IV

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3 agosto 2021

Prendo il telefono per guardare l'ora. 5.45. Sospiro. Perché la prima notte di ogni vacanza non dormo mai? Devo andare in bagno. Mi alzo e scendo piano dal letto per non svegliare gli altri. La camera è letteralmente un rettangolo strettissimo e lunghissimo sui cui lati ci sono dei letti a castello per un totale di 10 posti. Nella casa ci sono altre tre stanze uguali al primo piano e poi al secondo piano due stanze da quattro.
Scendo la scaletta del letto e mi dirigo in bagno. Una volta uscito guardo fuori dalla finestra e vedo che c'è l'alba. Decido di andare fuori sul balcone. Nella notte gli altri ragazzi con cui sono in camera, sempre del mio paese, due della mia età e gli altri di un anno più grande, avevano portato su delle sedie da mettere sul balcone. Ne prendo una e mi ci siedo sopra, guardando il paesaggio.

La casa ha la vista sul mare e per fortuna il nostro balcone è proprio in quella direzione. La visione è spettacolare. Pian piano il sole si alza dalla parte orientale del golfo e illumina tutto ciò che mi circonda. Il cielo passa da un blu scuro al violetto, dal rosato al dorato, fino a diventare di un azzurro limpidissimo. Nessuna nuvola. Sarà un giornata magnifica.

Decido di tornare dentro per prendere il libro che mi sono portato a dietro da leggere. È "Circe" di Madeline Miller. Parla appunto della maga Circe, non fermandosi alla sola mitologia, ma narrando, anzi, facendo narrare dalla stessa Circe, la sua vita, dalla nascita fino all'eternità. Sono solo agli inizi e già mi sta piacendo un sacco!
Inizio a leggere, non rendendomi conto di come il tempo stia passando in fretta, finché suona la sveglia che avevo messo sul telefono. 7.30. Era la sveglia che doveva svegliare tutti, tuttavia il telefono ce l'avevo fuori con me. Decido quindi di smettere di leggere e di re-impostare una sveglia per un minuto dopo in modo che fosse risuonata e avesse svegliato tutti.

A colazione ci ritroviamo tutti quanti in questo grande salone con due bei condizionatori, i quali servivano proprio visto la temperatura che già alle otto di mattina c'era. Dalla cucina escono le cuoche col pentolone di latte e pian piano, uno ad uno, ci avviamo per prendere la nostra dose. Io prendo latte e caffè. Va bene che sono sveglio dalle 5.45 però se devo tirare fino a sera è bene che mi sveglio per bene.
È passato solo metà giorno da quando abbiamo conosciuto quelli dell'altro paese perciò nessuno di noi ha fatto ben conoscenza e, quasi spontaneamente, ci dividiamo proprio nelle due tavolate: noi su una, loro sull'altra. Sono vicino a Emma e Amélie e stiamo parlando di dove dovremmo andare oggi: Erice e le saline di Marsala. Nel mentre apro la scatola e mando giù la mia medicina per il sistema immunitario. Ogni primi 10 giorni di ogni mese prendo questa capsulina azzurra per rinforzare il mio sistema immunitario dato che puntualmente mi si ingrossano le tonsille e mi viene mal d'orecchio. Finita la colazione ci prepariamo, io riempio le mie due bottiglie di Polase, prendiamo il pranzo al sacco, dei panini col prosciutto e un succo, e saliamo sul pullman che ci porterà fino all'ingresso della città di Erice.

La città è meravigliosa! Siamo solo all'inizio e sembra già di essere da tutt'altra parte, in un'altra dimensione, in un altro mondo. Ci dirigiamo tutti insieme verso la piazza della basilica per poi dividerci in due gruppi, sempre noi / loro. Noi entriamo nella basilica mentre loro salgono sul campanile. L'interno della basilica è fantastico! Tutte le colonne sono decorate e poi è tutto così... luminoso! Prendo il telefono e inizio a scattare qualche foto stile Pinterest aesthetic. Una volta usciti saliamo anche noi sul campanile mentre gli altri visitano la basilica. Le scale interne sono molto strette e diciamo che sono abbastanza in ansia: non voglio che ricapiti una Firenze 2.0... Fortunatamente arrivo in cima senza aver creato danni.

Una volta scesi iniziamo a visitare per bene il paese. Ogni via mi stupisce sempre di più! È il tipico borghetto di montagna ma con una vivacità assurda! Ci fermiamo in un negozio per prendere un arancino / un'arancina, per poi proseguire fino alla piazza del comune. Dopodiché ci dirigiamo verso un strada panoramica che costeggia a strapiombo la montagna per poi arrivare a dei giardini immensi. Da qui si riesce a vedere la costa con tutte le saline, ognuna di colore diverso. Uno spettacolo unico.
Tra i pali che ci sono nei giardini ce n'è uno particolare.
"Obbligo di baciarsi", recita la scritta su un cartello rotondo, tipo divieto stradale ma con sfondo e cerchio azzurro.
Magari avessi qualcuno da portare sotto questo cartello... penso un po' rattristandomi.

Dopo aver mangiato e riposato un po', ripartiamo diretti a Marsala e alle sue saline. Una volta arrivati però, prima di visitare le saline, facciamo un giro nella laguna su una barca fatta apposta per questo tipo di escursioni. Anche qui ci dividiamo noi / loro. Sulla barca sono seduto sul bordo destro, appoggiato alla transenna, di fianco a Mya. Partiamo con la convinzione che stando in barca e muovendoci si muovesse un po' l'aria. Naturalmente la nostra convinzione era sbagliata. Si soffoca. Un po' tutti si iniziano a spogliare: le ragazze si tolgono le magliette e restano in top o in costume mentre noi ragazzi ci togliamo le magliette. Io tuttavia cerco di resistere un po' ma alla fine, sotto anche tentazione di Emma e Mya, mi tolgo anche io la maglietta e mi giro completamente verso l'acqua, facendo passare le gambe in mezzo alla transenna, lasciandole all'aria.
Il tour è molto bello, seppur soffocate. Stiamo osservando un antico accampamento fenicio e ora stiamo passando su un'antica strada, ormai sommersa, ma che si vede comunque bene.
Il comandante rallenta e ce la fa ammirare per bene. Quando alzo lo sguardo vedo che di fronte a noi c'è l'altra barca. Direttamente di fronte a me vedo quel ragazzo, Henry giusto?, con di fianco le due ragazze, con il telefono in mano e puntato nella mia direzione. Non so cosa stia facendo ma non ci faccio caso se non chiedere a Mya
"Pensi che mi stia facendo una foto?"
"No ma va starà facendo delle foto a quello che stiamo vedendo", mi risponde lei
Bah okay...

Una volta scesi dalla barca non era ancora ora per andare a visitare le saline, volevamo aspettare l'inizio del tramonto per goderci a pieno i giochi di luce, perciò decidiamo di posizionarci su un molo di legno vicino a dove eravamo. Io e Emma siamo i primi a salirci e, una volta posizionati, ci togliamo scarpe e calze per immergere i piedi. Inutile dire che l'acqua era caldissima.

"Comunque penso - inizia a dirmi Emma - che ci sia uno"
"Maglietta rossa", la interrompo subito io
"ESATTO!", esclama lei. Entrambi iniziamo a ridere: il gay-radar dei cugini funziona alla grande!
"Prima sul pullman ho visto che ascolta Lorde, Lana Del Rey, Billie Eilish... dai palese", mi dice
"Se lo dici tu...", rispondo

A cena sono seduto a capotavola, però questa volta ci siamo un po' mischiati. Sono sempre seduto vicino a Emma, Mya, Amélie e Eleonor però sta volta a fine tavolata ci sono alcuni dell'altro paese.
Una volta finito il primo, un bel piatto di pasta, alzo lo sguardo dritto di me e vedo che qualcuno sta guardando nella mia direzione. Henry. Gli accenno un sorriso ma lui cambia subito direzione e ritorna a parlare con le sue due amiche.
Vabbè si stava solo guardando in giro, penso.

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