rosa, rose-48

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*immagini presenti nel capitolo 😘*

Io ed Ace siamo seduti uno di fronte all'altro sul pavimento della sua stanza. Dopo avergli spiegato che il mio gesto a scuola era solo un modo per fare ingelosire il ricciolino, Ace decide di non controbattere alcuna parola sulle mie scelte. Meglio così, devo concentrarmi su mia madre.

E' sempre stata una donna forte, so che se la potrà cavare sempre anche senza di me, ma sento il diritto di proteggerla. Mi manca così tanto... Io e lei siamo sempre state legate, non avevamo nessun altro, eravamo solo noi due. Capisci l'importanza di una cosa solo quando la perdi dicono. Involontariamente una lacrima mi scende dagli occhi. Ace sembra essersi accorto di questo infatti si avvicina e mi asciuga le lacrime.

"Hey, non ti preoccupare. Prometto che la troveremo, te lo giuro"

"Grazie" Dico dandogli un bacio sulla guancia. Non so se sia un buon atteggiamento questo, dopo quello che è successo. Però provo un particolare affetto per lui, non riesco a non essere gentile e carina. Ha fatto troppo per me.

"Adesso mettiamoci all'opera" Dice prendendo un mazzo di carte conservato in un sacchetto.

"Cos'è questo?" Chiedo curiosa.

La scatola di carte presenta una forma strana. E' un ettagono con piccole gemme incastonate in ciascun lato ed era rivestito di un alluminio cromato. Al centro era presente il volto di un animale simile una a una tigre.

"Questa è un'antica tecnica di localizzazione che utilizzavano i nostri antenati, non so di per certo la percentuale di riuscita che abbia avuto in passato ma spero possa aiutarci a trovare tua madre"

"Come funziona?"

"E' più semplice di quanto pensi. Sono delle semplici carte da chiromante, quindi basta sceglierne tre dal mazzo. Il tre è il numero che rappresenta la perfezione nel mondo soprannaturale".

Ace inizia a mescolare i tarocchi a faccia in giu, impedendomi di vedere le immagini. Anche la plastica che le riveste è molto elegante come la scatola. Ha dei dettagli marroni sui lati con piccoli simboli floreali a sfondo rosso.

Mi porge il mazzo di carte aperto a ventaglio e io con cautela tiro fuori la prima carta a faccia in giù. E' nel pavimento, non riesco ancora a vedere la figura che la rappresenta.

Ace la gira. La figura è molto dettagliata e poco comprensibile. Per questo riesco a capire di cosa si tratta solo dopo averla osservata a lungo.

 Per questo riesco a capire di cosa si tratta solo dopo averla osservata a lungo

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"Cosa significa?" Chiedo curiosa.
Ace sta per un attimo in silenzio, cercando di pensare tra se e se. Poi si alza dal pavimento e con uno scatto veloce prende un libro dalla sua piccola libreria che si trovava accanto alla scrivania.

"Questa è una delle creature mitologiche del cielo. Ci sono molte leggende su di esse, per noi enchanted questi mostri sono solo miti fantastici che ci raccontavano da bambini per spaventarci, però si narra che i nostri antenati abbiano dovuto combattere contro di loro. Ogni creatura possiede un simbolo."
Vedo Ace sfogliare velocemente le pagine del piccolo libro finché non stoppa il suo movimento della mano per soffermarsi su alcune parole.
"La radonchia è la creatura della ricerca, delle terre e dei mari"
Dice leggendo un pezzo di paragrafo.

La ragazza con le ali-EnchantedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora