Entro nella villa, che da adesso sarà casa mia. La prima cosa che faccio è salire su per le scale per trovare la mia camera. Noto una porta semichiusa, la apro, e vedo che la camera è a su misura per me. Le pareti sono di un colore viola scuro con un letto matrimoniale semplice. C'è anche una libreria già arredata con tanti libri classici. Una cabina armadio enorme, come quei soliti telefilm che mi vedevo per spezzare il tempo, da riempirla immediatamente. La finestra si sporge su un piccolo balcone con una vista che puoi vedere tutto il quartiere. Ho pure un bagno autonomo! Non ci posso credere! Per di più con un idromassaggio, dove potrò rilassarmi.
Scendo le scale e vado da mia madre. L'abbraccio, e gli dico «Mamma! Questa villa è un sogno!»
«Lo so,tesoro, me ne sono innamorata appena l'ho vista. Che ne dici se fai un giro per il quartiere? »
«Va bene, cercherò di fare presto, ciao!» gli diedi un bacio sulla guancia e esco dalla porta della grande villa. Appena varco il cancello, tutto intorno a me appare nuovo e diverso. Faccio un piccola camminata nelle ville vicino alla nostra, quando mi arriva letteramente addosso qualcuno.
« Stai attenta dove cammini, bambina.» dice lo sconosciuto 'non guardo dove vado'
«Guarda chi parla! Sei caduto tu su di me, potevi benissimo vedere che c'era una Ragazza, e sottolineo ragazza, davanti a te.» dissi arrabbiata.
«Agitata la bambina , non sei di qua giusto? Non hai accento inglese...»
« Non penso che tu voglia conoscermi e quello che pensi tu non mi interessa, ora fammi il piacere di spostarti e farmi passare.» dissi con voce più menefreghista che abbia mai fatto.
« Sei una bella ragazza, ma anche testarda. Ci vediamo stasera a casa mia» se ne va facendomi un'occhiolino.Torno a casa correndo, impaurita e inorridita, pensando che potrebbe riaccadere di nuovo.
Appena varco la porta, mi appoggio su di essa, mentre le lacrime minacciano di uscire. Mio padre vedendomi, sfonda un sorriso tranquillizzante «Cam, i signori della villa accanto sono stati così gentili da farci visita e ci hanno invitato a casa loro per cena, per conoscerci meglio!» disse mio padre con gli occhi che gli brillano di desiderio, ha sempre adorato stare nell'alta società.
«È meraviglioso!» risposi mettendo un falso sorriso.
Ero ancora spaventata per quello che ha detto il ragazzo, infatti, non ho coraggio di uscire da casa. Ma c'è la posso fare, devo reagire, ho superato tante cose non posso fermarmi qua.
Cerco di indossare qualcosa che non attira molto. Opto per un maglione elegante e dei jeans comodi, cerco di truccarmi in modo leggero, anche perché non sono brava e non voglio apparire troppo.Usciamo da casa per dirigerci in quella accanto.
Appena suoniamo vedo il cognome 'Styles'. Ci aprono e ci accolgono nel loro ampio salotto. Ci sediamo nel comodo divano e aspettiamo che i figli dei signori Styles si facciano vedere.
Questi sono i tipi di persone che odio, cioè quando non rispettano la puntualità.
Appena sentiamo dei passi nel piano di sopra, tutti noi ci giriamo vedendo i figli Styles apparire in tutta la loro bellezza.
Uno di loro è il tizio scorbutico di prima. È un'incubo. Non voglio credere ai miei occhi. Non è possibile. Mi dò un pizzicotto per farmi tornare alla realtà, ma nulla.
Si avvicina lentamente a me prendendomi per mano e dice con voce leggera e gentile: «Signorina, piacere,mi chiamo Harry Styles.»
Da come li dice non sembra più la persona di qualche ora fa.
« Piacere, Camille Mason.»
Dissi con voce leggera, come se potessi spezzarmi da un momento all'altro. Non voglio che sappia il mio nome.La signora Styles ci chiama per la cena. Ci dirigiamo tutti nella sala da pranzo. Harry prende posto vicino a me. Mi sento a disagio, con il cuore in gola. Non voglio che succeda di nuovo.
« Sai non dovresti agitarti così tanto, è solo una cena.» mi sussurra Harry.
« Tu non mi fai nulla vero?» sussuro con voce tremante.
« Dimmi tu cosa vuoi fare,bellezza.» dice, appoggiando una mano sulla mia cosca e la strofina su di essa. Mi irrigidisco.
« Harry, togli quella mano per favore.» sussurro piano da non potersi sentire. Avevo le lacrime in gola,ma non potevo piangere.Durante la cena, Harry, mi torturava toccandomi e facendomi sussultare.
La cena, per mia fortuna, finì. Harry mi accompagnò alla porta «Spero di incontrarti presto,Camille.» disse sorridendomi.
«Notte, Styles.» risposi, tornando nei miei passi fino a casa mia.Varcata la soglia corsi fino camera mia, mi misi il pigiama e mi buttai sul letto sfinita, pensando agli occhi smeraldo di Harry e alle sue mani morbide, che appena mi sfiorava mi faceva venire la pelle d'oca. Man mano gli occhi si fecero pesanti e caddi in un sonno profondo.
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A Mess~H.S.
Fiksi Penggemar"Ma quando tutto sembrava andare nel verso giusto,il passato fa irruzione nel presente.." Con l'aiuto di @annapanto92 Copertina fatta da: @mirkoshug