Sentimenti e loop fastidiosi.

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Attico. 

Chloe entrò nell'attico dicendo ad alta voce
"Lucifer ti prego perdonami. Dove sei? Parliamo ti prego"
Sentì la voce di Lucifer dalla camera da letto dirle
"Vattene detective, per favore"
Lo trovò seduto nel letto con un lenzuolo color oro sopra di lui. Il cuore di Chloe si riempì di ulteriore amore. Perché quello era il metodo di Trixie per nascondersi dalla tristezza oltre a fare un forte di cuscini. Chloe gli disse avvicinandosi
"Perdonami. Mi ero persa nei luoghi comuni. Grazie a Maze sono riuscita nel frenare il cervello ipocrita da umana…"
Voleva con tutta se stessa essere sotto quel lenzuolo con lui
"...posso venire sotto il lenzuolo con te?"
Lucifer le disse con voce debole
"Sono nella versione da inferno. Sono certo ti disturba"
Chloe si sedette accanto a Lucifer nel letto coprendosi con lo stesso lenzuolo. Il lenzuolo color oro dava una ottima luce. Lucifer aveva tolto solo la giacca con le scarpe. Fu Chloe a iniziare, triste perché Lucifer aveva lo sguardo basso
"Maze mi ha fatto entrare nei suoi e tuoi ricordi"
Lucifer respirò profondamente
"Ecco ora mi vergogno terribilmente. Questo scambio di ricordi con Maze successe mentre mi portava fuori dalla fossa infernale"
Chloe strinse nelle sue mani la destra bruciata di Lucifer, portandola alla sua guancia sinistra. Desiderava togliere da Lucifer tutta quella sofferenza. Con voce calma Chloe gli disse
"Tu non devi vergognarti di un bel niente. Puoi aver sbagliato nella tua ribellione ma la punizione che ti hanno inflitto dimostra la loro poca giustizia. Tu sei riuscito nel diventare una brava persona anche se tenti di provare il contrario delle volte"
Nella semi oscurità sotto il lenzuolo dorato, Lucifer tentò di non finire scosso da singhiozzi di pianto ma fallì. Si coprì il viso con le mani tremanti. Chloe non voleva lasciarlo in quel momento così tragico per lui. Con forza riprese le mani di Lucifer tra le sue. Quel viso bruciato era così umano per Chloe. Lucifer scuotete la testa, singhiozzando disperatamente. In quei singhiozzi che erano coltellate nel cuore di Chloe che si sentiva in colpa per essere prima fuggita via, Lucifer quasi gridò
"Sono solo veleno...per chiunque sono veleno...distruggo tutto...nessuno prova pietà per me...nessuno mi uccide...liberando tutti da questo veleno"

Con voce più ferma, Chloe disse al suo disperato partner, così più alto, enorme più di lei in quel momento un piccolo essere triste
"Lucifer tu meriti di vivere come tutti gli altri. Tu sei il peggiore giudice di te stesso. Smettila di crederti tutto il male. Tu più di tutti sei l'essere eterno più umano con un senso dell'onore immenso. Puoi aver sbagliato ma ti ripeto sei migliorato nei tuoi sbagli. Sei una brava persona purtroppo diffamato fin troppo. Tu meriti di vivere più di altri delinquenti vere anime nere"

Le parole di Chloe scossero Lucifer dalla sua disperazione. Tenta debolmente di togliere le mani da quelle di Chloe che non glielo permise facendolo sbuffare.

Sarebbe stato così facile per Lucifer togliere le sue mani tra quelle di Chloe. In fondo per quel re dell'inferno le mani di Chloe erano come un ultimo appiglio a qualcosa di normale. 

Per permettere a Lucifer di respirare meglio, Chloe tolse il lenzuolo color oro sopra di loro due. Lucifer non potendo coprire il viso con le mani ancora strette in quelle di Chloe, voltò il viso bruciato. Chloe gli disse con tenerezza non provando nessuna paura o disgusto
"Non farlo Lucifer. Io vedo solo il mio partner, il mio amico. Non devi più nasconderti da me"
Riuscendo nel tirarlo finché non si sdraiò accanto a lei. Il respiro di Lucifer diventò più normale. Erano stesi l'uno davanti all'altro. Con la mano destra Chloe riprese il lenzuolo color oro posandolo su di loro.

Quel re infernale non credeva potesse essere possibile. Un'umana, una umana buona e intelligente, una umana che per lui era la più bella nella sua eternità, una umana di cui si era innamorato anche del suo cuore, quella umana era lì accanto a lui tentando di consolarlo. Mai era successo una cosa del genere a Lucifer. Altri magici o umani avevano visto i ricordi di Maze. Ancora di più erano fuggiti lontano da lui. Altri avevano tentato di ucciderlo. Chloe non l'aveva fatto. Chloe era lì con la fronte appoggiata a lui che gli sussurrava parole d'incoraggiamento, parole che Lucifer non credeva mai per lui. 

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