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La mattina seguente mi svegliai abbracciata a Camilo.

Ieri sera mi ricordo che eravamo tornati a casa dopo aver visto 30 stelle cadenti.

Siamo stati svegli anche a casa perché c'era ancora in ballo la festa di Antonio, che faceva un casino assurdo.

Ci addormentammo dopo tante coccole fatte da parte del riccio.

Cercai di alzarmi dal letto, ma un braccio mi fermò.

"Cosa?" Domandai.

"Mi fai i grattini?" Chiese lui con la voce impastata dal sonno.

"Camilo devo andare ad aiutare Julieta a preparare il cibo"

"Non è vero" Si come no.

Sbuffai e mi risdraiai di fianco al ragazzo.

"Grazie mi amor" Disse lui avvolgendo le sue braccia ai miei fianchi.

Appena sentì quelle parole uscire dalla sua bocca le mie gote si arrossarono.

"Camilo"

"Mh"

"Ti amo"

Lui aprì gli occhi e mi guardò.
Esitò un attimo, poi, mi diede un bacio a stampo.

"Anche io" Rispose, per poi tornare a dormire come un bambino.

Io mi rimisi più comoda nel letto, e facendogli i grattini alla testa mi addormentai di nuovo pure io.

Qualche ora dopo arrivò Felix a svegliarci.

"Dai ragazzi veni- ODDIO" Vedendoci abbracciati chiamò tutta la famiglia.

"ODDIO IL MIO BAMBINO STA CRESCENDO" Disse Pepa, con una nuvola che le si cominciò a creare sopra la testa.

"Che cariniii" Sussurrò, poi, Isabel.

"Potete uscire? Voglio dormire" Li zittì Camilo.

"No, Camilo, ora vieni giù che c'è la colazione" Rispose il padre alle lamentele del figlio.

Mi sistemai e scesi, scusandomi con Julieta per non averla aiutata.

Quando arrivai fuori presi da mangiare, salutai Dolores (che poi scoprì non essere Dolores ma bensì Camilo) e mi sedetti a tavola.

Notai che c'era una strana tensione fra Mirabel e Luisa, quest'ultima sembrava essere molto nervosa, ma non ci diedi troppo peso.

Finita la colazione andai in camera con Camilo.

"Mi amor senti, ma io da quanto ti piaccio?" Domandó lui piuttosto curioso.

"Allora, credo da sempre, ma me ne sono resa conto 3 mesi fa, credo, tu?"

"Da sempre ma sono stupido e l'ho capito da poco"

"Non sei stupido"

"Oddio..cioè, si non sono stupido però.."

"No ok sei stupido" Risposi ridendo.

"Sai che sei bellissima quando ridi?"

"Tu sei bellissimo sempre invece". Dissi io, abbassandomi e dandogli un bacio abbastanza passionale.

Era la prima volta che ci baciavamo così passionalmente.

Mi sedetti sulle sue gambe e allacciai le mie braccia attorno al suo collo.

"RAGAZZI CE PRONTO-" Dolores spalancò la porta senza nemmeno bussare.

Camilo si arrabbiò parecchio, io, invece, ridevo a crepapelle per la faccia schifata che Dolores aveva fatto.

"Dai Camilo, andiamo a mangiare"

A pranzo ci fu un casino, Mirabel aveva scoperto che la magia si sarebbe distrutta, e tutti fummo allarmati per questa cosa.

Inoltre, rovinò la proposta di matrimonio per Isabel, che si arrabbiò molto nei confronti della sorella.

Poche ore dopo

La casa incominciò a crollare, io ero di sopra.

Stavo correndo, quando ad un certo punto inciampai e caddi.

Un pezzo della Casita cadde sulla mia gamba, fortunatamente non mi provocò dolore, ma rimasi incastrata sotto ad esso.

Sentì che Camilo mi stava cercando.

"T/NNN DOVE SEIII?"

"SONO QUA, SONO INCASTRATA"

Lui cercò di seguire la mia voce, quando arrivò mia aiutò.

"Amore stai bene? Tutto ok?"

"Si mi amor" risposi.

"Ti fa male la gamba?"

"Poco, tranquillo riesco a camminare".

Ci alzammo e ci dirigemmo tutti all'esterno della casa, tutti tranne Mirabel, che fu protetta dalla casa.

Ricostruzione della casa

Finalmente Mirabel era tornata, e conobbi anche Bruno, era davvero carina come persona.

Io aiutai davvero molto per ricostruire la casa, e mi divertii un mondo.

Alla fine della costruzione, spettò a Mirabel inserire il pomello della porta.

Quando lo mise, sull'entrata spuntarono degli strani luccichii, come quelli che ci sono quando uno della famiglia Madrigal apre la porta che gli spetta.

Sulla porta venne fatto un disegno con ognuno dei Madrigal, e, inaspettatamente, sulla porta c'ero anche io.

Guardai la mia figura, e mi commossi.

Ero così contenta di aver trovato una famiglia, una famiglia come loro, stramba, ma fantastica.

Andai da Camilo e lo abbracciai, lo stritolai, come al mio solito.

"Mi amor perché piangi?"

"Perché sulla porta ci sono anche io!" Dissi sorridendo.

"Lo so amore, e te lo meriti, sei parte di noi ormai!" disse lasciandomi un delicato bacio.

Entrati nella nuova struttura facemmo una foto tutti assieme, compresa me.

Quando la foto fu scattata fui la prima guardarla, sorrisi come non avevo mai fatto, se non con Camilo, e ringraziai i Madrigal per tutti ciò che hanno fatto per me.

Durante il pomeriggio mi trovavo in camera con quello che ormai era il mio ragazzo.

Stavamo cantando "Nuestra Canción", che come dice il titolo, la nostra canzone.

"Grazie di tutto Camilo, sei davvero tutto per me" Dissi baciandolo.

"Anche tu per me mi amor" disse ridendo.

"Prossimo step: matrimonio", disse convintissimo lui

"Ovviamente"

The end<3



spero vi sia piaciuta, davvero, vi voglio bene, e grazie per aver letto<333

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[☆]     𝐅𝐈𝐍 𝐃𝐀 𝐏𝐈𝐂𝐂𝐎𝐋𝐈  /  𝐌. 𝐂𝐚𝐦𝐢𝐥𝐨 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora