Figlia dell'inferno

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Mentre continuavo a sfogliare il diario sentii all'improvviso una mano che si appoggiò alla mia spalla.
Era una mano calda, quasi come sentirsi bruciare dal fuoco in persona.
Di scatto chiusi il diario e mi girai impaurita.
Fino a quel momento credevo di essere sola e, invece, mi trovavo con una creatura particolare.
Una creatura dal fisico perfetto vestita con abiti attillati color rosso sangue. Capelli rossi come le rose da cui spuntavano due corna. Tutto si faceva più misterioso con quello sguardo malefico con cui mi osservava e un sorrisino malvagio che rendeva tutto ancora più inquietante.
Poi mi venne in mente un improvviso flash back.
Mi apparvero immagini di fuoco e poi, una stretta di mano... con lei.
Poi mi ricordai.
L'ultima foto.
Era lei.
Era lei quella li che mi stava vicino nella fotografia.
In quel momento, non capivo una sola cosa. Perché in passato, che magari era anche vicino, le strinsi la mano?

Non era solo misteriosa ma sapeva anche leggere nel pensiero.
Mi rispose lei.

"Vedi, ti sei alleata. O meglio, ti abbiamo costretta corrompendoti."

"Io non ti conosco! Non voglio sapere chi sei, il tuo sguardo è peggio che morire bruciati dalla lava del vulcano più grande dell'inferno!"
Iniziai a piangere, avevo paura.
In passato la conoscevo e mi ero alleata addirittura. Mi aveva corrotto, non sapevo come ma, sinceramente, preferivo non saperlo da lei.

Corsi più veloce che potevo, lontana da lei, lontana da quella, lontana dalla Figlia Dell' Inferno.
Come facevo a sapere da dove veniva?
Lo avevo capito.

L'ultimo demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora