Terzo Capitolo

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Con il passare della prima settimana, Louis iniziò a sentirsi sempre più a suo agio. Non ancora completamente, ma stava iniziando ad abituarsi. E onestamente, Harry gli rende davvero facile rilassarsi. Non lo sta frustando o cose simili, come invece aveva temuto che sarebbe potuto accadere.

È perfino dolce qualche volta, come quando lascia che Louis si metta un paio di pantaloni della tuta e una larga felpa col cappuccio per permettergli di studiare, mentre lui valuta i compiti sull'altra estremità del divano. A volte si allunga inconsciamente e gli massaggia il piede per qualche minuto, ed è giusto in quei brevi momenti che il liscio si sente come in una sorta di relazione. Ma poi si ricorda il motivo per cui è lì, soprattutto quando Harry gli dice di prendersi una pausa dallo studio e di piegarsi in ginocchio.

Anche allora, a Louis nemmeno importa tanto quanto la prima volta. Succhia il suo insegnante senza nessuna reale esitazione, e in qualche modo gli piace come l'uomo lo guarda dall'alto. Un po' predatore, come se fosse il re che ha potere su di tutto e tutti, ma mantenendo quella gentilezza tipica.

Ha anche imparato alcune cose che ad Harry piacciono e altre che invece trova fastidiose durante questo lasso di tempo.

Per esempio, sa che gli piace stuzzicare, e molto. Ama letteralmente portare Louis all'apice senza farlo venire, e forse gli piace questo, tanto quanto mandare sé stesso all'apice. Gli piace quando Louis si offre, per questo motivo preferisce quando gira nudo per l'appartamento. Harry è libero di toccarlo senza alcun ostacolo tra le sue mani confortevoli e il corpo del minore ardente di essere toccato. Di per sé è quasi come un'offerta costante per permettere ad Harry di testarlo ovunque e in qualunque momento lui voglia.

Un giorno, Harry era in cucina, si stava versando un bicchiere di vino quando Louis è entrato dalla porta completamente nudo per prendersi un bicchiere d'acqua. Il riccio se lo spinse contro, schiena contro petto, e cominciò a masturbarlo, facendogli trattenere il respiro.

«Mi piace farti venire.» aveva detto semplicemente, mentre aumentava la velocità della mano.

Louis è venuto in pochi minuti, le dita strette attorno al bicchiere ancora vuoto, sporcando il pavimento della cucina. Poi Harry lo baciò sulla guancia, e se ne andò con il vino ancora in mano come se non avessero condiviso altro che un breve abbraccio.

Louis capisce, però. È un continuo promemoria per ricordargli che è a totale disposizione per Harry, sempre disponibile per qualsiasi cosa il professore possa desiderare. Il suo corpo è anche quello di Harry, completamente.

Vanno a scuola assieme tre giorni a settimana, solo quando i loro orari sono simili. Louis ha un'ora libera tra la sua prima lezione e quella di Inglese. Prima di tutta questa storia l'ha sempre trascorsa tranquillamente in biblioteca, ma ora sa che è obbligato a passarla nell'ufficio di Harry.

Il primo giorno, gli è stato permesso di svolgere i propri compiti sulla sedia di fronte alla sua scrivania, ma la seconda volta, Harry gli dice di andare a chiudere la porta a chiave e di posizionarsi accanto a lui.

«Cazzo di fuori, piccolo.» dice distrattamente, alzando lo sguardo da alcuni documenti che stava firmando per offrire al minore un rapido sorriso.

Louis fa quello che gli è stato detto spingendo di poco verso il basso i pantaloni e gli slip tirando di fuori il suo membro morbido.

«Fallo diventare duro, per favore.» dice ancora Harry, senza nemmeno alzare gli occhi questa volta.

Louis inizia a toccarsi, facendo iniziare al sangue la circolazione, guardando fuori dalla finestra e notando alcuni studenti passeggiare all'esterno dell'edificio. Si chiede se possano vederlo. Spera vivamente di no.

Bring Your Body, BabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora