quattro

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"dio mio è scomodissimo" dissi imprecando contro il vestito.

"fatti forza, ancora sei ore" affermò Jennifer mentre preparava i tavoli.

"e dieci muniti" dissi correggendola, dato che avremmo iniziato a lavorare dieci a quella parte.

"già" esclamò anche lei sconsolata "per non parlare dei trampoli che ci ritroviamo ai piedi"

"non oso pensare a te Jennifer devi praticamente correre da un tavolo all'altro con quei cosi ai piedi" dissi e al solo pensiero di fare quello che avevo appena descritto sentii male ai miei piedi.

"ciao ragazze" disse un ragazzo moro entrando dalla porta.

"ciao Mark" disse Jennifer quasi con ribrezzo "che ci fai qui?"

"ti devo ricordare che ci lavoro e aiuto le matricole?" le chiese a sua volta e non appena disse la parola matricole guardò me. Così capii, molto probabilmente doveva essere il ragazzo che mi avrebbe insegnato a preparare i cocktail.

"non parlarmi con quel tono sufficiente Mark" disse Jennifer dirigendosi verso il bancone per prendere delle candele e un accendino.

"ma falla finita" esclamò il ragazzo venendo verso di me.

La tensione e la rabbia tra quei due si poteva quasi toccare.

"piacere" disse porgendomi la mano accompagnata da una sottospecie di ghigno "sono Mark"

"lo avevo intuito" esclamai e senza stringergli la mano mi presentai "Kara"

Egli impettito ritrasse la mano e iniziò a parlare "bene Kara" affermò sottolineando il mio nome, quasi come se fosse una maledizione "per i prossimi quattro giorni ti spiegherò e insegnerò a fare i cocktail, stammi dietro"

"d'accordo" esclamai mentre iniziò a spiegarmi tutto nei minuti rimanenti prima dell'apertura del pub.

Come un orologio svizzero, alle 23:00 entrò Thomas nel locale e disse "ragazzi iniziamo, siete tutti pronti?"

"si" disse Mark rispondendo a nome di tutti, poi rivolse lo sguardo verso di me "stai tranquilla, stasera guarderai me fare i cocktail e mi aiuterai, domani sera il contrario"

"va bene" dissi mentre Thomas si diresse verso Jennifer. I due iniziarono a parlare e Thomas ad un certo punto le toccò la spalla con fare rassicurante e riuscii ad intravedere una lacrima scenderle dall'occhio destro.

"da dove vieni?" mi chiese di punto in bianco Mark distogliendo la mia attenzione dai ragazzi.

"perché?" chiesi a mia volta.

"perché dovremmo passare quattro serate assieme e vorrei sapere qualcosa della persona con cui parlo e lavoro" mi rispose e qualcosa mi fece capire che stava mentendo.

"sono di queste zone" esclamai.

"dove abitavi" mi chiese.

"una delle zone più ricche della città" risposi mentre sistemai gli alcolici.

"oh, wow" disse "come ci sei finita qui?"

"ho lasciato il mio futuro marito all'altare" dissi sorridendo sfrontatamente verso di lui, non capivo tutto questo interesse da parte sua e detestavo come aveva trattato Jennifer. Mark non ebbe il tempo di ribattere poiché iniziarono ad entrare i primi clienti all'interno del locale, la serata ebbe inizio.

"salve" dissi riferendomi ad un uomo di mezza età che si era seduto in uno degli sgabelli davanti al bancone "cosa le porto?"

"un brandy" mi rispose quest'ultimo, non essendo un cocktail ma una semplice bevanda ci pensai io a servire il signore mentre Mark era indaffarato a preparare gli ordini di Jennifer.

Le cinque ore successive le passai versando tutti i tipi di alcolici, rispondendo educatamente a battutine che gli uomini facevano in generale e sul mio aspetto e guardai Mark preparare qualunque tipo di alcolico.

"quanto manca?" chiesi a Jennifer non appena si avvicinò al bancone con il vassoio in mano.

"penso un'ora" mi rispose e con una smorfia aggiunse "dio come mi fanno male i piedi"

Scoppiai a ridere a causa della faccia che fece.

"hey!" mi rimproverò "non c'è nulla da ridere!"

"fossi al mio posto rideresti dopo la faccia che ho visto" dissi mentre anche lei iniziò a ridere.

"voi due" ci rimproverò Mark mettendo i cocktail nel vassoio di Jennifer "a lavoro"

"calmati, abbiamo riso per cinque secondi" disse fredda fissando il ragazzo mentre egli le lanciò un'occhiataccia e riprese a lavorare.

"poi mi racconti tutto" dissi.

"poi..." esclamò sbuffando tornando a consegnare ai tavoli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05, 2022 ⏰

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