Adesso mi ritrovo seduto su un divano seduto di fianco a mia madre e a Nicola, che a sua volta è alla sinistra di mio padre.
Dinanzi una telecamera puntata verso di noi soggiornava, e attorno ad essa c'erano delle persone che attendevano che il mio discorso di scuse iniziasse.
- Quando vuole possiamo cominciare - disse una signora.
Sentivo lo sguardo di mia madre attento a spargermi inquietudine al contrario di quello di Nicola che esprimeva supporto.
-Uhm dunque... io... vorrei...- mi espressi con incertezza ma poi intrapresi il discorso con decisione
-Vorrei iniziare dicendo che nessuno è deluso dalla mie azioni più della mia famiglia e soprattutto me stesso... Per me l'ultimo anno è stato molto impegnativo... Dopo la mia cresima, l'estate scorsa ho assunto un ruolo più ufficiale come principe e ne è derivata ulteriore pressione che mi ha portato ad agire irresponsabilmente. Proprio per questo mi scuso e vi assicuro che non si ripeterà. Annuncio inoltre che, assieme ai miei genitori, ho deciso di trasferirmi immediatamente al collegio di Hillerska e continuerò i miei studi lì.- e lì terminai il famoso e straziante discorso.
-------------
Io e Nicola ci recammo in macchina, ovviamente era lei alla guida, in direzione del famoso college.
Dopo vari minuti arrivammo e scendemmo dall'auto velocemente.
-Principessa, che piacere rivederla- proferì parola una donna, la proprietaria credo.
-Anche per me, Anette.- e si strinsero la mano cordialmente.
Nicola successivamente si buttò subito tra braccia di Peter, nostro cugino.
-Benvenuto!- mi accolse Anette nel mentre.
-Grazie- e le feci un sorriso forzato.
Peter, dopo aver sciolto l'abbraccio ed aver terminato di parlottare con Nicola, si diresse verso di me
- Lee! da quanto tempo! Sai... Quasi non si nota- e mi schiaffeggiò scherzosamente la guancia.
- Niall Horan, figlio di Bobby Horan, della Horan investiments- e fu proprio quando intravidi un ragazzo di alta statura, con un viso dolce e degli occhi color cielo correre verso di noi capii che Peter si stesse riferendo ad egli.
-Dai, un pò di educazione, saluta.- gli ordinò sottovoce Peter.
- Nicola piacere!- proferì la parola per prima Nicola e strinse la mano a Niall.
Liam- e feci lo stesso gesto di accoglimento.
-Niall piacere- ci sorrise
-Hai dei bagagli? - Peter si rivolse a me, bofonchiai un sì e rivolse uno sguardo a Niall che si affrettò a prenderli dalla macchina.
-Andiamo dentro- disse Nicola e si diressero verso l'entrata - È bello tornare qui, mi manca questo posto!- e si riabbracciò con Peter.
Io intanto andai da Niall -La prendo io- riferendomi alla valigia presente a terra
-Tranquillo, ci penso io- insistette Harry.
-Facciamo una foto con la principessa, il principe e il cugino che porta i bagagli?- disse un paparazzo e ci mettemmo in posa, Nicola e nostro cugino abbracciati con dei sorrisi sui loro volti e io ad un metro di distanza.
Peter prese la valigia borbottando un sarcastico
-cavolo...-- La prendo io- dissi con fermezza.
- No, lascia, non è un problema- e lasciai la presa della valigia che era contrastata da quella di Peter.
Fui costretto sorridere alla fotocamera e l'unico pensiero che mi balenava nella mente è che tutto questo è e sarà assai straziante.
Quando entrammo all'interno dell'edificio dovetti stringere la mano a tutti i presenti, facendo foto con Anette.
I flash erano tutti puntati su di me, un fottuto strazio.
- Le ultime foto, poi in chiesa per l'accoglienza del coro della chiesa- disse Anette che guidò me, Peter, Nicola e persone a me sconosciute all'interno del luogo sacro.
Sentivo tutti gli sguardi dei presenti puntati su di me, spettegolavano e fantasticavano facendo dei commenti strazianti -Hai visto i suoi capelli? E i suoi occhi? oh no no e la sua bocca? tutto ciò è da orgasmo solo a vederlo-
l'unica cosa che potevo fare era camminare tra le navate a testa alta mentre pian piano ci dirigevamo ai primi posti.
Il coro iniziò ad entrare ed una ragazza alta dai capelli mori e occhi marrone scuro con la veste della divisa della scuola mi adocchiò lanciandomi uno sguardo di ammirazione e mi salutò con la mano, gesto prontamente ricambiato.
-La conosci?- mi chiese Peter che era alla mia destra.
-No. Era alla scuola materna con me.-
- È la figlia di Azteca Henry?- chiese Nicola curiosa e insospettita dal luccichio formatosi negli occhi nocciola di Peter.
- Sì, Maya Henry. Un giorno la sposerò- sospirò poi sognante.
- Basta scappatelle allora- ridacchiò mia sorella.
- il trucco è mettere le basi quando sono ancora insicure. Maya è la nobiltà moderna.-
Un ragazzo dai capelli neri e occhi color nocciola cominciò a cantare, la sua voce era di una soddisfazione unica. Era magnifica.
-'Cause I wanna touch you, baby, and i wanna feel you too- il canto fu contrastato da un suono sgradevole
-Scusa puoi cantare più forte?-
Il ragazzo si fermò, suppongo offeso ma fortunatamente la fonte del suo cambiamento fu mutata da Anette.
Abbassai lo sguardo, come abbagliato da qualcosa, ma non ne riconosco la causa.
-I wanna see the sunrise and your sins, just me and you- ricominciò a cantare e questa volta con un tono più elevato e più marcato e guardava avanti, con la testa alta.
- Light it up, on the run, let's make love tonight, make it up, fall in love, try- la sua voce si fondeva perfettamente con il coro.
Un sorriso spontaneo si fece largo sul mio volto
-But you'll never be alone, i'll be with you from dusk till dawn, i'll be with you from dusk till dawn, baby, I'm right here - i lati della bocca del ragazzo si sollevarono, come ad indicare che egli fosse fiero di sé stesso.
-i'll hold you when things go wrong, i'll be with you from dusk till dawn- lo ammiravo con occhi luccicanti
Ma purtroppo anche il paradiso che stavo vivendo terminò in pochi attimi.
STAI LEGGENDO
Young Royals || Ziam ||
RomanceDopo una rissa, il giovane principe Liam di Svezia viene inviato al rinomato e prestigioso collegio di Hillerska per prepararlo al suo futuro ruolo di monarca svedese lontano dal pubblico.