preparativi

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“ho detto di no” ripetei roteando gli  occhi ron mi stava implorando di andare alla festa di inizio anno che si sarebbe tenuta molto presto

“eddai ally non esci mai dalla tua stanza” si lamentò sbracciandosi sopra il tavolo.   
sbuffai chiudendo il libro di erbologia e mi alzai inclinando la testa guardandolo dall’alto
“se cominci a stare zitto potrei pensarci” uscii dalla biblioteca sentendo un suo ‘grazie’ e mi incamminai fuori dal castello.

astoria e il suo gruppo di oche mi si avvicinarono fin troppo per i miei gusti
“salve signorina potter” una di loro mi prese il libro che avevo in mano.
odio chi prende ciò che non è suo.
“ridammi quel libro- aspe- non so nemmeno il tuo nome” feci una faccia confusa guardandola di sbieco
“il mio nome è-“
“irrilevante” la interruppi, guardai astoria che aveva le braccia incrociate e mi fissava col suo sguardo superficiale
“che volete?” mi spazientii
“da te un cazzo, volevo solo avvertirti di stare lontana da draco” si avvicinò velocemente credendo di farmi paura
vi dirò la verità, stavo per scoppiarle a ridere in faccia….è così feci.
“a nessuno interessa niente di quel coglione, tanto meno che a me” le guardai dall’alto verso il basso e ripresi il libro dalla mano di- quella ragazza.
“ora con o senza il vostro permesso me ne vado” detto questo me ne andai incamminandomi verso il villaggio di hogsmeade.
presi la strada per high street, dove noi studenti andiamo per guardare tra i negozi, si possono trovare anche vari pub nominati nella storia.
entrai in un bar ordinando una burrobirra.
aspettai il mio ordine e notai il barista che mi guardava
alzai un sopracciglio nella sua direzione e mi sorrise
beh niente male il ragazzo..
mi si avvicinò poggiando i gomiti sul bancone facendomi un cenno col capo
“ma salve bella ragazza, vuoi ordinare qualcosa”
e proprio in quel momento arrivò la mia cara burrobirra
le diedi un’occhiata prima di berne un sorso
“come puoi vedere si” risposi tenendo il contatto visivo
“sono nuovo qui, tra poco dovrei iniziare anche io le lezioni”
non credo di averglielo chiesto, ma stranamente questo ragazzo mi trasmette delle good vibes incredibili
“beh spero che ci incontreremo in giro allora” finii il calice e mi alzai pronta per andarmene quando un braccio mi prese alla sprovvista
“scusami, questo è il mio numero così possiamo rimanere in contatto” guardai il bigliettino con sopra il numero e sotto di esso il suo nome ‘-marcus’.
sorrisi e annuii per poi uscire dal bar.
tornai al castello e vidi persone già addobbare il castello per la festa di mercoledì
“anche quest’anno ti chiuderai a chiave nella tua stanza potter?” la sua voce era inconfondibile: irritante, aspra, ma incredibilmente gradevole.
“almeno non dovrei vedere la tua faccia malfoy” roteai gli occhi voltandosi verso la sua direzione e intrecciando le braccia
“questa faccia ha ricevuto almeno 200 inviti, tu potter? guardandoti allo specchio saprai bene del perché nessuno ti abbia invitata” replicò il coglione
strinsi i pugni cercando di non farmi vedere vulnerabile, aveva torto.
c’erano stati vari ragazzi che mi invitarono, ma ho dovuto rifiutarli perché non ero ancora sicura di volerci andare.
“ti sbagli malfoy, anche se non dovrei darti spiegazioni ho accettato la richiesta di un ragazzo” feci un sorrisetto pensando di averla vinta, draco emise una risata avvicinandosi al mio viso
“posso sapere chi avrebbe il coraggio di invitare una come te?”
ok non mi aspettavo mi chiedesse il nome, sarei dovuta uscire dalla sua visuale nello stesso momento mi rivolse la parola
ebbi un colpo di fulmine ricordando il ragazzo che mi diede il numero

“marcus è una delle mie tante scelte malfoy, tu invece? hai deciso chi invitare o stai ancora scegliendo quale animale prendere?”
sbuffò una risata andandosene senza aggiungere nulla.
okay..
presi il telefono pensando se mandare o no quel messaggio, massi

          ei, sono la bella ragazza che hai incontrato al bar, ti va di venire alla festa di iniziò anno? :)

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il giorno della festa arrivò in un battibaleno e  io e pansy ovviamente ci ritrovammo all’ultimo a prendere i vestiti.
girammo in lungo e in largo per trovare qualche negozio in grado di avere quello di cui avevamo bisogno e per fortuna lo trovammo.
“la fortuna è dalla nostra parte, la festa inizierà tra 6 ore e abbiamo abbastanza tempo per prepararci con calma” disse prendendo il vestito che aveva scelto.
scelse un vestito rosso abbastanza scollato addobbato da pizzo ovunque.
presi un vestito che mi colpii in vetrina: era nero e provandolo mi accorsi che mi arrivava letteralmente sotto il sedere.
era stretto in vita, così da risaltare al meglio le mie forme.
pagammo 20 galeoni a testa e tornate in stanza ci preparammo.

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