« Vi... VI! »
La rossa si voltò immediatamente quando la richiamai, il mio tono era severo e fermo.
Lei si limitò a lasciar cadere sbadatamente a terra l'ennesima persona che aveva deciso tutto da sola di picchiare.
Si ripulì le mani ormai macchiate di sangue sulla propria giacca e con un soffio spostò le ciocche ribelli che le finivano sempre a coprire gli occhi cerulei.« Sì...? Che succede, Cupcake? »
Mi rispose subito mentre riprendeva fiato e con una voce che voleva quasi sembrare innocente ma che era tutt'altro che quello.
La guardai in cagnesco, era consapevole che quel suo modo di fare irruento e impulsivo non mi piaceva affatto.« Non avevo finito con lui e tu-- »
« Oh, sì giusto beh... » mi interruppe lei « Scusa pasticcino, mi è partito. Sai... uno tira l'altro! »
E il tutto con un sorrisetto soddisfatto e fiero stampato sul volto che poco mi faceva credere alle sue scuse.
Mi lasciai andare ad un lungo sospiro e scossi la testa, non c'era niente da aggiungere... era davvero incorreggibile e non si poteva lavorare in quella maniera.
Avanzai verso il nostro interlocutore ormai ridotto in modo quasi irriconoscibile, alzò le braccia e le sue mani erano rivolte al cielo, si stava arrendendo.
Gli ordinai di stare fermo e presi a ripetere con tono calmo i suoi diritti, solo poi tirai fuori le manette.« Ti aiuto io, bellezza.
Lascia fare a me! »
Vi ci raggiunse ed andò a bloccarlo sotto di sé, tenendogli le mani strette per potermi facilitare il lavoro.
Una volta chinata ad aver messo le manette, alzai gli occhi verso di lei come a volermi accertare che stesse bene.
Lei mi intercettò, incrociamo gli sguardi e mi fece l'occhiolino.« Mah, vi pare che sia il caso di mettervi davanti a me e fare le lesb-- »
Cominciò a borbottare l'uomo ammanettato difronte a noi, con aria seccata e schifata.
Non tardò ad arrivare la risposta di Vi a quegli insulti, mettendolo in poco tempo a tacere con un ennesimo calcio dritto dritto al costato, senza degnarlo neanche di uno sguardo.
Ed in effetti, non se lo meritava..« Prego pasticcino, a te l'onore. »
Tornò a parlare tranquillamente con me, consegnandomelo.
« Non è il momento di flirtare questo, Vi... »Prendemmo a camminare e lei rincarò la dose, tornando a punzecchiarmi.
« Ah non sarà il momento, ma tu... stai sorridendo. »Mi sbrigai a tornare più seria possibile non appena m'accorsi che ciò che diceva era... vero.
Stavo sorridendo, molto probabilmente come una stupida.
Schiarii la voce e non riuscii a proferire parola, perciò mi limitai a darle un'occhiataccia facendole capire che doveva darci un taglio.
Dopo quel sogno che avevo fatto su noi due, non riuscivo a pensare ad altro.
Riuscivo ad assopire il ricordo solo quando mi concentravo sul mio lavoro e su i miei casi.
Solo in quel momento potevo avere un po' di pace.Tornammo tutti e tre alla centrale e smollai quel delinquente agli agenti, mentre pensavo ad una valida scusa per giustificare il perché l'uomo fosse stato malmenato in quel modo.
Pensai che nonostante tutto, l'impulsività di Vi ci aveva aiutato a finire la missione ancor prima che cominciasse e ci avrebbe dato spazio per occuparci di altri casi a Piltover.
Con grande sorpresa però, quel giorno non ci assegnarono nessun altro caso e noi eravamo libere.Uscite da lì mi sorpresi che nessuno avesse provato a farci qualche ramanzina o un minimo di rimprovero, ed ora che eravamo sole potevo riprendere il discorso con la mia collega.
« Vi... Non puoi fare di testa tua come sempre. Quante volte dovrò dirtelo? »« Oh andiamo, è andata bene alla fine! No? »
« Non puoi sempre andare a fortuna e limitarti a prendere a pugni tutti, lo capisci? »
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|𝐀𝐑𝐂𝐀𝐍𝐄| 𝐘𝐨𝐮𝐫 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐥𝐞 𝐢𝐬 𝐦𝐲 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐥𝐞.
Fanfiction{Your battle is my Battle sarà una breve storia VixCait. È ambientata poco dopo che Cait ha liberato Vi per avere il suo aiuto, di conseguenza ancora non sono successe tutte le cose della serie, ed ancora non hanno incontrato Jinx... Quindi ci saran...