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"Harry...ehi Haz svegliati. Io devo tornare a Londra dagli altri ragazzi" Louis prova a svegliare Harry ottenendo scarsi risultati, non riesce a svegliarlo e l'unica cosa che vorrebbe fare è baciarlo in ogni angolo del viso, ma si limita alle carezze.

"Mmm...Boo ho sonno" Louis sorride come un coglione sentendo come l'ha chiamato Harry, quel nomignolo lo usa quando lo vuole per se, ma in questo momento è in secondo piano.

"Harry, tu rimani qua, io devo tornare a Londra, ci sentiamo per videochiamata? Che dici?" Harry apre gli occhi e si siede sul letto notando di aver la maglia alzata, e chissà da quanto è così.

"Lou...io...mi dispiace per quello che ho detto ieri, ma le tue parole mi hanno ferito tantissimo e ci sono rimasto male. Non so se l'hai fatto intenzionalmente oppure per errore, fatto è che l'hai detto e non hai misurato il tono con cui l'hai detto. Ma, lei rimane comunque tua figlia, che tu lo voglia o meno, lei non ha colpe. È colpa mia se adesso sono in questo stato, avrei potuto benissimo fare quell'intervento e adesso non mi ritroverei così, ma invece ho sperato che qualcuno mi vedesse come un pregio, e invece mi hanno visto solamente come un difetto. Louis tu sai quanto io ti amo e non smetterò mai di farlo, ma adesso mi è difficile perdonarti per quello che hai detto, erano parole pesanti e...capisco se non vorrai più stare insieme a me quando tornerò a Londra, essendo che siamo in una band insieme, l'unica opzione che ho pensato è stato di mandare mia figlia in adozione essendo che con tutto questo caos, non riuscirei a starle dietro e a portarmela dietro dovunque, la cosa che più mi fa star male è che anche tu eri molto contento di questa cosa-" Prima che Harry possa dire qualsiasi cosa, Louis prende parola interrompendolo.

"Harry non dirlo neanche per scherzo, tu non manderai tua figlia in adozione, è pur sempre tua figlia, non ti senti male a doverti separare da lei dopo che per ben 9 mesi è stata dentro di te?" Louis prende la mano di Harry mettendogliela sulla pancia

"Non la senti muovere adesso? Come ti sentiresti a dover lasciare questa piccola creaturina in mano di due sconosciuti? Saresti capace di farlo? Perché io non ti credo se tu mi dicessi di si, se lo diresti è solo perché sei confuso e parecchio nervoso..." Harry stringe la mano del maggiore con delle lacrime che minacciano di uscire.

Lui sarebbe realmente capace di separarsi da sua figlia? Probabilmente no. Sarebbe capace di darla a due sconosciuti? No. La vuole tenere con se ma è troppo orgoglioso per dirlo? Si!

"Lou io...no. Non voglio lasciarla, insomma...è mia figlia, sta crescendo dentro di me ogni giorno, ed è...credo la cosa più bella che abbia mai provato in tutta la mia vita"

Louis sorride e si abbassa baciando la pancia del riccio, Harry sorride mostrando anche le fossette, il liscio alza lo sguardo e i due si ritrovano a guardarsi negli occhi. Il minore vorrebbe baciare di nuovo quelle labbra, stessa cosa anche per Louis.

I due si avvicinano sempre di più, quando qualcuno inizia a bussare alla sua porta. Harry sobbalza dallo spavento e controlla l'ora, appena sono le 10:30, sua madre e sua sorella dovrebbero tornare la sera invece che la mattina; perché nonostante abbiano dormito a Londra devono tornare a Holmes Chapel la sera tardi.

"Harry!" I due scuotono la testa ridendo riconoscendo la voce del castano, Louis va ad aprire la porta e si ritrovano davanti le tre figure dei ragazzi

"Prima domanda, come avete fatto a entrare se sotto era chiuso?!"
"Louis, Louis, Louis, sei davvero smemorato, abbiamo una copia della casa di Harry, abbiamo una copia di tutte le case se te ne sei dimenticato"

***

"Ma mia madre quando verrà qua e vi troverà rimarrà sorpresa" mormora Harry attirando l'attenzione dei presenti.

They Don't Know About Us// Larry Stylinson (M-Preg) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora