Capitolo 4

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La forma di Fresia mi stava ancora spiazzando, ero ancora scioccata nel vedere quelle enormi ali proprio davanti a me.                                                                                                                                                            < Ora vi racconterò tutto.> Disse mentre si metteva comoda sul divano.                                                       < Ma per farvi capire tutto devo cominciare dal principio. Qualche millennio fa nel mondo dei cieli ci fu un unione tra la dea Solesia, regina dei cieli e Solomone, dio delle terre infuocate.              Solesia non amava però Solomone, poiché infatti era innamorata della sua guardia di nome Lucifero, questi due si frequentarono per molto tempo e divennero presto intimi, così tanto fino ad avere un figlio, un maschio in salute che aveva ereditato tutte le caratteristiche per devenire il re e dio dei due mondi. Purtroppo , non so come, Solomone lo venne a scoprire e obbligò prima Solesia a mettere suo figlio nato da Lucifero in prigione e a fare un altro figlio con lui  e poi, mandò Lucifero nelle terre infuocate dove sarebbe stato torturato. Quando però , dopo nove mesi nacque il secondo figlio, questo non aveva le caratteristiche adatte per divenire un Dio, quindi Solomone tolse tutti e sette i poteri al suo figliastro per poi mandarlo in esilio sulla terra. Ma lui non si abbatté creò una dinastia che un giorno avrebbe schiacciato il figlio di Solomone e avrebbe riportato l'armonia nei due mondi. Questa dinastia è quella dei veri lupi.>

Rimasi bloccata, non sapevo cosa pensare, mio padre queste cose le sapeva? E me le avrebbe mai dette tutte un giorno o avrebbe fatto finta di nulla? Ormai però non potevo più chiederli nulla, e con tristezza guardai fuori dalla finestra e mi soffermai nel guardare la sua tomba. Sasha vide la mia tristezza, mi mise una mano sulla spalla per consolarmi e dopo qualche secondo di vuoto tornai in me.

< Allora perché sei qui?> Chiesi ancora guadando fuori con la coda dell'occhio.

< Vedi, quando Lucifero fu mandato nelle terre infuocate, cambiò atteggiamento, divenne spietato, ammaliò addirittura mia madre e la mise incinta di me, lei diede alla vita un metà angelo e un metà demone, una cosa inaccettabile da parte dei nobili e dei plebei, perché solo gli dei potevano farlo, così Solomone la fece bruciare al rogo. Per quanto riguardò me invece, mi fece crescere dalle guardie e divenni l'ultimo arcangelo poiché gli altri si ribellarono quando fu esiliato il tuo antenato e furono tutti sterminati. Un giorno però, il figlio di Solomone , Artensis notò che una gemma del potere tolta al tuo antenato era stata riattivata , preoccupato per sé stesso mi mandò sulla terra per controllarti , quando però vidi che non facevi niente di male , anzi , aiutavi le persone , lo dissi ad Artensis , il quale per rabbia mi fece fare  questa ferita da un nuovo arcangelo, divenni così un angelo caduto , una ribelle.>

La sua espressione divenne cupa, era triste, lo potevo capire divenire una criminale nel posto in cui è nata e cresciuta non doveva essere bello.

< Questo nuovo arcangelo, com'è? Lo hai vito in faccia?>

<Purtroppo no, nessuno lo ha mai visto i faccia, indossa sempre un cappuccio nero e per questo viene nominato come "l'angelo della morte".>

"Bene" pensai, oltre al mio antenato , ad un Dio con seri problemi comportamentali ora ci si metteva anche una sottospecie di emo ?  No, grazie. Mi girai e andai verso le scale per andare al secondo piano.                                                                                                                                                                         < Aika dove vai?> Mi chiese Fresia alzandosi dal divano preoccupata.

< Senti, per oggi ho avuto anche troppe informazioni, vorrei andarmi a riposare sul letto. >

Velocemente andai verso camera mia , chiusi la stanza dietro di me e feci un grosso respiro , mi tolsi i vestiti che avevo e andai nella sala da bagno per farmi la doccia , mi pettinai i capelli e dopo aver acceso l'acqua calda entrai in doccia. Ripensai ancora a quello che avevo appena scoperto e mi accovacciai per terra. Scoppiai a piangere, non sapevo cosa fare, io non volevo combattere nuovamente, non dopo tutto quello che avevo perso , non dopo mio padre.                     Comunque , dopo essermi sfogata uscii dalla doccia, presi un asciugamano  e lo attorcigliai intorno al mio corpo, tornai in camera ed indossai dei vestiti comodi, infine entrai nel letto. Mi addormentai subito, dovevo essere esausta.  

Quando mi risvegliai non ero nella mia stanza, ero in un posto differente a testa in giù, prima di muovermi , mi controllai attorno e notai che sopra di me c'era un'altra scala. Rimasi calma e scesi quelle strane scale, girai l'angolo e mi ritrovai nelle scale che avevo visto prima. Anche se confusa continuai così a camminare, ma più lo facevo e più sentivo che qualcosa in quel posto non andava. Ad un certo punto però, sentii una sensazione strana, sentii un sospiro caldo sul mio collo. Divenni una statua , mi girai molto lentamente senza fare movimenti improvvisi. Vidi un essere alto, con una tunica nera lunga e un cappuccio nero davanti a me, ripensai all'arcangelo che mi aveva descritto poco fa Fresia e il sangue mi si ghiacciò nelle venne. Iniziai a correre più velocemente che potevo ma lui era più veloce che di me e mi raggiunse subito e mi buttò per terra . In quel moment pensai seriamente che sarei morta. Restai per terra non so per quanto tempo ma per me sembrò una vita.  Mi girai lentamente e vidi che quell'angelo non mi stava più bloccando la schiena, così, lentamente mi alzai.

< Chi sei e cosa vuoi da ma ?>

L'angelo non rispose, rimase immobile con la testa abbassata. Sembrava veramente una statua. Stavo per chiederli un altra cosa quando si tolse il cappuccio. Fui scioccata da quello che vidi , non riuscivo a parlare , volevo piangere, gridare ed arrabbiarmi contemporaneamente.

< Perché proprio tu dovevi esserlo eh ?! Perché> Dissi mentre mi alzavo di scatto e li andavo incontro.

< Per favore Aika, lasciami spiegare.>

< No, dopo quello che abbiamo passato insieme, tu mi ripaghi così? Sei una persona orribile Nathan.> Cercai di andarmene ma lui mi prese per il polso e mi riportò a sé.

< Senti fammi solo spiegare , è già stato abbastanza difficile riuscire a portarti nella mia mente ora ti prego ascoltami.>

Volevo veramente andarmene, ero arrabbiata con lui , ma volevo anche sentire le sue giustificazioni. Ruotando gli occhi al cielo feci un sospiro e li diedi segno di continuare.

< Vedi, pochi mesi fa , dopo che avevamo finito l'allenamento andai a casa per riposarmi, quando rientrai sentii una strana presenza in cucina, andai a controllare e vidi un essere molto alto con le ali bianche e i capelli color d'oro, non disse nulla semplicemente mi toccò la fronte e sparì. All'inizio credetti che fosse tutta un allucinazione ma subito dopo sentii una voce nella mie mente che mi sussurrò:" uccidi Fresia" . Non sapevo neanche chi fosse quella persona, ma subito svenni e mi ritrovai in un posto pieno di luce con le mani piene di una sostanza color oro. Davanti a me c'era la solita persona che vidi in casa mia e accanto ad essa c'era una donna con una ferita su un fianco. Urlai per lo spavento , l'essere con i capelli d'oro venne verso di me, ma stavolta non mi toccò la fronte , mi prese la schiena e mi tirò fuori delle ali. So che può sembrare strano ma è la verità, ed infine , prima di gettare Fresia nel vuoto mi disse :" Tu sarai il nuovo arcangelo , l'angelo della morte". Questo è tutto:>

Rimasi ferma a pensare quello che aveva detto , questo stava a significare che oltre a Dio un mio problema era anche Nathan? Dovevo quindi combattere contro di lui? Dopo questa mia riflessione mi sentii strana, guardai le mie mani e notai che stavano scomparendo. Nathan mi guardò e velocemente mi disse :< Aika , devi dire a Fresia di andare dove le pecore nere del mondo dei celi si smarriscono , lei capirà.>

Subito dopo mi svegliai di colpo e mi ritrovai nella mia stanza, mi controllai le mani e fortunatamente erano ancora lì, non stavano scomparendo da qualche parte. Mi ricordai subito di quello che mi aveva detto Nathan quando ero nella sua mente. Scesi velocemente le scale e notai che erano tutti lì , ovviamente non c'era Nathan.

< Che succede Aika?.> Mi chiese Fresia preoccupata notando che mi mancava il fiato.

< So che può sembrarvi strano , ma Nathan è collegato con Dio.>

Tutti rimasero scioccati, non volevano anzi , non potevano crederci tra di noi era il più forte e non potevamo lottare contro di lui.

< Quando mi sono addormentata sono entrata nella sua mente e mi ha detto di dirti una cosa Fresia, vai dove le pecore nere si smarriscono nel mondo dei celi.>

Fresia si alzò di scatto , andò verso la porta , ma prima di uscire con un sorriso , mi guardò e disse: < Sarò di ritorno tra un mese .>  Mi affacciai alla porta  e vidi che Fresia spiccò il volo , sapevo che Nathan ci avrebbe aiutato in qualche modo , non ci avrebbe mai abbandonato.

Bardolf, l'inizio della fine . Parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora