Il cielo era limpido e il sole illuminava tutta la vallata e, interrotto dalle piante, colpiva il mio viso a intervalli regolari.
Erano passati due giorni dalla mia partenza. i pensieri giravano come in un vortice nella testa e continuavano a colpire le pareti da una parte all'altra.
Cosa sto facendo? continuavo a ripetermi Chissà come saranno in pensiero tutti, partire così all'improvviso. Cercavo di ignorare quelle voci, mi volevo lasciare il passato alle spalle, restare da solo. Da lì in poi.Mi ripresi da quello stato di dormiveglia in cui ero grazie a una frenata brusca effettuata dal treno. Ero seduto con la schiena rivolta verso la motrice, in una delle pareti del vagone e realizzai la surreale che stavo vivendo. Ero in un treno per il bestiame, praticamente vuoto, in mezzo alla natura chi sa dove da qualche parte dell'india occidentale. Cosa potrebbe desiderare di meglio un solitario decisionale come me!
STAI LEGGENDO
La storia di un sognatore solitario
General FictionLa storia di un ragazzo alla ricerca di se stesso