- Liam l'auto è qui, dai dobbiamo andare.-
Ero chino sul lavello del bagno mentre il dolore si spargeva nelle mie membra.
Mi guardai allo specchio, vidi i miei occhi nocciola contornati da lividi, un taglio sul sopracciglio, un'altro sulla guancia e l'ultimo sulla mia fronte vicino alla cute dei capelli e la mia bocca socchiusa.
Quelle ferite me le procurai a causa di una lotta in una discoteca.
Adesso ero nell'auto, mentre ascoltavo della musica dalle mie cuffie e sentivo le fotocamere dei paparazzi su di me.
Flashback
Scesi dalle scale mentre fissavo uno ad uno le persone presenti, ubriache fradice.
Intravidi un ragazzo che a sua volta entrò in quel locale, e che a passi svelti si avvicinò a me.
Iniziò a strattonarmi dalla giacca, io non lo conoscevo, e per legittima difesa gli diedi una testata.
Sentii dei flash attorno a me
Persone che mi trattenevano dalle braccia
Altri flash
La testa che mi doleva
La mia voce che a forza di gridare di smetterla si stava pian piano consumando
Ricevetti un pugno sull'occhio destro dal ragazzo precedente che mi fece piegare a terra e la cosa che mi inquieta di più è che ancora non ero a conoscenza del disastro che successivamente avrebbero seminato i video della lotta fatti dalla gente che la fissava...
-Principe.-
-Principe!- ripeté la donna che sedeva accanto a me nei posti posteriori nella macchina.
Mi tolsi una cuffia avendo percepito una voce chiamarmi.
-Come?- chiesi a mia volta
-Tenga- rispose la donna
- Cos'è? - ribadii fissando incerto il foglio che mi porse la donna.
- Il discorso di scuse alla Nazione.- rispose con fare ovvio.
-Sul serio?- domandai sbigottito.
-Sì, sul serio.-
- No.- risi fintamente spaventato.
- La Regina dice che deve farlo lei.-
-"Io e i miei genitori abbiamo quindi deciso che entrerò al college Hillerska"- lessi il discorso allibito.
-Sì.-
-Ma non ho parlato con i miei!- Esclamai.
-Mi dispiace, così è stato deciso.-
-Scherzi? e quando!? Qui ho tutti i miei amici! Quindi non ho voce in capitolo? Non voglio stare in un cazzo di collegio!- pronunciai a gran voce furioso.
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E così dopo un pò di minuti mi ritrovai seduto in una stanza del castello reale, mentre una donna mi copriva le ferite per poter poi essere pronto a diffondere il famoso discorso alla televisione.
-Hai letto il discorso?- mi domandò mio padre.
-Capiranno tutti che non sono sincero, papà...- provai a convincerlo invano.
-Ovviamente dovrai trasmettere una certa attitudine. -
-Che attitudine?-
-dobbiamo evitare altra stampa- disse ovvio.
E proprio in quel momento mia madre, Karen, entrò nella stanza con fare altezzoso.
-Fammi vedere- mi disse la donna mettendo la mano sulla mia mandibola facendo voltare il mio volto ma subito mi divincolai da quella presa.
-Mamma non andrò in quel collegio.- affermai.
-È già deciso- controbatté ella.
-Non da me!- sbottai fissandola.
-Non fare storie- mi avvertì Karen.
-Non posso decidere dove stare? Voglio una vita normale!- ribadii urlando.
-Se in questi casi non possiamo proteggerti, dovremo assicurarci che non si verifichino. A Hillerska troverai una buona routine e le giuste amicizie-
Iniziai a mordermi le mie unghie ma mia madre bruscamente tolse le mie mani dalla mia bocca gridando
-Smettila! E riguardo al discorso di prima la famiglia va lì da generazioni, ovviamente è stato un errore farti scegliere un'altra scuola. Nicola è la principessa ereditaria ma anche tu hai delle responsabilità. Ricorda, essere principe non è una punizione, è un privilegio.-
E questo purtroppo era solo l'inizio...
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Young Royals || Ziam ||
RomanceDopo una rissa, il giovane principe Liam di Svezia viene inviato al rinomato e prestigioso collegio di Hillerska per prepararlo al suo futuro ruolo di monarca svedese lontano dal pubblico.