo nonna>> rispose. Si recò subito in cucina, non volendo far aspettare la sua famiglia per pranzare.

<<Nonna una domanda, di chi è quella valigetta?>> chiese facendo riferimento a tutto ciò che aveva trovato.

<<Non lo so Jun, erano qui dapprima che arrivassimo io e il nonno, ma non mi sono mai sentita in dovere di dover buttare tutto. Sono sicura che il contenuto di quel materiale è legato a questa casa, quindi perché non far rimanere legate due cose che si appartengono?>>

<<Hai ragione>> rispose <<posso prenderle? Ho trovato qualcosa che potrebbe servirmi per le mie ricerche di storia, ti prometto che le riporterò non appena avrò finito. D'altronde appartengono a questo posto>> spiegò il biondo.

<<Certo Jun!>> risopose la nonna accennando un sorriso, subito ricambiato da Yeonjun.

[...]

Dopo pranzo, ripose tutto il materiale nel suo zaino, salutò i suoi nonni e di diresse verso casa.

Una volta lì salutò i suoi genitori a cui raccontò com'era andata la giornata e di quello che aveva trovato.

<<Mamma, papà vi abbandono. Vado a cercare di ricostruire qualcosa con ciò che ho trovato. Se vi serve sono di sopra>> e con questo si diresse in camera.

Appoggiò tutto sulla sua scrivania e prese le due medaglietta con la chiave per aprire la valigetta. Tentò più volte, dato che la serratura e le chiavi erano piuttosto vecchie, e al terzo tentativo riuscì ad aprirlo.

Dentro trovò moltissime lettere, alcuni oggetti, probabilmente legati ai due ragazzi, e fogli di giornale strappati che parlavano di quello che accadeva in quegli anni di terrore per tutto il mondo.

Un articolo colpí Yeonjun. 'Finalmente Liberi' così era intitolato, o così pensava perché la scritta era abbastanza sbiadita e non riusciva a leggere bene. Quello che aveva capito era che, l'articolo risaliva al 1945 quando le armate rosse liberarono i campi di concentramento e si scontrarono con i tedeschi.

Sotto questo c'era una lettera.

"1945/9/3, sto tornando non preoccuparti.

Ciao Kook,
ce l' abbiamo fatta siamo liberi, non so quando arriverà questa lettera. Oggi alcuni di noi partiranno per tornare a casa. Sto
finalmente tornando a casa da te, questa
volta per sempre. Non vedo l'ora di rivederti.

So che non è la lettera più bella che ti abbia
mai scritto, ma sono talmente tanto felice di poterti rivedere che non trovo le parole.

A tra poco amore, ti amo.

Tuo, Tae."

Sorrise leggendo quelle parole. Non era tanto ma era abbastanza da fargli scaldare il cuore.

'Si dovevano amare proprio tanto per affrontare tutto ciò che è successo stando anche lontani'. Pensò rileggendo ancora una volta la lettera.
Si soffermò più volte su quel "a tra poco amore, ti amo", pensava a quanto questo Tae amasse Jungkook, e bramava di sapere la loro storia.
Lasciò la lettera e continuò a tirare fuori tutto quello che c'era nella valigetta, cercava qualcosa di più delle lettere voleva, voleva sapere come si sono conosciuti, come si sono innamorati, ma soprattutto voleva sapere se per innamorarsi di qualcuno era così facile come lo era stato per lui o no.


Voleva scoprire il loro amore e voleva vivere il suo allo stesso modo. Voleva dire a tutti di essersi innamorato di Soobin. Non l'aveva mai ammesso ad altra voce e teneva di farlo ma, in cuor suo, sapeva che i suoi amici lo avevano capito, soprattutto Hueningkai. Non gli erano servite parole, aveva solo analizzato la situazione in disparte osservendo come, Yeonjun, faceva cadere spesso lo sguardo sul ragazzo e come ogni volta scriveva qualcosa sul suo quaderno di poesie.
Anche Taehyun aveva capito qualcosa, ma non ci dava peso, avrebbe aspettato che il biondo di fosse confidato con loro.


'So che lo sanno, li conoscono fin troppo bene per capire che sanno. Dovrei dirglielo ma ho paura di perderli, però non dirglielo e segno di poca fiducia nei loro confronti', questi erano i pensieri che stavano tormentano il biondo che teneva in mano il quaderno dell'arruolamento di Jungkook. Era sicuro ci fosse altro, qualche indizio, qualcosa che potesse raccontare l'inizio della relazione come un diario.


Riprese a frugare tra le lettere e trovò una lettera, ma il mittente era diverso, si chiamava Hoseok, forse non era stata proroio inviata a Jungkook e forse era una lettera di saluti.
Iniziò a leggerla e scopri che si trattava proprio di quest'ultima. Scoprì che Jungkook morì cinque anni dopo Taehyung. Si commosse per le parole usate da Hoseok riferite ai due ragazzi. Descriveva la loro storia come una storia da vivere e finalmente adesso si potevano riabbracciare.
Neanche questa però parlava di altro, ma si era promesso che avrebbe continuato a cercare quante più cose possibili.

















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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2022 ⏰

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