il ritorno

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il risveglio senza sveglia aveva un altro sapore, sapore di ammazzare qualcuno, quel qualcuno era harry. harry potter, anche conosciuto come mio fratello

"allison muoviti o faremo tardi..."

sbuffai mormorando qualche parola insensata. i raggi del sole che oltrepassavano le tende riuscirono  a raggiungere il mio viso corruciato.

aprii lentamente gli occhi per poi chiuderli di nuovo a causa della luce del sole.

mi misi seduta osservando il nulla, come sempre e questa abitudine fu interrotta da harry

"allison ti giuro che ti lascio a piedi"

"non ci credi neanche tu-" dissi girando lentamente la mia faccia verso di lui. lo guardai osservando attentamente le porcherie che si era messo addosso

"ma che cazzo ti sei messo addosso?"

harri roteò gli occhi sbuffando per poi lanciarmi i vestiti che mi ero preparata la sera prima

"muoviti" e con questo mi lasciò sola a preparare il tutto.

decisi di indossare i miei amati pantaloni attillati neri insieme ad una maglietta corta che ricadeva dolcemente fino all'ombelico.

usci dalla mia stanza con in mano la mia valigia con l'occorrente necessario, scesi le scale per poi sedermi a fare colazione con latte e biscotti.

"non abbiamo tempo per mangiare, faremo tardi!" mi sgridò harry.

lo guardai male ancora assonnata

"c'è sempre il tempo e lo spazio per il cibo"

sbuffò per poi uscire  e aspettarmi fuori.

uscii e sbuffai porgendogli la mano per poi concentrarmi sulla visione del castello, sentendomi già più leggera e dopo una scossa ci ritrovammo smaterializzati davanti le infinite scale di hogwarts.

tolsi la mano disgustata vedendo harry vomitare sulle sue scarpe,

"dio sei disgustoso" sussurrai allontanandomi

"ehy dove vai?" cercò di raggiungermi con scarsi risultati a causa della nausea.

"i tuoi amici sono arrivati, stai con loro." e con questo mi levai dalla sua visione.

entrai accomandandomi nella mia stanza e notai che dopo tutto questo tempo non era cambiata di una virgola..

accarezzai le pareti che mi hanno consolata nei miei momenti difficili.

mi appoggiai alla grande finestra che illuminava tutta la stanza e guardando giù notai un gruppo di ragazzi molto familiari. il più idiota di tutti alzò lo sguardo incontrando il mio e lo vidi sghignazzare.

mi allontanai velocemente dalla finestra distogliendo anche lo sguardo da due occhi color grigio ciano che riuscivano a farmi infuriare  anche senza fargli aprir bocca.

misi le mie pantofole preferite per stare più comoda e scesi per andare in sala grande, aspettando il rientro di tutti i professori e gli studenti.

quando ci furono tutti ascoltammo il discorso di silente di inizio anno.

sbuffai pensando fosse inutile che ci fossi essendo che ripeteva le stesse parole tutte le volte

"...e siamo qui a dare un lieto benvenuto ai nuovi arrivati!" ripetei le stesse parole..

finita la pagliacciata feci per alzarmi quando una voce richiamò il mio nome

"belle pantofole allison" ridacchiò zabini dando un cinque a nott

"ti ringrazio blaise, non posso dire il contrario" e con un sorriso finto uscì dalla sala addentrandomi nella sala comune serpeverde.

mi sedetti sulla poltrona davanti al calore de fuoco pronta a leggere un bel libro, ma ovviamente i miei desideri furono distrutti da un biondino in cerca di attenzioni.

provai a nascondermi dietro il grosso libro a cui non prestavo davvero attenzione.

"hai il libro al contrario" prese parola draco.

mi picchiai nel pensiero, facendo una smorfia girai il libro provando a ignorare il ragazzo che si mise accanto a me.

stavo leggendo la stessa frase da almeno 10 minuti, ma non riuscivo a comprenderla per cui rinunciai sbattendo il libro sul tavolo davanti alla poltrona.

"vuoi per caso rompere il tavolo?"

mi irritai perché in fondo sapevi che era lui la ragione per il quale non riuscivo a concentrarmi.

"no, piuttosto tu? hai deciso di continuare a rompere i coglioni anche quest'anno?"

si leccò le labbra nascondendo il sorrisino che tanto odio

"dovresti sentirti onorata solo perchè i miei occhi si posino su una come te"

un'idea mi travolse la mente e mi ricomposi cercando di giocare il suo stesso gioco

"ma davvero malfoy?" mi avvicinai al suo viso continuando a giocare alla gara di sguardi

notai le sue narici ingrandirsi e inizio a giocherellare con la lingua torturandosi la guancia sinistra.

tra me e malfoy c'è sempre stata questa tensione e la notano tutti, per fino lui stesso.

urlando vittoria mi alzai allontanandomi dalla sua figura e rientrai in camera fino ad addormentarmi.

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