Prologo

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«Dove siamo mamma? Ho freddo. Possiamo scendere?»

Ho paura. La mia mamma mi ha portato su questo palazzo. Io volevo andare a casa. Voglio il mio papà.

«Mamma perché piangi? Non piangere. Ci sono io qui.»

«Piccola mia, piango perché tu mi odierai, ma spero potrai capirmi, un giorno.»

«Mamma ma io non ti odio. Io ti voglio bene, mamma.»

«Piccola, dimmi, tu sai cos'è la felicità?»

Io la guardo. No, non so cos'è la felicità, ma che domanda è? Non sto capendo...

Sento una piccola risata.

«Ma cosa pretendo...è ovvio tu non lo sappia, hai solo cinque anni. Vedi, amore di mamma, io sono stanca sai? Neanche io so cos'è la felicità e sono stanca, non voglio più andare avanti così, da grande mi odierai, ma io sono stufa di cercare qualcosa. Non so cosa sia la felicità, non mi ricordo più l'ultima volta in cui lo sono stata veramente, forse prima d'avere te. Tu sei stata la mia rovina. Non so cosa sia la felicità.»

«Ma non importa mamma. Io ti voglio bene comunque.»

«Non mi rendere le cose più difficili.»

Mamma si stacca da me e si avvicina al bordo del palazzo.

«Cos'è la felicità? Io non lo so.»

Poi si lascia cadere.

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