capitolo 3

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POV SIMONE

"Cazzo è tardi" penso, sono le 21:45, mi sono appena svegliato e mi devo ancora preparare.

Corro in bagno a farmi una doccia velocissima e torno in camera per iniziare a vestirmi.

Okay, record, sono le 22 e sono pronto.

Vado in bagno per spruzzarmi un po' di profumo e nel mentre sento la porta della mia camera aprirsi.

"Ao hai fatto o te devo aspetta ancora pe tanto?" è la voce di Manuel.

Così mi giro e lo vedo fissarmi con occhi lussuriosi appoggiato allo stipite della porta.

Mi perdo indubbiamente a guardarlo.

Non ci sono parole per descrivere quanto sia bello in questo momento, stretto in un paio di skinny e una camicia nera che lo rendono ancora più sexy di quanto non sia già.

Dopo un po' mi riprendo dal mio stato di trance e "perché stai qua?" gli chiedo "non ce dovevamo vedè direttamente da Matteo?".


POV MANUEL

Appena Simone si gira per rispondermi rimango a bocca aperta, è da lasciare senza fiato.

Indossa una camicia bianca sbottonata tanto da lasciar intravedere i suoi pettorali, un pantalone nero aderente a sigaretta che mette in mostra tutte le sue forme e in più è ricoperto da numerosi anelli che fanno risaltare ancora di più la bellezza delle sue mani lunghe e venose.

Iniziamo a fissarci.

Il suo profumo mi invade le narici facendosi strada fino al cervello.

Non capisco più niente, non riesco a parlare, finché lui non decide di smorzare quella tensione che si era andata a creare dicendo "perché stai qua?" "non ce dovevamo vedè direttamente da Matteo?" risvegliandomi così da quello stato confusionale.

Allora gli rispondo "sapevo che c'avresti messo du ore a preparatte così te so passato a prende direttamente io, mo andiamo che famo tardi" e mi dirigo verso le scale sperando che cenerentola mi stia seguendo.

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