Capitolo 20

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Esco di casa e passo a prendere Linda che mi sta aspettando davanti al bar con la valigia e uno zainetto.
"Ciao Lina come va?metti tutti nel bagagliaio" le dico
"Va bene grazie" mette tutto dietro e poi sale davanti vicino a me.
Stiamo andando all'aeroporto ho un'ansia assurda un po' per la mia fobia degli aerei e un po' perché non sono sicura di voler vedere Phil. Vengono interrotti i miei pensieri da Linda:" amica mia sei pronta?"
"Assolutamente no, ho paura dell'aereo e non so se posso farcela a vedere Phil"
"Tranquilla, ci sono io con te in aereo, comunque anche se non fossi pronta a vederlo sai di amarlo, quindi non sei obbligata a vederlo, inoltre ci siamo io e i tuoi amici di Londra e anche tuo fratello, quindi davvero tranquilla"
"Grazie, se non ci fossi tu ioprobabilmente sarei ancora là a piangere in camera mia come tutte le sere"
"Figurati, ah mi devi raccontare anche dove vivi"
"Ah sì vero, appena saliamo sull'aereo, tu racconto tutto"
"Okok va bene, dai siamo arrivate parcheggia io inizio a scendere"
"Okok"
Parcheggio anche se un po' storta però io non sono molto in gamba con i parcheggi.
Facciamo in check in e tutti i controlli possibili immaginabili e siamo salite sull'aereo, stiamo per decollare e io sto letteralmente piangendo, con si fia Linda che mi tiene abbraccia e l'Hostess che mi tiene la mano. Si sembro una bambina però non è colpa mia.
Siamo finalmente partiti dopo tanta sofferenza, ringrazio di cuore l'hostess e anche Linda. Ovviamente lei dopo tutto il giorno di lavoro si addormenta e io mi faccio le mia solite mille paranoie, mentre bevo caffè per restare sveglia.
Dopo lunghissime 5 ore di volo sembrate infinite, arriviamo nella mia amata Londra, mi era mancato vedere la sua bellezza. Prendiamo un taxi e ci dirigiamo verso il nostro hotel, facciamo il check in, firmiamo i vari documenti e finalmente, alla bellezza delle 4 emezza del mattino siamo in camera, Linda lascia tutte le sie cose all'entrata e si fionda nella sua parte del letto matrimoniale, io metto la valigia vicino all'armadio e mi metto vicino a lei.
Ho dormito abbastanza bene considerando che non sono nel mio letto e l'ansia di rivedere tutti.
Ci svegliamo alle 11:00 e qualcosa ora non mi ricordo. Mi vesto così:

Andiamo a fare colazione, Linda il solito cappuccino con cornetto e io ovviamente il porridge, chi è che viene a Londra e non lo mangia? NESSUNO

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Andiamo a fare colazione, Linda il solito cappuccino con cornetto e io ovviamente il porridge, chi è che viene a Londra e non lo mangia? NESSUNO. Bravi avete indovinato. Comunque per mezzogiorno eravamo pronte e siamo andate dal campo degli allenamenti del Chelsea (la squadra di Mase e Jo) sono emozionatissima, dunque entriamo e vedo Mase girato di spalle, inizio a correre e gli alto addosso:" CIAO SCEMO, SONO VENUTA A TROVARTI"
"ODDIO GAIA MA SEI SCEMA? MI SEI MANCATA TROPPO" si gira e mi abbraccia:
"Sono passati solo 5 giorni però si anche tu mi sei mancato, dov'è Jo?"
"È andato a cambiarsi dovrebbe arrivare tra poc-"
Non gli lascio finire la frase che vedo Jo e corro ad abbracciarlo
"Come non detto" dice lui sottovoce
"JO, QUANTO MI SEI MANCATO, SONO VENUTA A TROVARVI"
"GAIAAAA, MI SEI MANCATA TANTISSIMO, COME STAI?"
"Tutto sommato meglio, tu?"
"Io bene, come mai se qui"
"È merito suo" dico indicando Linda che in tutto ciò era rimasta imbambolata da Mase.
"Allora ragazzi, innanzitutto buongiorno a tutti, sono tornata, ma domani pomeriggio andrò via, comunque lei e Linda ed è la mia migliore amica" lei sentendo migliore amica mi fa un sorriso a 32 denti + 1
"Vai presentati Linda"
"Ah sì....em...."
"Tranquilla non ti mangiamo" dice Mase.
"Eh si haha... allora.. em em...io sono Linda, ho 23 anni... e niente, amo Mason" appena l'ha detto di e dubito tappata la bocca, perché voleva solo pensarlo però l'ha detto. SI.
"Questo piccolissimo dettaglio non è importante".
"Si oddio scusate, credevo di averlo solo pensato" Mase era tutto rosso e rideva, come tutti gli altri.
"Tranquilla, come ti chiami su instagram?" Chiede Mase
"Amico calma è la mia migliore amica quindi vacci piano" dico con un filo di gelosia .
"linda.sami"
"Grazie" dice lui un po' imbarazzato.
"Ma perché sei qui esattamente?" Chiede Thiago Silva.
"Avevo una relazione in sospeso, quindi devo aggiustarla e stavamo proprio andando ad aggiustarla vero Linda?"
"Si, si giusto andiamo"
Intanto c'erano Mase e Jo stupiti da quello che avevo detto, ma non gli do' neanche il tempo di farli parlare che già me ne vado dal campo.
"Perche hai detto che dovevamo andare se avevamo detto che saremo andate domani?"mi chiede mentre ridacchia
"Volevo evitare le mille domande, quindi si ora andiamo a casa di Phil".
"Ok, dai mentre tu vai io ti aspetto fuori casa sua, se hai bisogno sono qui"
"Ok grazie" dico mentre scendiamo dal bus, si prendiamo i bus perché non avviamo la macchina qui a Londra.
"Ok questa è casa sua ,spero che non sia in casa non so cosa dirgli"
"Tranquilla sara l'istinto a deicidere"
"Ok allora vado"
"Vai sorella, spacca tutto"
Suono, non esce nessuno, suono di nuovo e mi apre una signora non troppo anziana.
"Good morning, can i halp you?"
"Yes palese, i'm a friend of Phil, he is at home"
"Oh yes, come in, sit there on the sofa, I'm going to call him who was fixing some work things, anyway I'm his mom." (Oh si entra pure, siediti sul divano, vado a chiamarlo che sta mettendo in ordine delle cose di lavoro, comunque sono sua mamma: traduzione).
"Ok tanks"
Poco dopo lo vedo scendere, mi alzo appena mi vede rimane pietrificato ci fissiamo per 2/3 minuti che sono sembrate ore:"ciao Phil, come stai?" Gli chiedo per rompere il ghiaccio.
"Ci...ciao Gaia, bene, bene tu? Non so che dire, davvero mi dis-" non lo lascio finire la frase che inizio subito a parlare:"non sto bene, mi manchi da morire, mi mancano i tuoi abbracci, i tuoi baci, tutto di te. So che in quel momento eri ubriaco e tutto quanto però, davvero te lo giuro che in quel momento il mio cuore si e completamente spezzato, non in mille, ma in un milione di pezzi, non voglio perderti però non riesco ancora a perdonarti. Ci vorrà tempo però magari un giorno lo farò".
"Sisi è comprensibile, anche tu mi manchi davvero troppo, te lo giuro che io ti amo, ti ho amato e continuerò a farlo, per sempre, spero davvero che un giorno tu possa perdonarmi, farò di tutto pur di farmi perdonare, sta sera, si ecco sta sera sei libera?"

Un Amore Inaspettato./<Phil Foden>.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora