2

32 3 0
                                    

Adesso mi ritrovo seduto su un divano seduto di fianco a mia madre e a Nicola, che a sua volta è alla sinistra di mio padre.

Dinanzi una telecamera puntata verso di noi soggiornava, e attorno ad essa c'erano delle persone che attendevano che il mio discorso di scuse iniziasse.

- Quando vuole possiamo cominciare - disse una signora.

Sentivo lo sguardo di mia madre attento a spargermi inquietudine al contrario di quello di Nicola che esprimeva supporto.

-Uhm dunque... io... vorrei...- mi espressi con incertezza ma poi intrapresi il discorso con decisione

-Vorrei iniziare dicendo che nessuno è deluso dalla mie azioni più della mia famiglia e soprattutto me stesso... Per me l'ultimo anno è stato molto impegnativo... Dopo la mia cresima, l'estate scorsa ho assunto un ruolo più ufficiale come principe e ne è derivata ulteriore pressione che mi ha portato ad agire irresponsabilmente. Proprio per questo mi scuso e vi assicuro che non si ripeterà. Annuncio inoltre che, assieme ai miei genitori, ho deciso di trasferirmi immediatamente al collegio di Hillerska e continuerò i miei studi lì.- e lì terminai il famoso e straziante discorso.

-------------

Io e Nicola ci recammo in macchina, ovviamente era lei alla guida, in direzione del famoso college.

Dopo vari minuti arrivammo e scendemmo dall'auto velocemente.

-Principessa, che piacere rivederla- proferì parola una donna, la proprietaria credo.

-Anche per me, Anette.- e si strinsero la mano cordialmente.

Nicola successivamente si buttò subito tra braccia di Peter, nostro cugino.

-Benvenuto!- mi accolse Anette nel mentre.

-Grazie- e le feci un sorriso forzato.

Peter, dopo aver sciolto l'abbraccio ed aver terminato di parlottare con Nicola, si diresse verso di me

- Lee! da quanto tempo! Sai... Quasi non si nota- e mi schiaffeggiò scherzosamente la guancia.

- Niall Horan, figlio di Bobby Horan, della Horan investiments- e fu proprio quando intravidi un ragazzo di alta statura, con un viso dolce e degli occhi color cielo correre verso di noi capii che Peter si stesse riferendo ad egli.

-Dai, un pò di educazione, saluta.- gli ordinò sottovoce Peter.

- Nicola piacere!- proferì la parola per prima Nicola e strinse la mano a Niall.

Liam- e feci lo stesso gesto di accoglimento.

-Niall piacere- ci sorrise

-Hai dei bagagli? - Peter si rivolse a me, bofonchiai un sì e rivolse uno sguardo a Niall che si affrettò a prenderli dalla macchina.

-Andiamo dentro- disse Nicola e si diressero verso l'entrata - È bello tornare qui, mi manca questo posto!- e si riabbracciò con Peter.

Io intanto andai da Niall -La prendo io- riferendomi alla valigia presente a terra

-Tranquillo, ci penso io- insistette Harry.

-Facciamo una foto con la principessa, il principe e il cugino che porta i bagagli?- disse un paparazzo e ci mettemmo in posa, Nicola e nostro cugino abbracciati con dei sorrisi sui loro volti e io ad un metro di distanza.

Peter prese la valigia borbottando un sarcastico
-cavolo...-

- La prendo io- dissi con fermezza.

- No, lascia, non è un problema- e lasciai la presa della valigia che era contrastata da quella di Peter.

Fui costretto sorridere alla fotocamera e l'unico pensiero che mi balenava nella mente è che tutto questo è e sarà assai straziante.

Quando entrammo all'interno dell'edificio dovetti stringere la mano a tutti i presenti, facendo foto con Anette.

I flash erano tutti puntati su di me, un fottuto strazio.

- Le ultime foto, poi in chiesa per l'accoglienza del coro della chiesa- disse Anette che guidò me, Peter, Nicola e persone a me sconosciute all'interno del luogo sacro.

Sentivo tutti gli sguardi dei presenti puntati su di me, spettegolavano e fantasticavano facendo dei commenti strazianti -Hai visto i suoi capelli? E i suoi occhi? oh no no e la sua bocca? tutto ciò è da orgasmo solo a vederlo-

l'unica cosa che potevo fare era camminare tra le navate a testa alta mentre pian piano ci dirigevamo ai primi posti.

Il coro iniziò ad entrare ed una ragazza alta dai capelli mori e occhi marrone scuro con la veste della divisa della scuola mi adocchiò lanciandomi uno sguardo di ammirazione e mi salutò con la mano, gesto prontamente ricambiato.

-La conosci?- mi chiese Peter che era alla mia destra.

-No. Era alla scuola materna con me.-

- È la figlia di Azteca Henry?- chiese Nicola curiosa e insospettita dal luccichio formatosi negli occhi nocciola di Peter.

- Sì, Maya Henry. Un giorno la sposerò- sospirò poi sognante.

- Basta scappatelle allora- ridacchiò mia sorella.

- il trucco è mettere le basi quando sono ancora insicure. Maya è la nobiltà moderna.-

Un ragazzo dai capelli neri e occhi color nocciola cominciò a cantare, la sua voce era di una soddisfazione unica. Era magnifica.

-'Cause I wanna touch you, baby, and i wanna feel you too- il canto fu contrastato da un suono sgradevole

-Scusa puoi cantare più forte?-

Il ragazzo si fermò, suppongo offeso ma fortunatamente la fonte del suo cambiamento fu mutata da Anette.

Abbassai lo sguardo, come abbagliato da qualcosa, ma non ne riconosco la causa.

-I wanna see the sunrise and your sins, just me and you- ricominciò a cantare e questa volta con un tono più elevato e più marcato e guardava avanti, con la testa alta.

- Light it up, on the run, let's make love tonight, make it up, fall in love, try- la sua voce si fondeva perfettamente con il coro.

Un sorriso spontaneo si fece largo sul mio volto

-But you'll never be alone, i'll be with you from dusk till dawn, i'll be with you from dusk till dawn, baby, I'm right here - i lati della bocca del ragazzo si sollevarono, come ad indicare che egli fosse fiero di sé stesso.

-i'll hold you when things go wrong, i'll be with you from dusk till dawn- lo ammiravo con occhi luccicanti

Ma purtroppo anche il paradiso che stavo vivendo terminò in pochi attimi.

Young Royals || Ziam ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora